LE PAROLE DELL’INQUIETUDINE
di Gabriella Paci
Quel viaggio alla ricerca di senso
di Teresa Laterza
Intimistica e introspettiva, ma anche fortemente altra è la poesia di Gabriella Paci autrice della silloge Le parole dell’inquietudine (Casa Editrice LuoghInteriori, anno di pubblicazione 2019, pagg. 96) suddivisa in quattro sezioni: Inquietudine, Gli affetti, I sogni e il tempo, Il mondo intorno. La Paci utilizza un linguaggio semplice e diretto; uno stile “scomposto” dal suo vagare inquieto, fatto di pause e di attese, ma ancorato saldamente su una ratio di sentimenti e pensieri finalizzati a ricercare il senso dell’esistere che accompagna costantemente il suo viaggio di scoperta. Questa ricerca spasmodica di senso, figlia dell’inquietudine (definita dalla stessa autrice: vizio caparbiamente presente) e che abbraccia ogni declinazione del suo sentire non è mai qualcosa di negativo, poiché è espressione di quella necessità del domandare, del ricercare continuo che alimenta da sempre l’animo del poeta. Il vagare poetico della Paci non è solo un “nostos” e neppure una semplice riproduzione di stati d’animo, bensì un più intenso e articolato procedere nell’interiorità dove l’io non esclude l’altro, ma lo include e lo fortifica in una visione di quel noi universale che trascende l’ego. In questa delicata operazione di scavo interiore fioriscono le riflessioni dell’autrice che narrano di sentimenti, della fragilità e precarietà umana, di desideri, dell’inclemenza di un tempo che inesorabilmente scorre riportando alla memoria ricordi non più fedeli all’immagine del passato, e di verità, tristi e drammatiche, di un mondo che sembra sempre più andare alla deriva allontanandosi da quell’oasi di valori necessari all’umano esistere. Di componimento in componimento ci si accorge non solo della bellezza del viaggio che l’autrice riesce a traslare tramite immagini ben disegnate dalla sua penna ma anche dell’unitarietà dello stesso, nonostante la varietà delle tematiche trattate, che procede evolvendosi progressivamente nelle quattro sezioni della raccolta poetica. Un filo continuo, dunque, che si inspessisce e si fortifica man mano che il suo cammino diventa più consapevole, quasi un intravedere all’orizzonte degli ancoraggi, delle possibilità, figlie di quella speranza, flebile a volte, ma sempre presente che mai del tutto si spegne nell’animo della poetessa. Se l’inquietudine è quell’intimo travaglio che non dà pace all’autrice finché non trova un terreno fertile d’approdo, la scrittura poetica è proprio quell’approdo, capace di dar voce ai sentimenti, espressione di quiete, dono di serenità: tramite essa l’autrice fissa concetti, medita, indugiando piacevolmente anche in similitudini che ritroviamo nei suoi delicati accostamenti alla natura. Ella è così quell’albero invernale che protende le sue braccia spoglie in attesa della primavera; o il languore dell’autunno dove sperimenta la precarietà, il declino; o quel volo sulle ali del sogno che spalanca alla stagione estiva; o ancora quella distesa di mare, orizzonte dove gli occhi s’immergono per avvertire nel cuore il battito dell’onda su cui navighiamo. Se è vero che in primis la poesia debba trasmettere emozioni forti in grado di far vibrare l’animo di chi legge lasciando a volte un retrogusto di malinconia e altre di pace, i versi dell’autrice parlano proprio questo linguaggio. Una malinconia a volte accesa, altre velata, infatti, pervade i versi e tuttavia neanche questa è arenata a se stessa portando in sé il germe della speculazione, della volontà di superare il momento, della grinta necessaria a far fiorire sensazioni altre, positive. E così anche la tristezza si trasforma in possibilità di apertura all’altro, di un comune sentire che esprime nell’empatia la sua massima significanza. Nel momento in cui il poeta comunica la sua tristezza, la sua malinconia, accoglie empaticamente l’altro e viceversa in un tessuto emozionale che accomunandoli li fa sentire parte di un tutto e non monadi isolate. Notevole la capacità descrittiva dell’autrice che ci fornisce immagini ben dettagliate, vivide, grazie alle quali i messaggi si rivelano chiaramente. Leit motiv che ritorna in tutta la silloge è la musicalità del poetare: il suono della parola crea una partitura musicale tanto negli accenni della rima quanto nell’assenza di essa. La poesia della Paci non si risolve, comunque, solo nelle intime riflessioni e nell’espressione empatica in quanto essa ha anche in sé lo spettro delle problematiche sociali: «Ogni giorno il seme / della violenza, dell’abbandono, / del sopruso, dell’inganno / si moltiplica, / mette radici tenaci /diventa abitudine / contamina il dissenso / genera indifferenza, / toglie timbro al grido. / ... / Resta fragile ma vivo il germogliare di ideali / da crescere sotto il sole di ritrovati orizzonti». (Dalla poesia Quello che resta). L’autrice nell’ultima sezione, Il mondo intorno, passa in rassegna gli eventi tragici che hanno caratterizzato e segnato la nostra storia: l’Olocausto, il crollo del ponte Morandi, l’incendio di Atene del luglio 2018. Spicca, per la quantità di poesie a essa dedicata, la tematica relativa alla violenza sulle donne. È dunque la sua una poesia, civile, impegnata a far riflettere sulla responsabilità umana, sull’egoismo dilagante, sull’assenza di valori e sulla necessità di ritrovare la giusta via, quella del cuore senza il quale si è nulla come esprime nella poesia Senza: «... / Ignavi del cuore corriamo in cerchio / senza intravvedere una meta, / senza / seguire ideali, / senza / avere una sosta, / senza comprensione o pietà. / Estranei agli altri e a noi stessi / pesiamo sulla bilancia degli egoismi / un qualunque gesto d’amore, / fosse anche un sorriso. / È solo il “senza” il peso greve / di un cuore che non si dona. /» Decisamente una poesia intensa quella dell’autrice, da esperire gustandola lentamente, goccia a goccia, destinata a far parlare di sé.
INTERVISTA ALL'AUTRICE GABRIELLA PACI
Come nasce la sua passione per la poesia?
La passione per la poesia è da sempre dentro di me. Tuttavia l’ho coltivata a lungo come fruizione piuttosto che come produzione personale. Questa è venuta pochi anni fa, nel 2013 per esattezza, quando ho iniziato a scrivere in modo continuativo, seppure alternando mesi di silenzio alla scrittura, quando, in seguito ad un evento per me molto doloroso, come l’aggravarsi delle condizioni di salute di mia madre, l’esigenza di “esteriorizzare” in qualche modo l’inquietudine e la sofferenza ha trovato sfogo nella scrittura poetica. Da allora ad oggi l’ispirazione poetica è sempre stata stimolo a scrivere non solo i sentimenti e le emozioni legati al mio intimo vissuto ma anche quelli suscitati da eventi intorno a me, in una sorta di circolarità tra mondo prettamente interiore e, quello per cosi dire “esteriore”, in un alternarsi tra poesia lirica e civile che coglie i momenti salienti dell’esperienza del vivere.
Cosa significa scrivere per Gabriella Paci?
Scrivere è per me diventata dunque un’esigenza come parlare, camminare, guardare… compiere insomma quelle azioni vitali che ci permettono di sentirci vivere… anche se la poesia e, dunque, l’ispirazione che la genera, è senz’altro un andare oltre certe sensazioni superficiali per esprimere un qualcosa che è dentro, nel profondo e che affiora con tutta l’urgenza dell’essere detto con quelle e non con altre parole
Quali elementi non dovrebbero mancare alla poesia?
Gli elementi essenziali della poesia? Se dovessi rispondere in modo tecnico potrei elencare: verso, rima, strofa, suoni, lessico, figure retoriche ecc. ma per me fondamentale è il significante e il significato e cioè rivestire il denotativo della parola di una forte pregnanza connotativa e ciò può avvenire appunto con un termine, ma anche con un’intera frase. Abolita, o quasi la rima, quella che davvero sento mia è l’esigenza che la poesia, nel suo insieme, suggerisca emozioni e sensazioni in chi la legge, e ne faccia dunque derivare una sorta di complicità emotiva condivisa. Ovvio che il linguaggio poetico non è uguale a quello della prosa e che richieda l’utilizzo di analogie, di fonosimbolismi, di enjambement, in un misto di figure di suono e di significato che ne esaltino la musicalità e il messaggio. Ma oserei dire che tutto questo diventa quasi “connaturato” in quanto, se se si scrive in poesia, per quanto moderna essa sia, non può prescindere dall’uso di certi strumenti espressivi. Dice a proposito del linguaggio usato nel mio libro “Le parole dell’inquietudine”, premiato con il 1 posto al concorso “Tagete” 2019 il prof.Ivo Biagianti di Arezzo: “linguaggio poetico di Gabriella Paci, seppure con poesie dall’intonazione diversissima e dall’ispirazione spesso difforme, è sempre adeguato all’espressione e al tema declinato, ora alto, ora rude, ora dolce, ora tenebroso: ora linguaggio che suona, ora silenzio che s'ascolta, ora mistero da svelare, ora luce che abbaglia. Mille sfaccettature con mille linguaggi sempre diversi ma con uno stile sempre proprio.” Un linguaggio dunque che deve modellarsi sul messaggio e sui sentimenti e che per questo, deve definirsi “plurilinguaggio” ed attingere a parole comuni o elevate, dure o morbide
Quali le funzioni della poesia?
Chi scrive poesia e la pubblica ha la convinzione che la poesia abbia ancora oggi la funzione di “comunicare” emozioni e sentimenti di dolore, di inquietudine, di speranza e di portare un messaggio in un mondo che non ascolta e non si ascolta più. La poesia, pur essendo spesso lampo, illuminazione, induce al ricordo, alla riflessione, alla pausa dell’osservare e del riferire, anche l’indicibile. Ha per così dire un ruolo “catartico” in quanto libera chi la scrive e chi l’ascolta e ne condivide l’emozione. Per questo quando si scrive, si ha talvolta la sensazione di essere sul lettino dello psicanalista: si scava e si esprime quello che da nebuloso, diventa forma e sostanza ed è dolore ma anche liberazione, genuinità ma anche ricerca perché si avverte l’esigenza di trovare quella particolare espressione, parola, analogia per suscitare in chi legge o ascolta quel sentire che vogliamo condividere.
Quali consigli darebbe a chi volesse approcciarsi alla scrittura poetica?
Non è possibile un approccio alla poesia ipso facto. Tutto deve nascere da dentro, in una sorta di “chiamata interiore”: la poesia non nasce dal “voler fare poesia” ma dal sentire che lei vuole uscire fuori. Non è questione di cultura: nell’attuale libertà di temi e di espressione, non ci sono più oggi criteri da seguire in modo programmatico. Certo è, come detto che,bisogna avere acquisito la naturalezza ad usare fonosimbolismi, a creare analogie, a sentire che ogni emozione o messaggio deve trovare una sua espressione, un suo modo di essere e saranno poi gli altri, gli ascoltatori o lettori a indicarti se quello che tu vuoi comunicare “arriva” e li rende partecipi del tuo sentire. Mettersi in gioco partecipando a premi letterari non è narcisismo ma un voler verificare se quello che scrivo è davvero efficace perché in me la voglia di comunicare e condividere è fondamentale e quando sento che le mie parole “arrivano” è un ridurre il peso del vivere o dilatare una gioia. I numerosi e prestigiosi riconoscimenti ottenuti, in concorsi anche internazionali,(circa 100 in circa sette anni di attività) mi hanno stimolato a continuare a scrivere e a mettere in gara le mie parole per conferma che quello che scrivo è mio ma è un po’ patrimonio di chi, come me, si trova a vivere e a sentire quel determinato stato d’animo, doloroso o gioioso esso sia.
Nota bio-letteraria di Gabriella Paci
Laureata in storia e filosofia presso l’Università degli studi di Firenze, Gabriella Paci ha sempre vissuto ad Arezzo, dove ha svolto e svolge anche quest’anno con passione l’insegnamento delle lettere presso un istituto superiore della città. Appassionata di viaggi e di letture, ha da sempre l’inclinazione ad osservare la realtà ed ascoltare la sua voce interiore. Nella certezza che inquietudini, passioni, emozioni e sogni sono propri dell’itinerario esistenziale di ognuno, e dunque universali, ha voluto e vuole condividere le sue poesie con gli altri. Ha pubblicato tre libri di poesie “Lo sguardo oltre…” edito da Aletti nel 2015 “Onde mosse” edito da Effigi nel 2017 “Le parole dell’inquietudine” edito da Luoghinteriori nel 2019. Grazie anche ai numerosissimi e prestigiosi premi di carattere nazionale e internazionale ricevuti quali, tra i tanti, “Il premio Michelangelo”; Premio “Quasimodo”; “Buongiorno Alda”; “Città di Varallo”; Premio internazionale “Poeta dell’anno” di Milano ecc. per un totale di 95 tra premi e riconoscimenti vari. Trova sempre nuovo stimolo ad esprimersi. Ha pubblicato in riviste quali “Luogos” del Giglio blu di Firenze e “Buonasera Taranto”. Fa parte ultimamente dell’associazione “Wiki poesia” e di “Poetas du mundo”.
Curriculum di Gabriella Paci
Laureata in storia e filosofia presso l’Università degli studi di Firenze, Gabriella Paci ha sempre vissuto ad Arezzo, dove ha svolto e svolge tuttora con passione l’insegnamento delle lettere presso un istituto superiore della città. Appassionata di viaggi e di letture, ha da sempre l’inclinazione ad osservare la realtà ed ascoltare la sua voce interiore. Nella certezza che inquietudini, passioni, emozioni e sogni sono propri dell’itinerario esistenziale di ognuno, e dunque universali, ha voluto e vuole condividere le sue poesie con gli altri. Ha pubblicato tre libri di poesie “Lo sguardo oltre…” edito da Aletti nel 2015 “Onde mosse” edito da Effigi nel 2017 “Le parole dell’inquietudine” edito da Luoghinteriori nel 2019 Grazie anche agli apprezzamenti ricevuti trova sempre nuovo stimolo ad esprimersi. Ha nel tempo ottenuto:
• Pubblicazione di sette poesie nell’antologia “Orme” ed. Pagine di Elio Pecora nel 2014
• Pubblicazione su “You tube” con video della poesia “Sospeso” a cura di “Poeti e poesie” di Elio Pecora nel 2014
• 1° premio al concorso di poesia e narrativa dell’associazione degli scrittori aretini “Tagete” con la poesia inedita “Nebbia” nel 2014
• 1°premio al concorso di poesia e narrativa dell’associazione “Tagete” con la poesia inedita “Amazzone” nel 2015
• 6° premio al concorso letterario di poesia e narrativa “AVIS” di Capannoli (PI) con la poesia inedita “13 Novembre” nel 2016
• 1° premio al concorso di poesia “La campanella” di Bovisio Masciago-Monza con la poesia inedita “Ancora” nel 2016
• Si è classificata come opera finalista ed ha avuto pubblicazione nell’antologia del concorso “Dal golfo dei poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara” 3° edizione con la poesia inedita “Un seme” nel 2016
• Ha pubblicato con Aletti editore il libro di poesie “Lo sguardo oltre” nel 2015 che ha riportato: • A) il 2° premio nel concorso di poesia e narrativa “Tagete” nel 2016 • B) segnalazione di merito al concorso Premio internazionale “Cinque - terre golfo dei poeti” nel 2017- • C) segnalazione di opera finalista al concorso “Dal golfo dei poeti Shelley e Byron alla val di Vara” 4° edizione nel 2017 • D) segnalazione di merito al concorso internazionale “Cusumano – Quasimodo” II edizione nel 2018 • E) Segnalazione di opera finalista al concorso internazionale A.U.P.I nel 2019 • F) Segnalazione di merito al concorso internazionale “il giglio blu 2019” di Firenze”
• Segnalazione di opera finalista con la poesia inedita “Tempo diverso” nel concorso internazionale “Dal golfo dei poeti alla val di Vara 4° edizione” nel 2017 e sua pubblicazione nell’antologia del concorso
• Segnalazione di merito con la poesia “Tempo diverso” al concorso “Università popolare di Spinea” Ed XXIII
• 3° premio al concorso di poesia e narrativa “AVIS” di Capannoli (Pi) con la poesia inedita “Terremoto” e l’8° premio per la narrativa inedita con il racconto: “Il senso della vita” nel 2017
• 1° e 2° premio per la poesia al concorso nazionale “I territori della Parola” 3° edizione con le poesie inedite “Vivi La meraviglia” e “Scorcio su Siena” nel 2017 e loro pubblicazione sull’antologia “I territori della parola” edizione 2017
• finalista per la poesia inedita “Pensieri” al “concorso premio città di Monza 2017-club degli autori” e sua pubblicazione sull’antologia
• Segnalazione di merito al concorso internazionale OTMA2 “Emozioni poetiche” nel 2018 con la poesia inedita “Giorni d’autunno” e sua pubblicazione nell’antologia
• 2° premio con la poesia “Eppure” e 9° premio con la poesia “Valanga” la concorso di poesia e narrativa “AVIS” di Capannoli (Pisa ) nel 2018
• 2° premio al concorso internazionale A.U.P.I. con la poesia inedita “Forse è solo la pioggia” nel 2018 e sua pubblicazione nell’antologia
• 1° premio concorso nazionale “La rocca” di Campi Bisenzio con la poesia “Come terra d’Islanda” nel 2018
• Menzione d’onore al 9° concorso nazionale “Penna d’autore” con la poesia “Amami più forte” nel 2018
• Menzione di merito al concorso Aletti “Dedicato a….” edizione 2018 con la poesia “Si ascolti”
• 1° premio al “concorso internazionale “dal golfo dei poeti Shelley e Byron alla val di Vara” 5 edizione 2018 con la poesia inedita “Giorni d’autunno”
• 1° premio al concorso nazionale “Grimoaldo I” 2018 con la poesia inedita “Ma tu….” e sua publicazione nell’antologia del premio
• 3° premio al concorso nazionale “Don Doride” di Quiestiello (Mn) 2018 con la poesia inedita “A te, donna”
• Menzione d’onore al 41°concorso internazionale “Santa Margherita ligure - Franco Delpino 2018 -” con tre poesie inedite
• 6° premio al concorso internazionale “Città di Varallo 2018” con la poesia “Solo un secchiello di sabbia”
• Finalista al concorso “tra un fiore colto ed un altro donato 2018” di Aletti editore con la poesia “Anemoni blu”
• 5°premio al Concorso “Città di Monza 2018” edizioni Montedit con la poesia “Anemoni blu”
• Segnalazione di merito al concorso “Sambruni 2018” di Seregno con la poesia inedita “ponte Morandi”
• Menzione d’encomio e sua pubblicazione nell’antologia al concorso internazionale “Buonarroti” 2018 con la poesia inedita “Forse è solo la pioggia”
• 5° premio al concorso internazionale “Premio città di Monza 2019” con la poesia “Sogno d’estate”
• Menzione d’onore alla 22 esima edizione del concorso internazionale “Penna d’autore” con la poesia “il profumo dei tigli” nel 2019
• Premio della presidenza della giuria al concorso internazionale “Perdersi nell’amore” con la poesia “Ti ho riconosciuta, madre”
• Menzione d’onore alla 6° edizione del concorso nazionale “Leggiadramente” 2019 con la Poesia edita “Solitudine”
• Finalista con la poesia “Eppure” al concorso A.U.P.I. poeta dell’anno 2019 con attestato di merito e medaglia
• 2° premio al concorso letterario “Residenze Gregoriane II” edizione con la poesia inedita “Forse è solo la pioggia”
• 4°premio al concorso le internazionale “Il canto delle muse” 2019 con la poesia inedita “Ti ho riconosciuta, madre”
• Finalista al concorso nazionale “Il tiburtino 2019” con la poesia inedita “Sogno d’estate”
• Menzione di merito al concorso “Cumani - Quasimodo III” 2019 con una silloge di 15 poesie inedite e menzione d’onore “Faretra” per la qualità complessiva degli elaborati avendo partecipato con il libro “Onde mosse”
• Premio della critica al concorso nazionale “Apri il cuore alla poesia Atlantide edizioni” con la poesia “Il profumo dei tigli” nel 2019
• Segnalazione di merito al “Premio cinque terre – il golfo dei poeti” con la poesia inedita “Brivido sonoro”nel 2019
• Finalista al concorso internazionale “Emozioni poetiche - Verrone 2019” con la poesia “Talismano”
• 1° premio al concorso nazionale “Università di Spinea” (Ve) 2019 con la poesia inedita “Forse ci sarà”
• Menzione di merito al concorso internazionale “Il giglio blu 2019” di Firenze ” con la poesia “Ma tu”…
• 1°premio giuria al concorso “Villavati – Rondoni 2019” di Caorso (PC) con la poesia inedita “Le tue mani cercano già un altrove”
• 1° premio al concorso nazionale “Vitulivaria 2019” in memoria di Gerardo Teni” Novoli (Le) con la poesia inedita “Ti ho riconosciuta, madre”
• Finalista al concorso nazionale “Argentario 2019” con il libro “Onde mosse” ediz.Effigi
• Menzione di merito al concorso nazionale “I silenzi del mare” nel 2019 con la poesia inedita “Conosco te, uguale e diverso”
• Premio speciale della giura al concorso nazionale “Le occasioni” nel 2019 con una silloge di poesie “Forse è solo la pioggia” “Ti ho riconosciuta, madre” “Come terra d’Islanda” pubblicate nell’antologia del premio
• Finalista al concorso “Buongiorno, Alda” - Accademia dei Bronzi 2019 con le poesie “A mio padre” “Eravamo” “Dove non abito” pubblicate nell’antologia del premio
• Finalista alla 16° edizione del concorso di poesia d’amore inedita Aletti editore “Verrà il mattino e avrà un tuo verso” con le poesie “A mio padre” e “Ti ho riconosciuta, madre”
• 9° premio al concorso di poesia e narrativa AVIS di Capannoli (Pi) 2019 con la poesia “Senza”
• Menzione di merito al 10° concorso nazionale “Penna d’autore” 2019 con la poesia “Ti ho riconosciuta, madre”
• Menzione di merito al concorso internazionale di Aletti “Dedicato a…” con la poesia “Ti ho riconosciuta, madre”
• Finalista al concorso internazionale “Il federiciano” ediz. 2019 con la poesia inedita “Le rose di maggio”
• Finalista con la silloge inedita “Le parole dell’inquietudine” al XXV concorso letterario “J.Prevert”
• 3° premio al premio internazionale di Poesia “città di Varallo 2019” con il libro edito “Lo sguardo oltre…” ediz. Aletti
• Menzione di merito al concorso letterario “La clessidra” 2019 con la silloge inedita “Le parole dell’inquietudine ”
• 3°premio al concorso “Grimoaldo I” 2019 con la poesia “Forse è solo la pioggia”
• 3°premio al concorso “A vento e sole” 2019 con il libro “Onde mosse”
• 1°premio al concorso nazionale “Don Doride Bertoldi” di Quistello (Mn) con la poesia inedita “Lievito antico”
• Menzione d’onore al concorso internazionale “Laudato sie mi’ Signore 2019” con la poesia “I ragazzi che si amano”
• Menzione d’onore al concorso internazionale “città di Siderno 2019” con la poesia inedita “Nelle pieghe del tempo”
• Finalista al concorso “Il pozzo e l’arancio” con la poesia “Lievito antico”
• Finalista al concorso internzionale “Tra un fiore colto ed un altro donato” di Aletti con la poesia inedita “Al porto dei rimpianti”
• Segnalazione della giura al premio internazionale “Ut pictura poesis 2019” per una silloge Inedita “Il vizio dell’inquietudine”
• Premio della giura nel concorso nazionale “Apri il cuore alla poesia 2019” con la poesia “Al porto dei rimpianti”
• Selezione e pubblicazione nell’antologia Anpi - Tigulliana “Tutta colpa della luna” delle poesie “Incanto magico” e “Canzone alla luna”
• 1° premio al concorso “La voce del cuore” “Cisl- Anteas” con la poesia “Ti ho riconosciuta, madre”
• Menzione d’onore per le poesie “A Santa Margherita Ligure” “Sogno d’estate” “Davanti a mare” al concorso internazionale “Santa Margherita Ligure-Franco Delpino” 42 edizione 2019
• 3°premio al festival premio “Emilio Lussu” con il libro edito “Le parole dell’inquietudine” Ediz. LuoghInteriori
• Diploma d’onore con menzione d’encomio Premio internazionale “Michelangelo 2019” con il libro “Onde Mosse”
• Finalista al premio internazionale “Michelangelo Buonarroti 2019” con la poesia “Sogno d’estate”
• 1° premio al concorso “Tagete2019” con il libro “Onde mosse” ediz. Effigi
• Menzione d’encomio premio nazionale “Sul far della sera” 2019 Atlantide edizioni con il libro edito “Onde mosse”
• Premio presidenza della giuria al Premio nazionale “Sul far della sera 2019” con la poesia inedita “A mio padre”
• 1 premio al concorso nazionale “Cecco d’Ascoli” VII edizione con la poesia inedita “Lievito antico”
• 1°premio al concorso internazionale “Dal golfo dei poeti Shelley e Byron alla val di Vara 2019” con la silloge “le parole dell’inquietudine” e 6 °posto con la poesia “Talismano”
• Finalista al concorso nazionale “Chiaromonte-Gulfi 2019” con la poesia “Nelle pieghe del tempo”
• Menzione d’onore al concorso internazionale “Kalos 2019” con il libro “Le parole dell’inquietudine”
• Targa con medaglia argentea al premio internazionale “Il poeta dell’anno 2020” con la poesia “Stasera non è tempo”
• 2°premio al premio internazionale “Emozioni poetiche 2020” con il libro edito “Le parole dell’inquietudine”
• 3°premio al concorso internazionale “Giglio blu di Firenze 2020” con una silloge inedita
• Menzione d’onore al concorso nazionale “In memoria di Miriam Sermoneta” con il racconto inedito “Un qualcosa di speciale”
• Finalista al concorso “Verrà il mattino ed avrà un tuo verso 2020” con la poesia inedita “Il nome mio”
• 2° premio al concorso “Villavanti - Rondoni con la poesia inedita “Ti amai perché” e menzione d’onore per la poesia “Ci sono persone”
• 1°premio concorso “La felicità ritovata” con la poesia inedita “Ci sono persone”
• Finalista al concorso “S. Margherita Ligure – F. Delpino” 2020 con le poesie “Donna” “Gli occhi delle donne” “A te, donna” e pubblicazione nell’antologia “Il pianeta delle donne”
• “1° premio al concorso nazionale “Persephone 2020” con il libro “Le parole dell’inquietudine”
5°premio al concorso “Solidea-città di Mesagne 2020” con il libro “Le parole dell’inquietudine
• 1° premio al concorso ASAS di Messina con la poesie inedita “Filo d’attesa”
• Finalista al concorso internazionale “Cumani - Quasimdo 2020” con una silloge inedita.