RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

 

FRANCA MANCINI: IL SAPIENTINO DELLA FELICITÀ

FILASTROCCHE PSICOLOGICHE PER ADULTI E BAMBINI

CRESCERE È UN GIOCO BELLISSIMO: GIOCANDO S’IMPARA

a cura di Teresa Laterza

 

Chi non ricorda il Sapientino, quel famoso gioco elettronico per prove ed errori, prodotto dalla Clementoni con l’obiettivo di aiutare i bambini ad imparare divertendosi e di supportarli nel processo di crescita? Ma cosa ha a che fare questo gioco con l’opera letteraria della scrittrice Franca Mancini? Bene, Il Sapientino della felicità (Manoscrittiebook Edizioni, pagg. 66, euro 9,26) di cui parla l’autrice si presenta sotto forma di saggio “libretto di istruzioni” per chi ama avere della vita una visione ludica, con regole fatte dagli stessi partecipanti, intesi come soggetti attivi, propositivi, motivati dalla voglia di crescere, sperimentando, sbagliando e riprovando per migliorarsi in un continuo divenire. Questo saggio libretto non è rivolto solo a bambini e adolescenti ma i suoi benefici sono fruibili da qualunque età e da chi desideri tirare fuori il meglio di sé, consapevole di essere il protagonista davvero importante della propria vita e l’unico capace di produrre la propria felicità. La magistrale bravura dell’autrice nella stesura di quest’opera, finalizzata al raggiungimento dell’autostima, non si limita solo a far passare attraverso essa significati importanti, tematiche onnicomprensive (il lavoro, la famiglia, l’amicizia, i valori) pillole di saggezza, input motivazionali, utili ancoraggi psicologici derivanti dai suoi studi in psicoterapia, dalle tecniche di Training Autogeno e dalla sua professionalità, ma è arricchita anche dall’abilità, non certo comune, di esplicitare il tutto sotto forma di aggraziate filastrocche giocose, rese sonoramente armoniose dall’uso della rima. Il perno dell’opera letteraria di Franca Mancini è, quindi, incentrato proprio sull’importanza dell’aspetto ludico. Quante volte abbiamo sentito parlare psicologi ed educatori della fondamentale importanza del gioco e di come mediante esso il bambino, attraverso regole, giochi di ruolo, libertà di azione e immaginazione, sperimenti i futuri ruoli adulti? Così come il gioco rappresenta un elemento fondamentale per la crescita dei bambini, allo stesso modo l’autrice ci mostra, attraverso le sue filastrocche psicologiche/motivazionali, come chiunque possa affrontare le sfide quotidiane, sbagliando, ironizzando sui propri limiti, accettando le proprie imperfezioni. Imparare a cadere fa parte della crescita, per questo bisogna vivere le cadute non come fallimenti ma come esperienze utili a divenire persone migliori e maggiormente consapevoli. La felicità, del resto, non sta, come spesso erroneamente si pensa, nel possedere cose materiali, bensì nel sentirsi soddisfatti della propria persona perché in armonia con se stessi. È possibile raggiungere l’armonia, intesa come equilibrio, solo avendo fiducia nelle proprie capacità perché consentono di poter cambiare le regole del gioco della vita con coraggio e determinazione. L’autrice sottolinea come ciascuno di noi abbia talento e capacità. Siamo, in pratica, i potenziali artisti della nostra vita, ma spesso non ne abbiamo consapevolezza. Ecco l’importanza di uscire da quei modi di pensare restrittivi, limitanti, abitudinari, i cosiddetti cancelli mentali, che se da un lato conferiscono sicurezza, consentendoci di vivere indisturbati nella nostra zona di comfort, dall’altro ci impediscono di esplorare orizzonti altri, mettendoci in gioco, osando, sfidandoci, superandoci, migliorandoci. L’autrice ci insegna a non aver timore di osare, di cambiare, di imbrattarci di situazioni nuove. Imparando a cogliere il meglio di noi stessi e a lavorarci su il risultato non potrà che essere un successo. Il meglio di sé lo si raggiunge quando, abbandonando i porti consueti, ci si predispone al non conosciuto, orientandosi al rinnovamento interiore. Così come nel gioco i bambini si lasciano trasportare dalla spontaneità, dal desiderio e dal pensiero positivo, allo stesso modo è possibile, svincolandosi da pregiudizi e tabù, assumere atteggiamenti mentali propositivi e audaci consentendoci di essere attori, protagonisti attivi del nostro vivere e non passivi spettatori. La vita è un’opera d’arte in continua evoluzione e noi siamo gli artisti creativi che plasmano il possibile, consapevoli e orgogliosi delle nostre imperfezioni perché sono quelle che, facendoci vedere oltre, ci renderanno unici. Calzante è la filastrocca dell’autrice sulla creatività: «Se mi affaccio alla finestra, sento l’aria sulla testa. Con il palmo della mano, tiro dietro un ciuffo strano. Scompigliato e spettinato, è cresciuto più ostinato. Fra i capelli più ribelli, non si allinea con i fratelli. Gira e va per conto suo, ma sa sempre il fatto suo. Cresce forte e con orgoglio, come un grande quadrifoglio. Forse cerca un’altra testa, per cantare e fare festa. Vuol pensare e vuol creare, in un modo assai geniale. Per rinnovar la situazione, non ascolta il suo padrone. Non lo ascolta per protesta, ma per ragionar con la sua testa. Con contegno e con fierezza, non si arrende alla tristezza. Vince e cura ogni ferita, senza badare all’altrui critica. Con l’innovazione in testa, è il genio della festa. Contro ogni imposizione, cerca ovunque mediazione. Creativo e spensierato, sembra pazzo ma beato. Il suo passo va controcorrente, eppure conquista tanta gente. Vince sempre e sai perché? Crede e sempre e solo in sé! Genera astio o simpatia ma sempre un premio si porta via.» Le cose, in fondo, sono molto più semplici di quanto si possa credere, poiché la via della felicità è nelle nostre mani. Complimenti all’autrice per questo utilissimo e prezioso libretto, che conviene avere sempre a portata di mano a qualunque età, per affrontare ogni evenienza della vita con ottimismo e per poter agire e reagire sorridendo soprattutto se l’autostima dovesse iniziare a vacillare.