NIC E LA LEGGENDA DEL METALLO PREZIOSO
di Jessica D’Oro
Una fantastica avventura
a cura di Francesca Autieri
Avvincente e fantasioso è il romanzo fantasy (favola) Nic e la leggenda del metallo prezioso, edito da BookSprint edizioni, anno 2019, pagg. 98, della giovane autrice siciliana Jessica D’Oro. Alla sua prima esperienza letteraria l’autrice mostra subito una grande abilità nel saper ricamare ad arte una storia fiabesca destinata non soltanto ai bambini e ai ragazzi, ma anche ad un pubblico adulto. La sua è una penna semplice e scorrevole in grado di coinvolgere e incuriosire il lettore. Il romanzo si dipana attraverso le vicissitudini di quattro animali, che diventano amici inseparabili, pronti a sostenersi e aiutarsi reciprocamente nei momenti di pericolo e difficoltà: Nic, il protagonista, un lupo benevolo dall’insolito pelo giallo, una simpatica scimmietta dalla lunghissima coda, un topolino dalle curiose antenne e un uccello dal caratteristico piumaggio blu. A unire il destino di questi amici è proprio il loro essere e sentirsi diversi rispetto ai componenti della loro specie di appartenenza. Insieme, con coraggio, affronteranno molte prove per condurre in salvo il loro regno dei colori, terra magica e immensa, dalla natura rigogliosa, abitata da tante specie animali. Quella dell’autrice non è per nulla una semplice fiaba dal solo epilogo …e vissero tutti felici e contenti, bensì un contenuto ricco di messaggi e insegnamenti significativi. Nella storia vengono, infatti, trattati argomenti di spessore come la diversità, il credere nei propri sogni, il rispetto per la natura e l’inestimabile valore dell’amicizia. La diversità, come ben sappiamo genera indifferenza o diffidenza e in casi più gravi anche aggressività, come purtroppo spesso accade tra adolescenti con l’annoso fenomeno del bullismo. L’autrice, con questa sua opera, ci aiuta con semplicità, a comprendere, invece, come la diversità sia fonte di arricchimento spirituale e non solo. Ogni essere umano, come la stessa psicologia ci insegna, è unico e irripetibile ed è l’unicità che conferisce ad ognuno quella caratteristica modalità distintiva, propria della personalità, rendendoci speciali. E speciale è il protagonista, Nic, sempre pronto ad incoraggiare i suoi amici con un gesto o una parola di conforto. L’amicizia dei quattro animaletti, così diversi ma invincibili nell’unione, nel fare squadra, si rivela, quindi, la condizione indispensabile affinché la loro importante missione possa essere portata a termine. Ma l’obiettivo non sarebbe stato raggiunto se il protagonista non avesse creduto fermamente, nonostante il dissenso del padre, nel suo sogno di diventare un ricercatore: un esploratore del mondo. L’autrice sembra proprio lanciare un messaggio forte riguardo alla realizzazione personale dei ragazzi spesso ostacolata o magari non compresa da familiari o amici: è fondamentale perseverare ed essere determinati senza lasciarsi influenzare negativamente o demoralizzare da chi, dall’altra parte, con comprende le ragioni dei sogni e dei desideri altrui. Siamo noi in prima persona coloro che possono dare un senso e una svolta alla nostra vita ed è per questo motivo che dobbiamo assumerci la responsabilità delle scelte senza delegarle a nessun altro. Senza dubbio uno scritto di spessore quest’opera di Jessica D’Oro impreziosita e resa ancora più interessante da disegni, a mo’ di cartoni animati, realizzati dalla stessa autrice che ritraggono i momenti salienti della storia. Notevole la capacità di descrivere emozioni, situazioni e ambienti nonché l’attenzione dell’autrice all’uso delle parole nei dialoghi, ricchi di insegnamenti, che si rivelano punti di svolta per il prosièguo delle fasi fondamentali della storia. Se volete viaggiare nel mondo della fantasia, alleggerirvi dai fardelli quotidiani, riscoprire la magia dell’infanzia, limpida, vera, fiduciosa nel tutto è possibile e, nello stesso tempo, arricchirvi di importanti spunti di riflessione, non potete rinunciare alla lettura di questo meraviglioso libro che non indugerete a consigliare.
NOTE BIOGRAFICHE
Jessica D'Oro nasce a Palermo nel 1992. Si diploma presso il liceo psicopedagogico. Il suo sogno è quello di diventare una scrittrice famosa e realizzare audiolibri.
INTERVISTA ALL’AUTRICE JESSICA D’ORO
Come nasce l’idea di scrivere un romanzo-favola?
L’idea di scrivere questo romanzo-favola già l’avevo in mente da parecchio tempo, era uno degli obbiettivi che mi ero prefissa allinizio del 2019. Ogni anno scrivo degli obbiettivi che voglio raggiungere. Un romanzo-favola perchè volevo realizzare un libro che coinvolgesse le famiglie, genitori e figli per trasmettere loro dei messaggi importanti, soprattutto insegnare ad un figlio fin da piccolo ad apprezzare chi è diverso da lui; a lottare per un sogno senza arrendersi mai e allo stesso tempo educare i genitori a non gestire la vita dei figli e a lasciarli liberi di credere in ció che veramente vogliono perché facendo ciò potrebbero rimanere meravigliati di quello che i propri figli possono realizzare.
Cosa rappresenta la scrittura per Jessica D’Oro?
Per me la scrittura rappresenta un rifugio dove immergersi ed esprimere tutto ciò che vuoi, ciò che sei o che vorresti essere. Quando scrivo sono io e nessun altro... io che esprimo e creo tutto ciò che la mia mente immagina. Quando scrivo è come se stessi vedendo il film nella mia mente, vedo già le immagini degli ambienti, le espressioni dei personaggi, il loro aspetto, prima ancora di riportarli su carta; a volte disegno la scena che ho nella mente che mi piace aggiungere a quello che scrivo, come se per me quella scena rendesse tutto ancora più reale. Amo scrivere storie fantasy dove mi sento io la protagonista, cioè sono io a scrivere e a decidere come deve essere il mio mondo, le regole, i personaggi dalle caratteristiche speciali e la magia. La scrittura per me è un’arte meravigliosa che desidero apprendere sempre più per poter esprimere la creatività che ho dentro. La scrittura mi rende viva e mi fa uscire da quella che è la realtà che a volte non è come vorrei che fosse. La scrittura è una passione che ho da quando ero piccola, credo da quando avevo dieci anni; una passione trasmessa sicuramente dalla mia mamma, lei scriveva poesie che oggi conservo gelosamente.
Quando ha iniziato ad appassionarsi alla scrittura?
Tutto è iniziato leggendo favole e racconti e da lì il desiderio di scrivere anche io delle storie. All’inizio, quando ho cominciato, scrivevo spesso poesie che portavo a scuola per farle leggere ai professori e avere un loro parere. Gli insegnati mi facevano sempre i complimenti per la mia creatività e il mio talento anche nel fare le rime nelle poesie nonostante avessi solo dodici anni. All’età di tredici con la mia gemella abbiamo scritto una storia fantastica che ancora oggi reputo molto bella anche se ci sono modifiche da apportare che sto infatti effettuando. Vorrei fosse il mio prossimo libro. Crescendo, dopo una serie di avvenimenti particolari della mia vita, ho messo da parte la scrittura, ma la cosa bella è che ho deciso di riprendere questo mio sogno e di crederci ancora. Attraverso questo romanzo-favola è riuscita a far passare messaggi importanti, dimostrazione di come ogni genere di romanzo possa essere in grado di trasmettere significati di valore.
Se dovesse cimentarsi in un genere diverso, quale sarebbe?
Oltre al fantasy mi cimenterei nello scrivere storie di persone vere che amano mettersi in gioco, che hanno un sogno che vogliono raggiungere, persone che dimostrano quanto sia importante credere in se stessi, nelle proprie capacità, quanto sia bello uscire dagli schemi e pensarla diversamente dagli altri, persone che sanno quanto si può essere speciali quando si esprime veramente la propria personalità. Magari potrei scrivere un giorno anche la mia storia... Dentro ho un forte desiderio di trasmettere, attraverso ciò che scrivo, messaggi importanti che possono aiutare gli altri a credere maggiormente nelle proprie capacità e che se veramente ognuno di noi lo vuole può realizzare grandi cose. Questo è ciò che ho imparato e che desidero condividere con tutti.
Ha in cantiere qualche altro progetto artistico?
Sì, ho in mente altri progetti artistici letterari su cui sto già lavorando.
Bellissimi, esplicativi e teneri sono i disegni, da lei stessa realizzati, inseriti nel romanzo. Se dovesse sceglierne tre, quali sarebbero?
I tre disegni che sceglierei sono: L’immagine di Nic e il nonno. Il nonno che ha sempre creduto e avuto fiducia nel nipote e lo stimola nell’intraprendere quell’ardua avventura che lo porterà a scoprire se stesso e a realizzare ciò che veramente voleva. L’immagine della zattera che rappresenta i quattro amici uniti e come la loro voglia di salvare il loro regno li porti a scoprire ciò che erano in grado di fare. L’immagine finale che rappresenta questi grandi amici che con molto coraggio e determinazione sono arrivati finalmente alla realizzazione del loro sogno.