IO E ZETA
di SELENIA CIUFFOLETTI
GENERE: LETTERATURA PER L’INFANZIA
RECENSIONE
«Nelle fiabe c’è quella magia che rende possibile anche l’impossibile», così scrive l’autrice Selenia Ciuffoletti – ad un certo punto della narrazione – nella sua favola surreale Io e Zeta (Kubera edizioni, pagg. 26, eBook, anno di pubblicazione 2019). Scorrendo le “immagini” – considerando che la Ciuffoletti sembra portata con naturalezza ad animare personaggi e situazioni – si ha l’impressione di ripercorrere, a grandi linee, la modalità narrativa del grande scrittore Lewis Carrol nel suo libro Alice nel paese delle meraviglie, pur mantenendo l’autrice una sua peculiare impronta che la contraddistingue da ogni altro scrittore dello stesso genere. Al contrario di quanto si pensi, cimentarsi nella scrittura di libri per l’infanzia – anche se in effetti tutti i testi scritti per i piccoli non sono mai esclusivamente per piccoli – non è per nulla semplice. Si può a ragione affermare che scrivere tale genere di libri surreali non è per tutti, in quanto richiede non solo una pronta e vivida fantasia, facoltà che l’autrice dimostra di possedere in abbondanza, ma anche quella preziosa capacità di riuscire a dare un senso logico a quel tutto che di logico nulla ha. Abile l’autrice nel condensare in pochissime pagine un racconto brillante capace di catapultare il lettore all’interno delle scene fino a fargli avvertire quei dubbi, quello spaesamento iniziale, quella curiosità che avvolgono Viola, la protagonista, la quale si troverà ad affrontare un bizzarro viaggio, in un mondo parallelo, in un’arcana dimensione spazio-temporale, all’interno di un tamburo, alla ricerca di sé stessa e della via verso casa. Come ogni viaggio che si rispetti, anche quello intrapreso da Viola sarà provvidenziale, in quanto la protagonista della storia una volta tornata a casa non sarà più la stessa. Un viaggio, quindi, magico in tutti i sensi nel quale l’eroina subirà una importante trasformazione. Complici di tale “maturazione spirituale” saranno dei buffi personaggi: alcuni inventati, altri esistenti, che con la loro ironia aiuteranno Viola a divenire autenticamente migliore. Colonna portante di tutto il racconto è la musica che per il suo significato e la prorompenza artistica è simbolo di libertà. Metafore, figure allegoriche, similitudini, situazioni divertenti arricchiscono la narrazione in un continuo mutare di scena che tiene il lettore incollato fino all’ultima sequenza. Una ricca avventura dove l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ma questo non impedisce alla protagonista di procedere ed esplorare per raggiungere la sua meta. La curiosità, motore della conoscenza, diviene quell’atto impulsivo motivazionale che fa muovere l’eroina con disinvoltura all’interno di uno scenario senza apparenti punti di riferimento e sul filo di quella sana follia che le consente di porsi in una prospettiva altra, prospettiva senza la quale Viola non avrebbe potuto sperimentare e vivere il suo viaggio verso una maggiore consapevolezza. Emergono situazioni divertenti e paradossali, ma anche accenni bucolici che, nella stranezza delle circostanze, fungono da rifugio e riparo divino. Quel tamburo dove magicamente Viola “sprofonda” è in realtà il suo mondo che lei ripulirà da tante cose che le impediscono di vivere con autenticità. L’incongruenza delle circostanze è magistralmente equilibrata dall’autrice dalla vividezza delle immagini, che sembrano scorrere come in una pellicola di un film, e dal veloce susseguirsi delle stesse che disorientano il lettore in quanto nel momento in cui sembra abituarsi o “comprendere” il senso di una scena subito dopo ne subentra un’alta tutta da scoprire. Una storia che solo un’artista avrebbe potuto partorire in quanto la “follia” è quell’ingrediente fondamentale che consente di osare con coraggio, di sperimentare anche, o meglio soprattutto, laddove i confini del concreto non sono più visibili. È nella “follia”, e con essa, che ci si riconosce come artisti. Io e Zeta racconta tante peripezie, e possiede i personaggi e la velocità d’azione dei quali conserva l’incanto e la sorpresa; eppure l’autrice vi immette inconsuete profondità di significati, variando continuamente le prospettive e operando interessanti giochi tra senso e non senso, tra la realtà come crediamo di conoscerla e una nuova che sempre si trasforma. Per chi volesse disancorarsi dal limite del consueto e del conosciuto, e imparare a guardare non sensi rinnovati Io e Zeta è quel “treno per Chissàdove” – citando le parole dell’autrice – che non dovrebbe assolutamente perdere.
Loredana Angela
INTERVISTA
Come nasce l'idea di questa favola?
L'idea di questa favola nasce per caso, ho preso spunto da personaggi già esistenti e li ho fatti interagire con quelli inventati e da lì è partito il racconto.
Cosa significa scrivere testi per l'infanzia per Selenia Ciuffoletti?
Per me scrivere testi per l'infanzia significa molto. Mi piace l'idea che con i miei personaggi i bambini possano giocare con la fantasia e identificarsi col personaggio che più amano.
Come è iniziato il suo percorso scrittorio?
Il mio percorso scrittorio nasce da quando ero bimba: ho sempre amato scrivere poesie. Dopo, crescendo, ho scritto anche racconti. Con il corso di scrittura creativa Kubera di Sam Stoner mi sono sentita guidata ma libera di scrivere ciò che più mi piaceva e ho anche migliorato la mia scrittura per racconti.
È più semplice secondo lei scrivere una favola o un romanzo?
Per me è molto più semplice scrivere una favola piuttosto che un romanzo, perché il romanzo è più strutturato e lo vedo più complicato da scrivere mentre la favola o il racconto sono più liberi.
A proposito della sua opera...
Questa opera nasce come una favola basata sul mondo del surreale della comicità e della fantasia. Riuscire a far passare del tempo in spensieratezza e in allegria è tanto importante quanto liberare la fantasia che alberga in ognuno di noi.
Ha in cantiere qualche altro lavoro letterario?
Si ho in cantiere altre pubblicazioni simili.
Indirizzi link dell'autrice
Sito personale:
Dove acquistare "io e zeta":
Presentazione del racconto:
Pagina Facebook: Selenia Ciuffoletti
BIOGRAFIA
Nata a Roma nel maggio dell’80, interessata a tutto ciò che è creativo: scrittura, poesia, fotografia, pittura sperimentale, musica. Attualmente lavora come make-up artist. Ha iniziato gli studi di Scenografia presso l’Accademia di belle Arti di Roma nell’anno 2008. Ha frequentato vari corsi tra cui: Vetrate artistiche, Disegno, Scrittura cinematografica, Trucco professionale. Nell'ultimo corso di scrittura creativa, organizzato da Kubera Edizioni, ha sperimentato uno stile nuovo, tragicomico, per la fiaba, migliorando la sua scrittura per il racconto. Nel 2008 ha partecipato ad una collettiva di Pittura e Poesia, con presentazioni di opere personali, tra cui tele con tecnica mista e vetrate Tiffany, organizzata dall’artista Armando Profumi, per sostenere l’associazione di Volontariato Onlus “Insieme con te” presso la Scuola Media Statale “Anna Frank”. Nel 2013 partecipa al concorso “The New Talent” for Esthetiworld a Milano, vincendo nella categoria make-up “Red Carpet”. Nel 2015 ha partecipato al concorso “ Premio Creatività Città di Marsciano” esponendo quadri e vetrate artistiche tramite l'associazione culturale “Castelverde Rock”. Nel 2016 ha partecipato alla Mostra fotografica “Tre serate di letteratura, arti & cultura” presso la biblioteca “Infoshoplatalpa”, con una personale di fotografie sulla Street Art, Metro e artisti di strada.