LA CRIPTA

DI NINA MISELLI

GENERE: NARRATIVA

La cripta (Barkov editore, anno di pubblicazione 2020, pagg. 154) – un avvincente thriller psicologico dalle sfumature romantiche – è la nuova opera narrativa di Nina Miselli, autrice già conosciuta nel panorama culturale grazie alle sue interessanti precedenti pubblicazioni e ai suoi vari impegni artistici. L’utilizzo del termine “psicologico” per definire questo romanzo è riferito all’abile capacità della Miselli di rappresentare tanto il profilo del rapitore quanto le dinamiche interiori della protagonista sequestrata. Uno stile semplice, scorrevole e accattivante caratterizza le pagine di questo nuovo romanzo che si legge tutto d’un fiato. Ricco di suspense e descrizioni abilmente dettagliate, coinvolge il lettore catapultandolo nelle scene che gli scorrono d’avanti agli occhi, vivide, come la pellicola di un film. È un thriller costruito ad hoc perché capace di suscitare adrenalina, e come diceva Ian Fleming: «Un buon thriller si riconosce subito; è quel libro leggendo il quale il lettore desidera voltare pagina subito. Non ha tempo da perdere, vuole vivere l’adrenalina che la storia contiene». Ambientato tra Piedimonte Matese, Reggio Emilia e Firenze, La Cripta è anche molto altro: famiglia, amore, passione, altruismo. La protagonista, Sabry, si troverà ad affrontare una delle esperienze più traumatizzanti che l’essere umano possa sperimentare: il rapimento. L’inizio rassicurante e pacato delle prime pagine che narrano la partenza dell’eroina dal luogo natio per raggiungere il paese in cui inizierà un nuovo lavoro come promoter, non lascia presagire nulla di strano, ma improvvisamente, in seguito ad un sogno premonitore, la scena si capovolge e la protagonista si troverà a fare i conti con le paure e i suoi demoni più terribili. L’accostamento della prigionia di Sabry all’Inferno della Divina Commedia di Dante, utilizzato dall’autrice per descrivere la sensazione della reclusione così come lo spirito combattivo della stessa protagonista, è una scelta che funziona alla perfezione, tanto quanto la descrizione delle strategie mentali che Sabry mette in atto per sopravvivere a quella situazione terribile e angosciante. Notevole la descrizione di Caronte, l’aguzzino – dall’eroina così soprannominato proprio per una sua particolare analogia con il traghettatore della Divina Commedia –, un ragazzo disturbato, folle, che pianifica un gioco macabro con la giustificazione della necessità di vincere il suo stato di noia. Lo stesso aguzzino si considera un serial killer “non seriale” in quanto non è interessato ad uccidere le donne o ad abusarle come accade in genere, né tanto meno è spinto dall’intento di chiedere un riscatto ai parenti della prigioniera di turno, in quanto persona benestante – proprietario di una grossa impresa in Svizzera – e addirittura disposto a pagare lui pur di portare a termine, indisturbato, il suo piano. È a tutti gli effetti un killer fuori del comune, poiché dimostrandosi loquace con la vittima, le spiega nei dettagli, anche se con freddezza e impertinenza, il suo modus operandi e lo scopo del macabro gioco. È un ragazzo che conduce una vita parallela fatta di “normalità” e uscite con gli amici; amici che, tuttavia, iniziano ad insospettirsi per alcuni suoi strani comportamenti. In quella situazione di abbandono, stenti e sofferenze, Sabry s’ingegna per non impazzire: immagina di essere Dante che inizia la sua discesa agli inferi. «Del resto quale luogo se non quello della cripta, dove era tenuta in ostaggio, poteva essere più adatto? Chiuse gli occhi e disse: “Io sono Dante e inizio ora la mia discesa all’inferno, combattendo demoni e dannati”». Sabry non è sola in quella cripta che sa di muffa ed è umida, fredda, buia, con teschi e affreschi impressionanti alle pareti: c’è anche il cadavere di una donna mummificata – l’ultima malcapitata del suo aguzzino, morta non direttamente per sua mano – con il quale dovrà dormire per diverse notti. Fantasmi e immagini spaventose si materializzano nei pensieri di Sabry per poi attenuarsi alla luce del giorno. Tra riflessioni, ricordi rassicuranti di scene vissute con i propri cari, speranze di essere ritrovata, timori, momenti di sconforto e azioni coraggiose della giovane protagonista, il romanzo scorre a ritmo incalzante con repentini cambi di scena ad effetto. Il piano-gioco di Caronte sembra studiato e progettato alla perfezione: la vittima dovrà superare delle prove per poter riconquistare la libertà e divenire la sua compagna per la vita. Il disegno folle del rapitore sembra procedere senza intoppi fino a quando qualcosa d’imprevisto accade. Riuscirà la nostra eroina a fuggire dalla cripta? Lo scoprirete leggendo questo appassionante libro che vi lascerà col fiato sospeso fino all’ultima battuta. Davvero un bel Thtiller. Leggetelo!

Francesca Autieri

BIOGRAFIA

Pagina google: Miselli Nina

Libri pubblicati: Il bacio della buonanotte, Piedimonte Matese Il mistero della casa sul ponte, Pensieri Nascosti, La Promoter, Dieci minuti oltre la morte, L’angelo Nero, Rosy e i Briganti del Matese, Poesie e Racconti, Lucifero, Caronte, Ricette e Rimedi della nonna, I racconti di nonna quercia, Vite Spezzate, C’era una volta la letterina di Natale. Prosa e Poesie di Lamberto Salucco, inserita tra gli autori poetici nell’Antologia Poetica, Tra la vita e la Morte Il tunnel di Luce, Diversità, Donne, La Cripta. Ѐ stata membro dell’associazione teatrale Sipario Aperto di Montecchio Emilia. Ѐ presente con i suoi scritti in numerose antologie on-line.

Partecipazione a eventi culturali: La Poesia è donna - Insieme per l’arte a Roma, Alexina in Puglia, Premio Moscati a Caserta, I mali incurabili a Milano, Poetes for change a Trieste, I Luoghi del Silenzio. Partecipa all’evento letterario Engel Borg Bergeiche. Vincitrice del premio di letteratura: “Olmo 2014 - Leggendo, leggendo”. Vincitrice di letteratura “Concorso II anniversario Escluso Mortimer 2016”. Vincitrice del premio letterario “L’essere in Armonia 2016”. Vincitrice del premio critica al concorso II anniversario Escluso Mortimer 2017-06-30. Vincitrice del premio Racconti Emiliani. Attestato di merito ed inserimento nell’antologia del premio letterario: “Io Esisto” 2016. Attestato di merito nel concorso letterario Nazionale 2014 Cinquantesimo Marcelli. Attestato di merito nel 6° Concorso Nazionale di Poesia S. Antonio Abate 2016. Attestato di merito al concorso Letterario Federiciano - VIII Edizione. Attestato di partecipazione del premio letterario L’essere in Armonia. Finalista ed inserimento nell’antologia Buona notte Horror. Inserimento nell’antologia del gruppo letterario alto Casertano. Organizzatrice dell’evento culturale: “Piedimote Insieme per l’Arte”. Patrocinio del comune di Piedimonte Matese. Intervista su Italianew24. Casertasera.it Articolo su: Italiananew24, il Giornale di Caserta, Gazzetta di Foggia. Gazzetta del Molise, La Gazzetta del mezzogiorno, Casertasera, Clasus, Belvederenews.

Articolo on-line su

Organizzatrice e presidente del concorso letterario: C’era una volta la letterina di Natale, prima e seconda edizione. Organizzatore e presidente del premio letterario “Bruno Miselli” prima, seconda e terza edizione. Presentazione del libro Vite Spezzate presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Presentazione del libro I racconti di nonna quercia presso il Multiplo di Cavriago. Presentazione del libro Antologia Poetica, presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Presentazione del libro Tra la vita e la Morte Il tunnel di Luce presso il Multiplo di Cavriago. Organizzatore e presidente del concorso letterario: NOTTE HORROR Organizzatrice dell’evento: Io Donna, sulla violenza contro le donne a Piedimonte Matese. Organizzatrice dell’evento: Diversità: essere diverso è bello, a Piedimonte Matese. Recensione delle sue opere sulla rivista Donna. Vincitrice nelle ultime tre edizioni del concorso letterario Racconti Emiliani. Articolo di Nina Miselli su Il Futuro non si Cancella. Ha pubblicato su Paesesera in Toscana: La Finestra Sul Mondo. Ha Pubblicato diverse opere per il sito on-line: Bombagiu. Ha Pubblicato diverse opera per il sito on-line: Storie di Città. Le sue opere sono inserite nel Libro: “Il mio libro” di Alessandro Pagani. Attrice nello spettacolo teatrale: Cercasi disperatamente Mercuzio. (Associazione teatrale Sipario Aperto). Comparsa televisiva nel film di Sky: Il Miracolo. Attrice nel videoclip della cantante di Samantha Emme dal titolo: Looking in the Mirror. Attrice nello spettacolo teatrale Don Giovanni. (Associazione teatrale Sipario Aperto). Recensione dei suoi libri di Stefania Romito su Nuovo Rinascimento, Raffaello 500. Recensione su Youtube dei suoi libri. Intervista su Cavriago On Air. Ha effettuato la recensione del libro Il Buio Dell'Alba di Stefania Romito. Il libro La Cripta è stato pubblicato nel Portale Manuale di Mari. Il libro La Cripta è stato esposto nella Galleria dei Libri in Fiera sul portale di Manuale di Mari. Intervista su Total Free Magazine. Ha effettuato la recensione del libro "Rosso Come La Neve" di Grazia Buscaglia.  Ѐ arrivata tra i primi otto con il suo libro Vite Spezzate nel concorso "Prima i Lettori". Daniela Merola intervista -video in esclusiva con- Nina Miselli per “la cripta” su dgnews altervista org. Vite spezzate è stato pubblicizzato nella bottega dei libri. Il 30 luglio sarà intervistata nel salotto di Paolo Arigotti, scrittore. Il 31 luglio 2020 sarà presente alla Fiera del libro a Bologna con il suo ultimo libro La Cripta.

INTERVISTA

Come le è venuta l'idea di questo thriller?

Qualche anno fa ho sostituito una mia amica in un centro commerciale. Ho lavorato come promoter ed ho perso il mio tesserino con tutti i miei dati che non è stato mai ritrovato... La mia immaginazione ha preso vita ed è nato il romanzo La Cripta.

Nella stesura si è ispirata alla modalità narrativa di qualche maestro del Thriller?

Non mi sono ispirata a nessun maestro del Thriller.

Quanto la psicologia può aiutare nel delineare il personaggio di un serial killer?

Credo che possa aiutare molto la psicologia. Basti pensare all'infanzia: è un momento fondamentale per la salute fisica e mentale del futuro adulto ed è molto importante la formazione di un buon "legame di attaccamento" fra il bambino e chi si prende cura di lui. Con il procedere della costruzione del legame, il bambino si identifica e cerca attivamente il contatto con i genitori o con chi ne fa le veci. La frantumazione o la mancata formazione del "legame di attaccamento", può produrre un bambino ed un futuro adulto- incapace di provare empatia, affetto o rimorso per un altro essere umano, caratteristiche queste comuni anche agli assassini seriali.

Come nasce il personaggio della protagonista?

Il personaggio di Sabry nasce soprattutto come urlo liberatorio per tutte quelle donne che subiscono violenza e, purtroppo, sono spesso vittime del proprio carnefice.

Tre aggettivi per descrivere il suo thriller.

Inquietante, romantico, avvincente.

È solo la storia di un folle che rapisce delle malcapitate o col suo scritto ha voluto trasmettere altri messaggi o significati?

La storia vuole trasmettere altri messaggi rivolti a tutte quelle donne che ogni giorno lottano in silenzio… Ognuno di loro è la Sabry rinchiusa nella cripta che a un certo punto si arrende e permette a Caronte di vincere, ma poi ricorda chi era e cerca di trovare la forza e superare quelle terrificanti prove. Ogni donna deve ritrovare il coraggio e lottare per la propria libertà. Il libro è dedicato alle donne che lottano per la propria libertà.

A proposito del suo libro...

Immagino un lettore che mentre legge il mio romanzo ed è portato a ricordare una serie infinita di dati: nomi di personaggi, luoghi, situazioni. Si immedesima nel personaggio di Sabry e si rivede superare l’ultima prova: “Sabry aveva solo due ore per liberarsi, le aveva detto che all’interno c’era un meccanismo nascosto che l’avrebbe liberata per sempre. Con le mani dolorose e sanguinanti iniziò a tastare le pareti. In tutto quel periodo rinchiusa nella cripta i minuti erano eterni, ora il tempo scorreva velocemente; non riusciva a trovare nessun meccanismo per far aprire quel maledetto sarcofago. Iniziò a sentire la mancanza di aria, capogiri, palpiti, gola secca. Avvertiva la minaccia, il suo organismo viveva una situazione di particolare allerta percependo il pericolo prima ancora che si manifestasse concretamente. La sensazione di essere intrappolata le impediva di pensare lucidamente, cercava di non pensare alla paura che invadeva tutto il suo essere…” Alla fine del libro lo prende tra le mani e sospira perché ha amato la storia fino all’ultima parole ed io sono felice perché ho trasmesso ad ogni lettore un’emozione.