IL SILENZIO DEL TEMPO (SILLOGE) di LUCIA LO BIANCO
Nel silenzio il suo tempo
Recensione a cura di Loredana Angela
Affascinante e misterioso il tempo è sempre stato argomento di discussione, oggetto di studi, riflessioni filosofiche e scientifiche, meditazioni. Potremmo, in maniera semplificata, definire il tempo come quell’ipotetica dimensione nella quale si concepirebbe e si misurerebbe il trascorrere degli eventi. In realtà il concetto di tempo è assai complesso. Esso, fedele alleato o “nemico” dei poeti, accompagna e connota la sensibilità e l’ispirazione della poesia nel suo modo di frantumarsi o ricomporsi nell’esperienza esistenziale dell’io. Ed è proprio tale sensibilità che emerge, chiara e vigorosa, dai componimenti dell’autrice Lucia Lo Bianco nella silloge Il silenzio del tempo (CTL edizioni, Libeccio, anno di pubblicazione 2019, pagg. 50) dove il tempo, appunto, è dilatato, trasformato e vissuto, meglio ancora esperito, nelle sue varie sfaccettature, contraddizioni, condizionamenti. Per la nostra scrittrice il tempo, all’interno del suo mondo poetico, non è semplicemente Kronos, cioè, come indicato dai greci, qualcosa di lineare, quantitativo, che scorre nelle sue dimensioni di passato, presente e futuro, che scivola addosso, inesorabile, bensì anche kairos, il tempo propizio, opportuno in cui è la qualità a fare la differenza. Ecco, quindi, che per l’autrice, il tempo, depositario di quel prezioso silenzio arcano, diventa promotore di ricordi, riflessioni, dubbi, interrogativi, speranze, desideri, possibilità. Ed è proprio nel silenzio che la Lo Bianco dialoga col suo tempo, una dimensione a sé congeniale nella quale rifugiarsi e riconoscersi nell’autenticità del suo essere. Non a caso non solo la silloge, ma anche il primo componimento poetico della stessa, s’intitola Il silenzio del tempo; tempo che racchiude in sé il mistero dell’infinito, dell’ignoto: «Cosa mai ci dirà / il silenzio del tempo? / Forse a noi parlerà / di un futuro lontano, / di popoli e genti, / a cui dare la mano, / di terre distanti / da percorrere piano. / Cosa mai porterà / il viaggio del tempo? / Sarà vecchia beltà? / Sarà nuova realtà? / Noi vicini e sperduti / ci terremo per gli occhi, / verso mondi assoluti, / per udire i rintocchi / di campane lucenti. / Così esplode il silenzio / nelle povere menti / e nel vuoto del cuore /». Il tempo dell’autrice è istante creativo, colpo di genio attraverso il quale l’ispirazione le parla. E, soprattutto, possiamo definirlo anche, in certo senso, un tempo immortale, alla proustiana maniera (Marcel Proust) interessato non alla rappresentazione di una realtà ma all’espressione della sua verità; una verità in cui il tempo è moltiplicato all’infinito, con la sua luce e il suo sogno, con le sue zone d’ombra. Quelli della Lo Bianco sono versi pregnanti che, al di là della metrica, trasmettono una particolare sonorità armonica forse anche per l’uso della rima e in alcuni casi della figura retorica dell’anafora che, riproponendo le parole all’inizio della frase, danno il senso del cadenzato. Benché la poesia si esplichi nel e attraverso il tempo, il vero protagonista della silloge rimane, tuttavia, il silenzio poiché è proprio mediante esso che il tempo diventa ideale, propizio, affinché l’autrice possa narrare di sé, del suo modo di vedere, di affacciarsi al mondo, di donare e donarsi grazie al suo estro creativo. Se quindi da una parte il tempo in sé (kronos) ha un silenzio “atono” dettato dal solo scorrere, il silenzio del tempo poetico della nostra autrice è anche foriero di possibilità, di speranze nel qui è ora del presente come nel componimento Nuvole e mare: «Vorrei svegliarmi qui / domani, dove il mare / incontra l’orizzonte. / Vorrei restare qui / la notte, a scacciare / i fantasmi dalla mente. / Vorrei sdraiarmi qui / adesso, dove le nuvole / inseguono i pensieri. / Vorrei vivere qui / nel cielo, dove il dolore / si perde dietro a dei buchi neri». Sebbene oggettivamente il tempo parli un linguaggio muto, attraverso la poesia esso diviene esperienza intima e soggettiva, un dialogo interiore, uno spazio dove l’autrice anima le sue narrazioni, ora attraverso la nostalgia per il sole, il mare e gli orizzonti della sua amata terra di un tempo, ora mediante invocazioni al cielo, all’universo/Dio, di conforto e garanzia affinché sia possibile percorrere il sentiero della vita, spesso lastricato di difficoltà, con le giuste “armi” e una buona dose di coraggio, come emerge dal componimento Il coraggio di una scelta, particolarmente negli ultimi versi e nella chiusa: «O notte, madre di scelte, / o giorno, padre forte e capace, / o sonno, balsamo della mente, / datemi gli artigli di un rapace! / Che la mia strada sia sicura, / che le mie scelte parlino di me, / che io viva senza paura, / voglio la forza e lo scettro di un re!». Il tempo propizio della Lo Bianco si esprime anche attraverso l’importanza che ella attribuisce alla socialità, alla comunicazione che va recuperata nella giusta dimensione: «Un sorriso vale per sempre / rischiara l’animo triste. / Quando il viso non mente / allora si affrontano le sconfitte. / Uno sguardo mai abbandona, / avvolge e colpisce il cuore, / insieme uccide e ridona / alla vita il perduto amore. / Una parola può fare male, / può toccare fino in fondo, / può colpire come un pugnale / e distruggere tutto il mondo». (Dal componimento Un sorriso). È evidente nella scrittura dell’autrice un percorso responsabile, consapevole, cosciente, sia nella sua peculiare forma poetica sia nei contenuti elevati che sono profondamente umani. La ricchezza umana della poetessa, fatta di attenzione e sensibilità agli eventi personali e sociali, è l’anima pulsante di tutta la silloge in ogni suo anfratto. I suoi non sono versi urlati bensì umili, pacati, abbracciati dal e nel silenzio composto, silenzio che nonostante si sviluppi da un tempo chiassoso e contraddittorio, il nostro, rimane pur sempre colonna e dimensione portante e significante del suo poetare. Un ottimo lavoro di cui consiglio la lettura.
Le citazioni (versi) riportati in questa recensione sono prese dal medesimo libro di Lucia Lo Bianco, Il silenzio del tempo.
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INTERVISTA A LUCIA LO BIANCO
Come nasce la sua passione per la poesia?
Mi è sempre piaciuto scrivere. Da bambina camminavo per i corridoi di casa e inventavo storie a voce alta. Dopo la morte della mia mamma ho comprato il mio primo computer e ho cominciato a scrivere storie e racconti. Cercavo in qualche modo di combattere il dolore e la sofferenza tramite uno dei mezzi di comunicazione più antico, la scrittura. Ecco, scrivere poesie rappresenta questo per me. Parlare della mia famiglia, delle mie cose e di avvenimenti dolorosi e gioiosi, mi permette di capire meglio me stessa, la relazione tra gli eventi, chi sono e che cosa sono riuscita a realizzare fino a questo momento. Amore per la scrittura significa anche desiderio di lasciare qualcosa di nostro agli altri. In fondo è la certezza che non saremo dimenticati che ci fa andare avanti e ci permette di sopportare l’idea della morte. Non si scompare mai veramente se il nostro ricordo continua nell’animo di chi ci vuole bene, se i nostri figli continuano a parlare di noi, ricordando i nostri insegnamenti, apprezzando l’eredità morale e spirituale che siamo riusciti a lasciar loro. Scrivere poesie e procreare, diceva Shakespeare, sono le uniche possibilità per vincere il tempo e garantire l’immortalità.
Cosa pensa della situazione del poeta nella nostra società?
Il poeta oggi è come un faro, costruzione affascinante che si erge a protezione dei marinai, in costante osservazione del mare. Come un faro il poeta sa evocare un senso di pace, silenzio e solitudine. Proprio come un faro il poeta ha perso oggi la sua funzione salvifica ma rappresenta ancora un punto di approdo sicuro, una meta da raggiungere, un obiettivo reale e metaforico che si pone alla fine di un cammino. Nella mia seconda silloge, “Il Faro” appunto, il faro della riserva di Capogallo a Mondello, Palermo, ha accompagnato i miei pensieri nel corso dell’opera e viaggiando ha finito per infiltrarsi un po’ ovunque, con la bellezza del paesaggio selvaggio e ancora incontaminato che lo circonda e coi suoi colori sbiaditi dal tempo, dal sole e dalla salsedine. Credo sia importante leggere poesie ai giorni nostri, anche se la società spesso rifiuta questo genere considerato difficile e distante dalla vita quotidiana. Secondo il prof John Keating de “L’attimo fuggente”: “Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita”.
Il silenzio, elemento importante della sua silloge, necessario alla riflessione e all'ispirazione, è indispensabile perché nasca una poesia. È possibile asserire che il silenzio sia la stessa poesia. Quanto si trova d'accordo con questa affermazione?
L’idea che il silenzio stesso sia poesia è un’ immagine potente con cui concordo pienamente. Credo che l’idea di poesia che condivido e che è emersa finora è strettamente legata ad un contesto di idealismo tedesco con forti connotazioni romantiche. Scriviamo e creiamo mondi usando le parole come pennelli perché riceviamo emozioni e proviamo sensazioni di gioia e dolore durante il nostro cammino. Ma è solo durante i momenti di silenzio interiore che la forma poetica prende corpo, grazie all’azione della memoria e dei ricordi che si affollano nella mente. Oggi è difficile ritrovare questo silenzio. La calma che precede il momento visivo a volte fa paura perché ci costringe a pensare. Per questa ragione il poeta ha un suo ruolo, perché propone il silenzio pur in presenza del turbinio delle cose.
È vero che la poesia rischia di scomparire? Esiste la possibilità di ricreare un suo “territorio” e una sua “funzione”?
La poesia non potrà scomparire e continuerà a esistere finché esisterà l’essere umano, finché ci saranno uomini e donne in grado di provare sentimenti e interpretare la realtà. Oggi più che mai va rivendicata la funzione sociale della poesia che deve calarsi tra la gente ed il loro quotidiano. Questo non significa che la poesia vada banalizzata e questo rischio sfortunatamente esiste. Molti scrivono poesie, molti si cimentano in versi liberi o più o meno costruiti secondo regole un po’ démodé. La poesia, però, è tanto più vera quanto più riesce a ricreare nuovi mondi in immagini dense e sorprendenti presentandosi come proiezione dell’anima.
Cosa consiglierebbe a chi volesse approcciarsi alla scrittura poetica?
Un libro di poesie è un parto lungo e difficile. A differenza del romanzo, che richiede però a mio avviso molta più disciplina e organizzazione, con la poesia si conosce il punto di partenza ma non quello di arrivo. L’ispirazione è un momento passeggero, non rimane a lungo nella mente. Bisogna coglierlo e trascriverlo subito, dovunque ci si trovi. Ecco perché ogni pezzo di carta, copertina interna di libro che possiedo è piena di note e appunti. All’inizio emergono pochi versi che posso completare subito, più spesso dopo qualche giorno o a volte deve trascorrere molto più tempo, quando la mente è completamente libera da ogni pensiero. Questa è la genesi delle mie poesie, frutto di un lavoro che potrebbe sembrare caotico e frammentario ma che alla fine, quasi per miracolo, ha un suo filo conduttore.
Ci parli di lei come scrittrice.
Una scrittrice non può prescindere dal reale come non può non rifarsi a modelli passati. Nel caso della poesia poi il riferimento alla realtà diventa quasi un imperativo morale, perché è proprio grazie a questo contatto che si costruiscono i pensieri e l’impulso dell’ispirazione concretizza le immagini della mente. Credo fermamente che il poeta incarni non solo la propria realtà presente e passata, ma anche quella dell’umanità, in una sorta di memoria collettiva alla Jung. Il grande poeta Thomas Stearns Eliot diceva che nessun artista ha senso da solo, ma in rapporto al passato da cui non può prescindere, neanche volendolo, perché è come se lo ritrovasse nella sua carne e nelle sue ossa. Nelle mie poesie affronto tematiche esistenziali come la vita e il suo divenire, il contatto con la natura e col mare in particolare, il viaggio reale e simbolico dell’anima, il tempo, l’amore, l’amicizia e l’affetto filiale. Questi i temi presenti anche se rispetto alle mie prime liriche si è gradualmente manifestato il desiderio di trascendere la propria particolarità per raggiungere toni più universali e affrontare tematiche di natura sociale, come l’immigrazione, l’Olocausto e la violenza sulle donne, questione sociale di notevole portata alla quale sto lavorando ultimamente e che emerge in particolare nei miei racconti.
BIOGRAFIA
Lucia Lo Bianco nasce nel maggio del 1965 a Palermo città dove ha compiuto i suoi studi fino alla laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne con specializzazione in inglese. Dal 1993 insegna lingua e letteratura inglese al liceo e dal 2002 al 2007 ricopre pure la cattedra di Lingua e traduzione Inglese presso L’Università di Palermo. Nel 2009 consegue presso la Leeds Metropolitan University un Master of Arts in Professional Development for Language Education. La vera fonte di ispirazione di Lucia Lo Bianco sono i rapporti umani, l’impegno quotidiano a valorizzare gli incontri, il valore delle piccole cose, la corsa, i rapporti familiari, le difficoltà del vivere, il tempo e il viaggio come metafora e simbolo dell’esistenza.
Ha pubblicato tre sillogi di poesie e diverse antologie con Aletti e con CTL Livorno: • “Le Ali ai Piedi” (2013), ;
• “Un lungo viaggio” nella raccolta: Parole in Fuga – Poeti del Nuovo millennio a Confronto (2014);
• “Il Faro” (2015), Menzione di Merito Premio Salvatore Quasimodo 2016, Premio di Merito Città di Cattolica 2017 e Premio di Poesia “Paolo Amato” di Ciminna (PA) 2019;
• “Il Silenzio del Tempo” (2017), Menzione di Merito Premio Salvatore Quasimodo 2017, Menzione Speciale Premio Maria Cumani Quasimodo, Segnalazione di Merito Premio Nazionale Himera 2019, Diploma d’Onore con Menzione d’Encomio al Premio Michelangelo Buonarroti V Edizione Seravezza (LU).
Numerose sue poesie sono state selezionate per concorsi letterari:
“Premio Pro Loco Murese” al Premio Internazionale di Poesia San Gerardo Maiella 2017, Muro Lucano (PZ);
Finalista al Concorso di poesia Jacques Prévert 2018, Melegnano (MI);
Terza assoluta alla prima edizione del Premio di Poesia “Roberto il Guiscardo” di Nicotera (VV);
Menzione di Merito al Premio Nazionale di Poesia “Himera” 2018, Termini Imerese (PA);
Quinta al Concorso di poesie “Io Amo di Più” 2019 bandito dall’Associazione “San Valentino Borgo Garibaldi” di Terni ottenendo una Menzione al Merito;
Quinta classificata al Premio Internazionale di Poesia “Tropea, Onde Mediterranee” 2019, (VV);
Terza al concorso “Dacia Maraini” VIIIa edizione 2019 di Calascibetta (EN);
Premio Speciale “Fidas” al Premio Internazionale di Poesia “San Gerardo Maiella” 2019, Muro Lucano (PZ);
Menzione d’onore speciale al Premio Internazionale di Poesia “Sant’Antonio Abate” 2019, (ME);
Prima assoluta al Concorso “Il Club dei Poeti” 2019, Melegnano (MI);
Prima assoluta alla seconda edizione del Premio di Poesia “Roberto il Guiscardo” 2019 di Nicotera (VV);
Menzione d’onore al Rhegium Julii (Reggio Calabria) di poesia inedita 2019;
Menzione d’onore al Premio “Scintille d’Arte” – Lo Splendore del Talento 1° edizione 2019 – Cento (FE);
Menzione Speciale al Premio di Poesia Elvetio Petix Casteldaccia (PA) 2019;
Finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como VIa edizione 2019;
Quarta classificata al Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Grazia Deledda” VIIa edizione 2019, Morano Calabro (CS);
Segnalazione di Merito al Premio Nazionale “Himera” 2019 VIIa edizione, Termini Imerese (PA);
Finalista al Premio Marguerite Yourcenar 2019, Melegnano (MI);
Segnalazione di Merito al Premio Nazionale di Poesia “Giacomo Giardina” di Bagheria (PA) XVIa edizione 2019;
Menzione al Premio di Poesia “Antonio De Francesco” Vita Via Est- Carlentini (SR) 2019;
Poeta selezionato per la IXa edizione del Gran Galà Cultura Rende...InVersi 2019;
Menzione al Premio Nazionale di Poesia “Patrizio Graziani” XIa ed. 2019 di Gioia dei Marsi (AQ);
Prima assoluta alla VIIa edizione Premio per l’Area dello Stretto “Dott. Domenico Smorto” 2019 Reggio Calabria;
Prima assoluta alla IVa edizione del Concorso Letterario 2019, sezione di poesia a tema libero, indetto dall'ACED (Associazione Cultura e Dialetti) con sede a Bagnara Calabra (RC);
Terza alla Xa edizione del Premio d’Arte e Letteratura “Domus Artis Mater” di Caserta; Quarta assoluta alla nona edizione del Concorso Nazionale "Poesia al Bar” di Ravenna;
Menzione Speciale Premio Xilema “Accendi le Parole 2019” di Roma;
Diploma di Merito Premio Letterario La Ginestra di Firenze 2019 sezione poesia inedita;
Segnalazione di Merito alla Ia ed. 2019 del Concorso Nazionale Dimensione Autore di Torino;
Quarta al Trofeo Penna d’Autore di Torino 2019;
Menzione speciale con Diploma d’Onore al Premio Internazionale “I Fiori Sull’Acqua” settima ed. 2019;
Menzione d’onore al Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Vox Animae”, (Roma) VIa ed. 2019;
Encomio d’Onore al 5° Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù 2019;
Premio Speciale alla 3° Edizione del Premio Internazionale di Poesia Inedita “Il Sublime” – Il Golfo dei Poeti;
Menzione d’Onore al 4° Premio Nazionale “Novella Torregiani” (Porto Recanati – MC)
Diploma di Merito al Concorso “Fiori di Maggio” 5° Edizione 2020 - Rende;
Quinta classificata al Concorso “Pagine d’Oro della Poesia Italiana – IIa Ed. 2019” – Cento (FE);
Menzione alla XIII edizione 2020 di “Scrivi l’Amore” – Premio Mario Berrino (Ispra – Varese);
Quarta assoluta al Premio Letterario Internazionale “Gaetano Cingari” 2020;
Menzione d’Onore al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Inedita “Nika Turbina” (Arese – Milano), Ia ed. 2019;
“Premio Tigulliana 2020” al Concorso San Valentino 2020 di Santa Margherita Ligure (GE);
Finalista al Premio Nazionale di Poesia “Floriseum” (Sanremo), Ia edizione 2019;
Seconda classificata sezione Poesia Italiana al Premio Internazionale di Poesia “Delia – Città di Bova Marina” XXVa edizione e prima classificata sezione Europa – poesia in inglese;
Segnalazione di merito al Premio Internazionale Letterario “Giglio Blu” di Firenze III edizione;
Premio Speciale al Concorso Letterario “Parole e Poesia” di Formigine (MO) XII edizione;
Menzione di Merito per la Sezione Racconto singolo in lingua italiana al Premio Letterario “La Felicità Ritrovata” – 2020;
Segnalazione di Merito al Premio per Silloge Inedita “Pietro Carrera” 2020 – Il Convivio, Catania;
Seconda classificata per la sezione Narrativa alla VII^ Edizione del Premio Letterario Nazionale “Memorial Vallavanti Rondoni”;
Prima classificata al Premio “San Gerardo Maiella” 2020 – Sezione Narrativa e Premio della Critica per la Sezione Poesia;
Menzione di Merito al Concorso Nazionale di Poesia “La Canonica” 2020 di Novara;
Terza classificata alla 5° Edizione del Premio Internazionale Thrinakìa - Sezione Poesia – Catania;
Prima classificata per la Sezione Poesia Inedita al Terzo Premio artistico letterario nazionale “Persephone, Fiori di Poesia”, Encomio per la Sezione Poesia Edita;
Quarta classificata per la Sezione Racconto, Diploma Sezione Poesia Edita, Menzione di Merito Sezione Poesia a tema;
Seconda Classificata per Sezione Poesia Inedita alla Prima Edizione del "Premio Solstizio d’Estate – San Giovanni Valdarno" organizzata dal “Giglio Blu” di Firenze – ONLUS;
Seconda Classificata nella Sez. A – Poesia in lingua italiana a tema libero del Concorso Internazionale di Poesia “Mara Del Duca” di Perugia – Ia edizione;
Premio Speciale 2020 della Giuria al Concorso di Poesia “Le Occasioni C19” organizzato dall’”Associazione Mondo Fluttuante” di Sanremo;
Attestato di Merito all’11° Concorso Nazionale “Poesie D'Amore” organizzato dall’Associazione Letteraria Italiana Penna D'Autore di Torino;
Finalista selezionata per la Raccolta Antologica “Racconti R come Romance 2020” (Collana R come Romance – Edizioni del Loggione);
Autore selezionato per l’antologia poetica “SCRIVENDO 2020” e per l’antologia “SCRIVENDO RACCONTI 2020”;
Poeta vincitore per le Sezioni A Poesie Inedite e B Racconti Brevi al Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea – VIII EDIZIONE bandito dalla casa editrice LAURA CAPONE EDITORE;
Prima classificata per la Sezione Poesia Inedita al Premio “Corpo di donna, Donne eccezionali” – Martina Franca (Taranto);
Terza classificata nella sezione “Racconto Inedito” alla VII° edizione del Premio Letterario Nazionale Bukowski di Viareggio (LU) con “Le Donne lo dicono” Motivazione: “Per aver fatto scorrere nel racconto con perizia scritturale la sequenza di un incontro che, inizialmente fiducioso, porta al tragico finale.”;
Prima assoluta alla XII° Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Giugno di San Vigilio”, organizzato dall’Associazione Culturale “Sperimentiamo Arte Musica e Teatro” di Roma;
Prima classificata al Concorso di poesia Viaggi di versi XVa edizione bandito dalla casa editrice Pagine;
Menzione d’onore al Premio Internazionale di Poesia “Sant’Antonio Abate” 2020, (ME);
Menzione Speciale al 1° Concorso Internazionale “Parole in luce” per la sezione poesia e finalista per la sezione narrativa;
Segnalazione di merito alla XIII Edizione del Premio di Poesia Maranatà di Roma;
Finalista al Concorso di poesia Jacques Prévert 2020, Melegnano (MI);
Finalista Premio Letterario “Rocco Carbone” 2020;
Menzione d’Onore alla Xa edizione del Premio Internazionale di “Poesia Circolare” 2020 di Barcellona Pozzo di Gotto (ME);
Quinta classificata alla XLVIII Edizione del Concorso letterario Internazionale “Premio San Valentino”;
Menzione d’Onore alla Xa edizione del Premio Internazionale di Poesia “Sant’Antonio Abate” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME);
Prima classificata nella sezione Racconti in lingua italiana e terza classificata nella sezione Poesia in lingua italiana alla XXIIIa edizione del Premio “Alessio di Giovanni” di Raffadali (AG);
Prima classificata nella sezione Poesia in lingua italiana alla 2° edizione del Premio Letterario Nazionale “Associazione Culturale Teseo” 2020 di Milazzo (ME) e seconda classificata nella sezione Racconto breve;
Vincitrice, per la sezione Racconti, del Concorso “Nessuno legge racconti e Poesie” con pubblicazione del racconto “Ti aspetto dentro i Fiori” sulla 10° uscita del blog nessunolegge.wordpress.com;
Seconda classificata per la Narrativa Inedita all’VIII Edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Le Grazie, Porto Venere La Baia dell’Arte”;
Quarta classificata al Concorso Letterario “Albiatum” di Albiate (MB) per la Sezione A - Poesia a tema libero;
Menzione di Merito al Premio Letterario di Poesia e Narrativa Città di Arcore – VI Edizione per la Poesia;
Menzione di Merito per la sezione Narrativa alla XXII Edizione del Concorso Letterario Nazionale “Tre Ville” di Treviglio (BG);
Terza classificata per la Sezione “Onda Quarta” – Poesia Edita con “Il Silenzio del Tempo” al Premio Internazionale di Poesia Onde Mediterranee Tropea (VV) anno 2020;
Terza classificata per la Sezione Poesia Inedita alla XIV Edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden anno 2020 di Viareggio (LU);
Seconda classificata al "Premio letterario internazionale Città di Arona" – Sezione Giornalisti – organizzato dal Circolo Culturale Gian Vincenzo Omodei Zorini di Arona;
Menzione d’Onore alla 1° Edizione del Premio Letterario Internazionale “Metamorfosi” Estate 2020;
Diploma d’Onore alla XIV Edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Taranto organizzato da “Le Muse Project”;
Mención Especial al Concurso Internacional de Poesía “La Discriminación Racial” organizado por la “Unión Mundial de Poetas por la Paz y la Libertad” – “L’Isola Felice”;
Quarta Classificata per la Sezione Poesia Inedita al PREMIO LETTERARIO "A VENTO E SOLE" 4ª Edizione 2020. Asciano (Toscana);
Autore vincitore al Premio Letterario “Casa di Dante” 2020 – Ia Edizione;
Terza Classificata per la Sezione Narrativa in lingua italiana alla XIX Edizione del Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Vittorio Alfieri” di Asti organizzato dall’Associazione culturale di Volontariato ONLUS “La poesia salva la vita”;
Segnalazione di merito alla XVII Edizione del Premio Nazionale di Arti Letterarie “Metropoli di Torino” – Anno 2020;
Terza Classificata per la Sezione Poesia e Terza classificata per la Sezione Narrativa al Concorso per Poesia e Narrativa “LAGUNANDO” 2020;
Terza Classificata per la Sezione “Onda quarta: Poesia edita” con l'opera: Il silenzio del Tempo al Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” - XVII edizione – 2020, bandito dall’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee” di Tropea (VV);
Menzione per la Poesia Inedita e Segnalazione per la Poesia Edita alla XVI edizione 2020 del Premio Letterario IL SENTIERO DELL'ANIMA: “la poesia, una farmacia per curare l’anima” indetto con le Edizioni del Rosone di Foggia;
Prima Classificata per la sezione Poesia Inedita in lingua italiana al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Molteplici Visioni d’Amore - Cortona Città del Mondo VIII Edizione” di Cortona (AR).