PROMOZIONE LETTERARIA: L'INCONTRO CHE TI CAMBIA O TI RIBALTA

a cura di Franca Mancini (Caporedattore Scritturaviva - La Voce del Recensore)

Le promozioni si sa sono importanti. Eppure, nonostante questa consapevolezza, spesso le abbiamo abusate o alterate con qualcos'altro. A volte abbiamo calpestato il messaggio profondo che passa attraverso la lettura e il lavoro di una recensione. Le abbiamo private del loro senso e valore solo per adattarle alla contemporaneità, alla molteplicità dell'offerta promozionale, colmandole così di significati non sempre coerenti con gli obiettivi letterari. Non avrei mai pensato di sentirmi a disagio parlando di questo argomento. Credo, comunque, che l'imbarazzo sia commisurato alla necessità di aggiungere solo una differenza tra chi e cosa promuove l’opera di un autore, sia famoso che sconosciuto. In quest'ultimo caso la questione è più evidente. Utilizzando il pensiero di Macbeth, potrei parafrasare che la vita di un autore non è altro che un’ombra in cammino; un povero attore che si agita e pavoneggia per un tempo limitato sul palcoscenico dell’arte e del quale poi non si sa più nulla. È un racconto narrato da qualcuno ma di cui non si conosce bene l'identità. L'identità di colui o di coloro che cercano più o meno potere, di raggiungere il proprio interesse personale e non sempre artistico; l'esito di tale ambivalenza potrebbe portare in un gorgo di errori ed "orrori". Chi salvare o cosa fare, dipenderà dall'onestà intellettuale sia dell'attore che del narratore. Ognuno farà la sua scelta e manifesterà la propria coerenza. Ad ogni buon fine, anche se la critica letteraria ha subito profondi cambiamenti nel tempo, essa rimane una capacità qualificante e specifica dell'uomo per ricevere e produrre informazione, oltre che una risorsa insostituibile del pensiero e della dotazione critica di ogni persona. Il libro e la sua "critica" sono stati per secoli e saranno per sempre lo strumento di elezione per la conoscenza, ciò che discrimina in modo chiaro le persone e il loro talento.

Franca Mancini