RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

CALDE ANIME… IN BOLLE... DI VITE GELIDE

di Massimo Zucca

La forza dei sentimenti

a cura di Francesca Autieri

“Una storia ci vorrebbe tutti uguali in un mondo di culture differenti, vivendo liberi in armonia e in una società Civile. Sì: è una storia, ma è di più una Favola. E non è questa.” Così inizia, con una nota significativa, Calde anime… in bolle... di vite gelide (Booksprint edizioni, pagg. 446, anno 2019) la seconda fatica letteraria dell’autore Massimo Zucca già conosciuto al pubblico con il suo primo romanzo Vite rese… anime sospese, ugualmente pubblicato dalla Booksprint. Ed in effetti questa non è affatto una favola, bensì un racconto dalle forti tonalità e con episodi crudi anche se contornato da riflessioni pacate. Si può scegliere di considerare questa seconda opera dell'autore come un continuum della precedente, considerando che i soggetti protagonisti sono gli stessi, oppure come una nuova avventura da leggere indipendentemente dalla prima. Attraverso la narrazione a volte calma altre concitata degli avvenimenti l'autore riesce a mettere in campo e portare all’attenzione del lettore diverse tematiche attraverso la figura di Vito, il protagonista, che per molti aspetti può sicuramente definirsi una persona saggia e altruista. Gli argomenti che si originano dalla necessità dello scrittore di fare chiarezza su determinate realtà esistenziali riguardano le considerazioni sulla vita, sulle buone azioni, sui sentimenti, sulla necessità dell’istruzione che sostanzialmente sono le stesse, trattate magari in modi e tempi diversi, dai grandi del pensiero filosofico. Del resto, l’inclinazione dell'autore a riflettere su tematiche di spessore era evidente già nel primo romanzo, e denota una certa sensibilità e profondità dello stesso. Se da una parte Massimo Zucca nel suo romanzo tiene ad evidenziare l’importanza di un sano rapporto adulti-ragazzi anche attraverso la specificazione di ciò che viene sconsiderata forza o debolezza, dall’altra si cala nella narrazione incisiva, a volte spietata, degli avvenimenti, quasi una dimensione parallela, dove a fare da padrona è la forza, appunto. Non tanto la forza fisica, ma quella che prevarica, che detta la sua legge ad ogni costo, che si impone sopra ogni ragione, giustizia, senso civico e morale. Tutto ha inizio con un rapimento di volontari ben organizzato. Giovani spie vengono inviate per salvarli. Ecco, così, il susseguirsi di indagini pericolose, gelosie, incontri clandestini. Quella che per alcuni è una semplice crociera per altri mostrerà la faccia più dura di una realtà inimmaginabile. Saranno i più deboli, gli indifesi a pagarne le conseguenze? In un calderone in cui si agitano pensieri, prese di posizione, situazioni estreme che richiedono risposte e azioni a volte immediate, punto fermo del racconto rimane, tuttavia, l’amicizia. Sarà quest’ultima la vera protagonista. Ognuno di noi è dotato della possibilità di scegliere se schierarsi da una parte o dall'altra se seguire una strada o l’altra… e in questo romanzo l’autore sembra proprio avercelo dimostrato alla perfezione. Un libro corposo, scorrevole e avvincente dove le emozioni sembrano parlare con l’unico alfabeto che conta, quello del cuore. Complimenti a Massimo Zucca che ha saputo ricamare con arguzia una storia dai risvolti complessi, ma fondamentale, semplice nella genuinità dei sentimenti.

 

BIOGRAFIA DELL'AUTORE MASSIMO ZUCCA

Massimo Zucca nasce a Sistiana, piccola località di mare in provincia di Trieste, dove risiede da cinquantatre anni. Vanta un'esperienza trentennale come tipografo nel ruolo di impressore offset. È è appassionato di arte, musica, poesie e letteratura. Per la BookSprint Edizioni ha già pubblicato, sempre nel corso del 2019, "…Vite rese… anime sospese…", romanzo di 376 pagine in cui protagonista è l'amicizia tra due uomini all'apparenza diversi.

INTERVISTA ALL'AUTORE

C'è qualcosa o qualcuno in particolare che la ispira quando "disegna" le sua storie?

In una realtà  dove i fatti di cronaca sono all'ordine del giorno, i colpi di stato in certe zone del mondo non fanno più neanche notizia, se non si hanno parenti o amici in tali territori del globo. I sequestri di persona passano come cose normali, ed i telegiornali se ne occupano per un paio di giorni e, dopo, forse quando gli ostaggi vengono liberati. I dittatori ed i trafficanti qualche volta sono addirittura associati nel malaffare. Questa è la realtà, fino a prova contraria. Non ci vuol poi molto a prendere spunti, per costruire una storia credibile.​.. È facile, scrivendo un libro,  creare un personaggio che abbia la volontà di far accadere delle cose positive. Nella nostra realtà, purtroppo, sono poche le persone che si muovono​ per l'interesse altrui... è molto più facile invece che siano gli interessi personali a far muovere le persone. Mi piacerebbe dire che esista qualcuno che si mette a disposizione degli altri, senza per forza doverci trovare un guadagno.​ Così li creo da me questi personaggi, per certi versi introvabili. ​

Qual è il lettore ideale di questo suo romanzo?​

Quelle persone che credono ancora nel prossimo, che mettono il perdono prima della vendetta?​ Io spero che ci siano ancora persone così. I giovani che vogliono costruire un mondo migliore, che nella speranza vogliono trovare il coraggio di dare uno scopo al proprio avvenire... potrebbe essere questo ​il lettore ideale. Comunque  per me è  qualunque persona che leggendo un libro riesce a trova qualcosa da ricordare dopo, quando l'ha finito.​

Ci sono uno o più protagonisti della stori che in qualche modo la rappresentano?

Forse le giovani spie che, come me con questi romanzi, sono all'inizio della loro avventura fatta di sbagli... ma senza gli errori raramente si impara qualcosa.​

C'è un messaggio in particolare che vuole lanciare attraverso questo suo scritto? 

Un libro anche se di fantasia qualche volta racchiude nelle pagine delle epopee che rappresentano la realtà. Non c'è un messaggio, se non quello che a tutti deve essere concesso di sperare nel futuro... Che c'è sempre qualcosa da scoprire, che​ sempre la vita ci riserva sorprese anche se, alle volte, non sono cosi belle, ma che con un po' di ottimismo le cose si possono aggiustare. Nessuno dice che è tutto facile, ma almeno bisogna provarci. ​

Com'è nato il titolo di questa seconda opera?

Questo romanzo è la prosecuzione del primo "Vite rese… Anime sospese". Con "Calde Anime… in​ Bolle… di Vite Gelide"​ volevo dare una continuità al primo romanzo; le calde anime, sono quelle che hanno i volontari: giovani volenterosi che partono in giro per il mondo per donare il proprio aiuto ai popoli che ne hanno bisogno. Ma le loro sono esistenze racchiuse in una bolla che si scontra con la gelida realtà di uomini che, nel freddo dei loro cuori, pensano solo al potere. Anche quell'esperienza si trasformerà in una calda "bolla" della loro vita. ​ ​ ​ ​Ma la vita di chiunque può definirsi una bolla, fatta di certezze o di speranze... Èd è quando, poi, quella bolla scoppia trascinandoci nella realtà che tutto diventa gelido. ​