IMPREVISTI DI PRIMAVERA

di Teresa Laterza e Daniele Bellucci

Recensione a cura di

Gianni Ferraro docente Facoltà di Lingue Università di Torino

Un romanzo psicologico-introspettivo e d'azione. Un viaggio nel sentiero della vita dove eventi imprevisti conducono a cambiamenti e scelte coraggiose. Non il solito romanzo ma uno che bussa al cuore di chi è capace di ascoltare con animo puro, scevro da condizionamenti e pregiudizi. Uno spaccato di vita intrisa non solo di sentimenti ma soprattutto di riflessioni. “Imprevisti di primavera” (Edizione 2014 Kimerik, Pagine 298, € 15), presentato al Salone internazionale del libro di Torino, ha in sé tutto ciò che serve per diventare un romanzo di successo per la sua autenticità, schiettezza e semplicità. Uno scritto a due mani, denso e scorrevole dove gli autori scandagliano l'animo umano in una descrizione attenta dei personaggi che vuol raccontare molto più di ciò che di loro appare. Un'osservazione minuziosa dell'intimo sentire, un andare oltre a ciò che si desidera mostrare per comprendere ragioni e motivazioni di comportamenti e modi d'essere. I personaggi di “Imprevisti di primavera” raccontano le paure, i dubbi e le fragilità che ci accomunano, ma anche la forza, la determinazione e il coraggio che in situazioni estreme si è in grado di tirare fuori scoprendo dei nuovi noi stessi. Un viaggio quindi in quelle zone non molto frequentate dell'animo umano con le sue contraddizioni apparenti ma anche con la determinazione di chi traendo insegnamento dagli errori commessi rischia il tutto per tutto per mettersi in gioco, vincendo timori e ipocrisie e decidendo di abbandonare la poltrona da spettatore per divenire finalmente attore della propria vita. Una vittoria dell'autenticità contro le pressioni e finzioni che la società costruita impone. Gli autori, Teresa Laterza e Daniele Bellucci, lungi dal mostrare di detenere verità da sbandierare, con molta umiltà e semplicità d'animo ricamano uno scritto delicato che ha il potere di scuotere, di interrogarsi su ciò che di veramente importante costituisce l'essenza di quel cammino meraviglioso che chiamiamo vita. Un romanzo psicologico- introspettivo ma anche d'azione dove non mancano i colpi di scena e dove il lettore finisce col sentirsi parte viva del romanzo, gioendo, soffrendo e sperando con i personaggi. Indubbiamente uno scritto da non perdere che lascia un segno, insegna e arricchisce al contempo.

NOTE BIOGRAFICHE

DELL' AUTRICE

Teresa Laterza nasce a Putignano nel 1971. Si laurea presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bari. È esperta nei processi formativi. Cresciuta a Martina Franca (TA), vive ora nella meravigliosa città di Caltagirone in provincia di Catania. Attualmente si dedica alla preparazione degli studenti agli esami universitari. La sua passione per la scrittura la motiva a dedicarsi alla realizzazione dei sogni degli autori che disederano pubblicare libri. È, infatti, book counselor (assistente del libro impegnata a seguire l’autore dalla correzione del testo fino alla presentazione), editor (correttore di bozze). Si occupa, inoltre, su richiesta degli autori, di redigere introduzioni, prefazioni, postfazioni. È recensore, scrittrice, poetessa. Testate giornalistiche di rilievo come La Gazzetta Del Mezzogiorno, La Sicilia, La Gazzetta di Parma, La Civetta di Minerva e altre hanno parlato della sua particolare abilità scrittoria. Il suo primo romanzo edito è Imprevisti di Primavera della Casa Editrice Kimerik. Le sue opere poetiche: I sentieri dell'anima, Le stagioni del vuore, Frammenti d'infinito,(pubblicate con la Irda Edizioni), Armonia d'essenza (CTL Edizioni). Schegge è il suo ultimo lavoro poetico/aforistico/filosofico. Ha collaborato con testate giornalistiche locali, nazionali e internazionali, occupandosi di recensioni interviste e articoli. Tra le più recenti collaborazioni ricordiamo quella con AutoBo, magazine dell’Automobile Club Bologna e con la Rivista artistico culturale Le Muse. Numerosi sono gli articoli redatti. Attualmente è collaboratrice del prestigioso spazio culturale La Voce del Recensore.