GRAMMI DI VERO

di LUISA DI FRANCESCO

GENERE: POESIA

RECENSIONE

Grammi di vero è il titolo alquanto significativo della silloge di Luisa Di Francesco, nella quale l’autrice con un atteggiamento pacato e consapevole, in riferimento alla “inspiegabilità” del termine verità, in punta di piedi e con semplicità, ci presenta i suoi frangenti o segmenti di verità. Grammi, dunque, non verità assolute, oggettive; bensì soggettive in quanto sentite dal suo animo e filtrate dai suoi sensi. Perché l’autrice tiene a sottolineare il termine grammi? Si potrebbe rispondere che non ha certo la presunzione di detenere verità assolute, bensì solo di comunicare mediante i suoi componimenti poetici aspetti della sua esistenza, quei sentimenti quotidiani che si alternano sul sentiero della vita: speranze, gioie, dolori, delusioni, amore che esprimono l’unicità del suo essere. Sono queste le uniche verità che contano. La locuzione cogito ergo sum che letteralmente significa “penso quindi sono” è la formula con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l’uomo ha di sé stesso in quanto soggetto pensante. Sulla base di questa locuzione, che tra l’altro si presenta come “scontata” e consequenziale (nel senso di logica), è possibile costruire non il significato, bensì il senso del vero, o meglio il senso di ciò che il vero rappresenta per ciascuno di noi. Se l’atto del pensare presuppone l’esistenza di un essere pensante, appare evidente che l’esserci è l’unica certezza, l’unica verità. Gesù, il più grande dei Maestri, alla domanda di Pilato su cosa fosse la verità, non rispose, cogliendo il senso presuntuoso, polemico, pieno di sé della domanda postaGli. L’esserci di Gesù era la più grande dimostrazione di verità. L’esserci è quindi la conferma della nostra singolarità come esseri viventi. Ognuno a suo modo pensa e quindi esiste. Ognuno ha una sua verità (frammenti, grammi di essa) che può raccontare in quanto essere vivente pensante e agente. Non è possibile definire la verità, quindi, se non in riferimento a sé stessi, poiché qualsiasi altro tentativo naufragherebbe e ci si ritroverebbe in una estenuante impasse tautologica. Senza però perderci in discorsi filosofici che rischierebbero forse di allontanarci dall’interesse propriamente poetico o religioso che tuttavia abbraccia il senso dell’essere, è proprio della verità del suo esserci – inteso come partecipazione emotiva – che ci racconta l’autrice Luisa Di Francesco nella sua silloge Grammi di vero, appunto (Vj edizioni Milano, anno di pubblicazione 2020, pagg. 115). Lasciando fuori quelle “verità” che alla poesia non interessano in quanto essa non ha la presunzione di fornire risposte ai problemi o di definire il vero assoluto, bensì il solo intento di comunicare il sentire interiore, stimolando la riflessione, l’autrice ci regala la sua visione delle cose. Tutto ciò che colpisce il nostro animo è vero. È la nostra verità, il nostro sentire, il nostro modo di esperire, di avvertire. Sono frammenti, episodi – grammi, citando l’autrice – momenti che hanno caratterizzato la nostra vita imprimendosi e generando quella scintilla dell’animo che nei poeti sfocia in poesia. Vera è quindi la vita, le ombre, i sogni dei quali Luisa Di Francesco narra nella prima parte della sua raccolta, in quanto intimamente le appartengono; così come autentici sono l’amore e la poesia della seconda parte: aspetti questi ultimi che caratterizzano l’essenza del nostro essere uomini e che ci legano agli altri in quanto esseri in relazione. Vero è così per l’autrice quel sentimento di partecipazione alle piaghe dell’umanità, agli ultimi, ai dimenticati, come esprime nei versi della poesia La strada non tace: «Quanti ne ha accolti e raccolti la strada? / Affamati, esuli, disperati / barboni, prostitute, furfanti. / Agli angoli bui dei portoni / offerta di corpi sui mattoni / una moneta a questua / la bustina nella mano destra / a dar pace alla richiesta / di illudere la volontà / col disperato bisogno di al di là…». Cosi come vero è quel sentimento di sdegno nei confronti di chi potrebbe e dovrebbe aiutare chi si trova in difficoltà, ma non fa nulla; sdegno di fronte alla dignità negata ai popoli migranti, agli ammalati, a coloro ai quali la sorte ha segnato il cammino: «Dignità di migrante / per dignitosi sbarchi. / Dignità negata / e annegata / nel disprezzo dei potenti / a pance piene, pendenti. / Dignità rubata / a chi in corpo ha un malanno / e combatte, con affanno. / Dignità abbandonata / Sedotta / Abbarbicata / Traviata / Sperduta…» Altrettanto vero è quel sentimento di sconforto per le donne abusate, violentate – che sono, come scrive la Di Francesco, volti divini – e che l’autrice invoglia a difendersi, a lottare: «… sbattute alle corde / a elastico vanno all’assalto / coi pugni sul volto / a nascondere il trucco / a scartare l’altro / se alla vita punta / il colpo nel ventre. / Sono donne che lottano / a lupe di branco / a scudo di cuccioli nati / da avidi maschi dannati / nell’inferno di fauci / che vomitano sangue / nelle chiostre di aguzzi / che lacerano a spruzzi». Ancor più vera è la necessità della preghiera che conforta l’animo, come esprime nella poesia Dolce Maria. Come vero è sia quel rimpianto per non aver compreso in passato che determinati momenti di realtà erano già felicità sia la consapevolezza di aver ora imparato a coglierne in tempo la loro preziosità – verità espresse nella poesia Grammi di vero, che dà il titolo alla silloge – come risulta, in particolare negli ultimi versi: «Ho lasciato svanire istanti di gioia / senza sentire sulla lingua / il sapore di quei momenti di pace e sereno. / Grammi sospesi di realtà / che era già la felicità. / Ora so che posso afferrare il peso leggero / e cogliere in tempo / il contenuto del loro vero». E, infine, cosa ci potrebbe essere di ancor più vero per l’autrice se non il mistero della stessa poesia? La musa si sa è salvifica, è balsamo per l’anima, potenza ristoratrice: «Ho poggiato sulla panchina i miei versi / subito hanno iniziato a volare liberi / nell’aria densa di profumi. / Un verso si è fermato / si è chinato in una riverenza / ha poggiato il suo passo sull’erba / e mi ha restituito un tocco / un frullo d’ali sulle spalle curvate…». L’autrice riesce ad arrivare con immediatezza al lettore. La sua voce appare libera e fresca. I versi sono limpidi e precisi. La perfetta padronanza del lessico esalta il gesto poetico, consentendo alle immagini narrative di susseguirsi con nitidezza. Una capacità narrativa non comune rende le poesie coinvolgenti e l’armonia dei versi, data anche dalla rima, consente una lettura spedita. La poesia è un dono che l’autrice possiede e la esprime attraverso una scrittura ricca, deliziosa, articolata quanto basta per fare di questa silloge una raccolta di preziose epifanie.

Alessandra Ferraro

INTERVISTA

Come nasce l'idea di questa silloge?

La pubblicazione è stato un percorso: ho deciso di comunicare agli altri il mio mondo interiore ed è stata una scelta non facile, perché sai che altri ti leggeranno. Nella poesia è come se tu fossi senza alcun velo e racconti, a chi ti legge, ciò che sei, i tuoi dolori più profondi, le amarezze, le paure. La pubblicazione è avvenuta per caso: mi sono classificata al primo posto per la silloge inedita al Premio Internazionale Montefiore 2020, il premio era la pubblicazione gratuita della silloge. Intanto avevo continuato a scrivere e ho raccolto le poesie in un’altra silloge che ho proposto alla VJ Edizioni di Milano: avevo partecipato al Premio Clepsamia 2020, qualificandomi tra i finalisti con un racconto ed ho provato a sottoporre all’attenzione dell’ideatore del Premio che è anche un editore, la silloge “Grammi di vero”, che è piaciuta ed è stata pubblicata a dicembre 2020. Posso solo ringraziare entrambi gli editori che hanno avuto fiducia in me.

Cosa significa scrivere poesie per Luisa Di Francesco?

In realtà ho sempre amato scrivere come leggere, da bambina scrivevo poesie che ho perduto, mi piaceva scrivere i temi a scuola: ero bravissima in italiano ed in letteratura. Al primo anno delle superiori scrissi un tema, la prof mi mise 10 e si mise a piangere nel leggerlo ad alta voce a tutta la classe. Scrivevo per il mio lavoro: sono una docente dal 1983; scrivevo per preparare le attività e perché per lungo tempo ho fatto parte del gruppo di Dirigenza: moltissimi impegni e progetti da redigere. Ho scritto 30 anni fa una raccolta di racconti con cui ho partecipato ad un premio importante, poi la vita mi ha imposto altre priorità: la famiglia, il lavoro e ho chiuso i miei sogni in un cassetto. Nel 2019 prima della pandemia una situazione personale difficile e dolorosa mi ha indotto a rivedere tutte le mie convinzioni e certezze: a ricercare quell’identità soffocata per anni scoprendo che la mia anima urlava il bisogno di esprimersi. Così ho cominciato a scrivere poesie, anche se io non le definisco “poesie” ma espressioni del mio “sentire”. Lo dico sempre, la poesia mi ha salvato e mi ha restituito una me stessa fragile, emotiva, ma profondamente vera, senza più maschere e artifici imposti.

Le funzioni della poesia...

Potrei dire che la poesia ha scelto me, nel senso che ho iniziato a far emergere quel magma di emozioni interiori, con un profondo lavoro di scavo, analisi dolorosa ma necessaria per tirar fuori, quasi come in una sorta di maieutica socratica, tutto ciò che avevo nascosto e occultato per decenni. Una sorta di liberazione che mi ha indotto poi a cercare di trasferire in versi o in qualcosa che somigli a dei versi il mio mondo interiore. È questa una delle funzioni della poesia unita a quella, imprescindibile, di comunicare emozioni che altri possano sentire sulla propria pelle leggendo i versi.

Cosa consiglierebbe a chi volesse approcciarsi alla scrittura poetica?

Di leggere, studiare e riflettere sui testi dei grandi autori della letteratura italiana, di “ripiegarsi” sulle loro opere, intendo con questo termine proprio l’azione della riflessione sul testo non della semplice lettura. Di conoscere poesie di autori diversi che hanno espresso il loro sentire in modalità differenti, alcuni nel rispetto delle regole della metrica altri eludendole ma ricercando comunque una modalità espressiva consona, corrispondente a ciò che ‘animo vuol dire o raccontare. Di non stancarsi di rivedere, limare ciò che hanno prodotto come Moto dell’animo ma di sottoporlo ad un attento lavoro di revisione… Manzoni, Dante, Petrarca, Pascoli lo insegnano. -

A proposito della sua silloge...

La silloge poetica è composta da n. 50 testi e la raccolta è ordinata in due sottosezioni, la prima denominata “Grammi di vero: vita, ombre, sogni”, la seconda: “Grammi di vero: amore e poesia”. La ripartizione nasce dall’esigenza di presentare, in modo non casuale e confuso, i testi poetici seguendo un iter tematico che, partendo dai grammi di verità riferibili a emozioni, situazioni, vissuti personali o altrui, si allarga ad argomenti più generali come l’amore e la poesia e, nell’ultima parte, anche ad alcuni testi “dedicati”. Il titolo rimanda all’omonima poesia contenuta nella silloge (1^ Sezione) e riflette la convinzione che ogni aspetto dell’esistere rappresenti, per chi scrive o legge, un frammento di verità che abbraccia aspetti e situazioni diverse della vita fatte di dolore, mancanze, amarezze, speranze, illusioni, sogni ma anche di amore e fiducia. “Ogni grammo di vero” si unisce all’altro in una caleidoscopica unità.

Ha in cantiere qualche altro lavoro poetico?

Ho pubblicato a gennaio 2021 la silloge: “Il vaso di Pandora” edita dalla Pegasus Edition, 2021 La pubblicazione è stata il premio per essermi classificata al primo posto per la sezione inediti al Premo Internazionale Montefiore 2020 La silloge è presente su Amazon, lafeltrinelli.it, Mondadoristore, Ubik, IBS e in tutte le librerie di Italia. Sono in procinto di pubblicare la terza silloge, intitolata: “Il mio primo è il cuore”, ma ho anche in progetto l’idea di raccogliere in un volume le oltre 200 poesie che scritto fino ad ora. Ho intenzione di pubblicare il romanzo che ho scritto, ma aspetto i risultati di un Concorso molto importante. Poi deciderò. Sto curando una raccolta poetica di circa trenta autori da me promossa, avente come unico scopo la condivisione e la diffusione dell’amore per la poesia. Ne curerò la prefazione. Numerosi racconti e poesie sono stati inclusi in raccolte antologiche dedicate anche a premi o ai grandi autori della letteratura italiana.

Il link del libro:

Pagina web aperta dall’Editore su Facebook, il link:

NOTE BIOGRAFICHE LETTERARIE

Nata a Taranto nel 1960, laureata in Pedagogia-Facoltà di Magistero con 110 e lode presso l’Università Agli Studi di Bari, è docente dal 1983. Attualmente insegna Materie letterarie presso un Istituto professionale della sua città. È socia dell’Associazione culturale “Focus” di Taranto, dell’Associazione “Accademia dei Bronzi” di Catanzaro; è redattrice del quotidiano on line “La voce agli Italiani” di diretto dall’Associazione culturale “Atlantide” di Cosenza. Ha manifestato, sin da piccola, uno spiccato interesse per la lettura: dai testi di narrativa per ragazzi ai grandi Autori del panorama letterario italiano ed europeo dell’Ottocento e Novecento. Amante della letteratura, della poesia e dell’arte in tutte le sue forme, scrive racconti e testi poetici affidando al “segno” i moti del suo animo. Ha partecipato a diversi concorsi letterari nazionali ed internazionali ricevendo premi, targhe e riconoscimenti per i lavori presentati. Numerose sue poesie sono state pubblicate in raccolte antologiche dedicate.

Curriculum letterario (ad oggi)

Pubblicazioni

“Grammi di vero” - POESIE Silloge poetica, VJ Edizioni, Milano, dicembre 2020

“Il vaso di Pandora”, silloge poetica, Pegasus Edition (marzo 2021).

“Antologia Speciale del Premio Clepsamia 2020” (antologia collettanea) con il racconto “È normale”

Antologia “I Maestri”, Trofeo Penna d’Autore 2020 per il testo poetico: “Andar non vuole”– Menzione d’onore

“Antologia Premio letterario Nazionale Ascoli Piceno 2020”- inclusione del testo “Sono donne”- segnalazione di merito

“Antologia Premio Città di Monza 2020” – classificazione all’VIII posto con inclusione nell’Antologia dedicata Club degli Autori- Cenacolo culturale poeti di Monza e di Brianza- Montedit, per il testo: “L’orlo della primavera”

“Antologia dedicata ad Alda Merini 2021-9^ Edizione Alda nel cuore-curatore Matteo Cotugno per il testo: “Una coperta”

“Voci poetiche per Alda” AAVV Premio Alda Merini 2020, Accademia dei Bronzi 2020, per il testo “Mani”

“Buongiorno Alda”, antologia collettanea –Premio Merini 2029-Accademia dei Bronzi (CZ), per la poesia: “Spigolo nero”

“Pagine di Atre e poesia” – Rassegna di Arte e Poesia Accademia dei Bronzi-2020

“Poesie di strada” Vol.1 a cura di Furio Detti, AAVV. della Idrovolante Edizioni

“Antologia di poesia - Alda nel cuore 9^ edizione- curatore Matteo Cotugno, per il testo: “Una coperta”

“Accadde a Natale”- Antologia collettanea- di Pietro Damiano, AAVV con il racconto “La lunga notte del ceppo”

“Antologia MIEDO” - Racconti e poesie sul tema della paura-L’Argolbro Editore 2020, per il testo: “Io e te”

“Notte dei respiri” con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, AAVV - Respiri di Musica 2020, per il testo: “Respira un sospiro”.

Premi letterari

Vincitrice Premio “Le parole di Lavinia ed. 2020” per la sezione Narrativa edita per il racconto “È normale” pubblicato nell’Antologia speciale del “Premio Clepsamia 2020” dalla VJ Edizioni-Milano.

Vincitrice Premio Montefiore 2020 per la Sezione Silloge poetica inedita con la raccolta intitolata: “Il vaso di Pandora”.

Vincitrice del Premio Alfiere d’Arte e di Poesia 2020, indetto dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro per la raccolta “L’equilibrista”.

Targa d’onore al Premio Internazionale “Alda Merini” IX^ edizione 2020, promosso dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro per il testo poetico “Mani”, inclusione nell’Antologia poetica “Voci per Alda 2020”.

Vincitrice del premio di Narrativa e poesia “Ignazio di Napoli” per la sezione Narrativa, con il racconto intitolato: “Fiori veri.

2^ classificata per la poesia a tema: “La montagna” del premio letterario “Un monte di poesia-2020”, indetto dall’Assessorato alla cultura e pro loco del comune di Abbadia San Salvatore (SI), in collaborazione con l'ACCADEMIA 'V. ALFIERI' di Firenze.

Premio Speciale Magna Graecia Arte e Poesia –sezione a tema con il testo “Echi di spume”; Menzione Poesia religiosa per il testo: “Dolce Maria”; Diploma sezione a tema per il testo: “Il tempo solo tuo”, nel Concorso Artistico letterario internazionale Magra Graecia 2020 indetto dall’Associazione Atlantide-Centro studi nazionali per le arti e la letteratura.

Premio Keralos – Sezione libro edito per la silloge “Grammi di vero”, VJ Edizioni Milano al Concorso Artistico Letterario Nazionale “Il sabato del villaggio 2020”- promosso dall’associazione Atlantide.

Classificata all’VIII posto (primi 10) al Premio letterario Internazionale di Poesia “Città di Monza 2020” per la poesia: “L’orlo della primavera” con inclusione nell’antologia dedicata; premio indetto dal Club degli Autori-Cenacolo culturale dei poeti di Monza e Brianza per Montedit.

Menzione d’onore al Premio Letterario “Residenze gregoriane 2020” per il testo: “Echi di spume” - Associazione culturale Metamorphosis.

Segnalazione di merito al Premio Nazionale Città di Ascoli Piceno 2020-Regione Marche per la poesia: “Sono donne” e inclusione nell’Antologia dedicata.

Menzione d’onore al Premio Amilcare Solferini 2020, per la sezione Poesia inedita per il testo: “Un altro giorno”.

Menzione d’onore al Premio Amilcare Solferini 2020, per la sezione Narrativa-Racconto breve per il testo: “Il silenzio”.

Vincitrice contest poetici on line: 9° Contest poetico a tema: ll Natale, con la poesia: “Il presepe più bello” - Pagina Fiori e poesie;

Vincitrice contest poetico on line, a tema- La famiglia con il testo: “Odore di casa”- pagina web Tralerighe- La casa del Menestrello.

Menzione d’onore -Poeta selezionato per l’inclusione nell’antologia “I Maestri”, Trofeo Penna d’Autore 2020 per il testo poetico: “Andar non vuole”.

Diploma d’onore –sezione poesia inedita a tema libero per il testo “Il respiro del futuro”; Diploma di merito –sezione Poesia religiosa per il testo poetico: “Il coro dei Giusti”; Menzione di merito –sezione a tema-La magia del Natale- per il testo “Scintille” al Concorso Artistico letterario nazionale “Il sabato del villaggio”-2020, indetto dall’Associazione Atlantide.

Premio Tenuta Bocchineri per la sezione Filastrocche con la poesia “Si va in scena!”; premio Keramos -sezione poesia in lingua italiana per il testo “Mendicante”; menzione di merito-Narrativa per il racconto: È normale; Diploma di merito sezione poesia religiosa per il testo “Anime di sorriso” - Menzione-sezione a tema per la poesia “Il cedro e la rosa” al Premio Persephone – fiori di poesia 2021, promosso dall’Associazione Atlantide di Cosenza.

Vincitrice contest poetici on line: 9° Contest poetico a tema: ll Natale, con la poesia: “Il presepe più bello” - Pagina Fiori e poesie;

Vincitrice contest poetico on line, a tema - La famiglia con il testo: “Odore di casa”- pagina web Tralerighe- La casa del Menestrello;

Menzione d’onore al contest on line - a tema per il testo: “Donne che lottano”-Tralerighe e la Casa del Menestrello; menzione d’onore al contest: evento poetico dicembre: Tra le righe-La casa del Menestrello con il testo :”Filastrocca del tempo in corso”;

Finalista e selezionata per la pubblicazione nei Contest letterari “Abbi cura di me” e “La sicurezza è essere amati”, promossi dalla Scuola di Editoria” – edizione 2020 con due racconti;

Finalista e selezionata per la pubblicazione al Concorso “Poetare 2020” promosso dalla Scuola di Editoria-Firenze – edizione 2020 con due testi poetici: “Il passo” e “Credere”.

Poeta selezionato con inclusione e pubblicazione di n. 6 testi poetici nella raccolta “Poesia di strada- 2020” della Idrovolante Edizioni. (Finalista Premio Poesie di strada 2020).

Finalista del Premio letterario “Scrivendo Natale 2020” con inclusione nell’Antologia 2020 indetto dalla Kubera Edizioni.

Finalista con inclusione nell’Antologia speciale Covid-19 - Premio Letterario Clepsamia 2020 con il racconto: “È normale”.

Finalista con Menzione d’onore del Concorso di Poesie Maria Virginia Fabroni- IV edizione 2020 promosso dal Comune di Tredozio (FC) con la poesia “Ci sarà un altro autunno?”

Finalista del Concorso “MIEDO” -2020 promosso dalla casa editrice L’Argo Libro di Agropoli (SA) per la poesia intitolata: ”Io e te” e inclusione nell’Antologia dedicata.

Finalista del Premio Sharing Breat 2020, promosso dal Comune di Forlì con il testo: “Respira un sospiro” con inclusione e pubblicazione nell’Antologia collettanea dedicata.

Finalista del XV Concorso internazionale di poesia “Dedicato a … Giornata mondiale della Poesia”, promosso da Aletti Editore per il testo :“Ai bimbi di Taranto”; Menzione di merito all’XI Concorso Internazionale di Poesia inedita “Parole in fuga” 2020- presidenti di giuria Giuseppe Aletti e Alessandro Quasimodo- per il testo poetico: ”Torneranno i prati”; Menzione di merito al Premio Internazionale “La panchina dei versi”-2020 –Presidenti di giuria: G. Aletti, H. Haidar, P. Ercole- con la poesia: “Ti ho dato la chiave”; Finalista Concorso “Il Federiciano ed. 2020” con la poesia: “Ciò che abbiamo” ; Menzione al merito Al Concorso Internazionale Dostoevskij 2020, indetto dalla Casa Editrice Aletti per il racconto : “È  normale”; menzione di mertito al Premio “Tra un fiore colto e l’altro donato” per la poesia: “Il cedro e la rosa”, indetto da Aletti editore e

Inclusione della poesia “I sogni” nel volume Pagine di Arte e Poesia, indetto dall’Accademia dei Bronzi-Catanzaro 2020.

Targa di merito con attestato e inclusione nell’Antologia “Buongiorno Alda” –VIII edizione Premio “Alda Merini”, Accademia dei Bronzi -2019 con la poesia: “Spigolo nero”.