PASSI SULL’ANIMA
di Maddalena Corigliano
Verso una nuova rinascita
di Alessandra Ferraro
L’anima, principio vitale dell’uomo, dal greco ἄνεμος (soffio, vento), è intesa dall’autrice Maddalena Corigliano Bivona, nella sua silloge Passi sull’anima (Nuova Prhomos Editore, pagg. 128, anno di pubblicazione 2018), non solo nella sua accezione spirituale, ma anche e soprattutto come quella parte più preziosa, intima e profonda dove risiedono i sentimenti, i valori etici e le emozioni di ogni essere umano. Più che come principio che rende possibile la vita, quindi, essa rappresenta la parte pensante, dove si originano dubbi, interrogativi, speranze. In una società nella quale prevale il materialismo, l’apparire, la fretta smodata, i versi dell’autrice sembrano stimolare il risveglio delle coscienze e invitare alla riflessione. Diversi i temi trattati: la natura, la sofferenza, la fede, le ingiustizie, le brutture della nostra società. La sua è una poesia spontanea, musicale, essenziale, dal verso libero che, con l’uso di particolari figure retoriche come l’assonanza, la consonanza e in qualche caso della rima, contribuisce a rendere fluidi e armoniosi i versi divenendo melodia semantica e arricchendone l’intima trasposizione emotiva. Significativo è il titolo della raccolta poetica che fa pensare a un percorso introspettivo, delicato, a volte insidioso, ma attraverso il quale l’autrice ricerca continuamente spazi aperti, cieli tersi, altrove luminosi dove sia possibile un morbido approdo che consenta di sperare. Pur se con accenni pessimistici, infatti, la sua è una penna che anela alla Luce, convinta di una possibilità di riscatto dell’animo e del vivere umano spesso inquieti, delusi, oltraggiati. Ma quella dell’autrice non è soltanto una delicata poesia di ripiegamento interiore, limitata a un soliloquio con la sua anima, bensì una poesia che abbraccia l’universale e che quindi si rivolge e comprende l’attenzione all’altro da sé. L’autrice che possiede uno sguardo lungimirante, onnicomprensivo, dimostra, infatti, la sua sensibilità e preoccupazione per importanti problematiche sociali come la guerra, la violenza sulle donne, i mali del mondo in genere. Ella reclama la necessità di un’umanità urgente capace di ascoltare le sofferenze del popolo spesso ignorato, umiliato, abbandonato. Significativo a tal proposito è il componimento Idee di umanità che diviene impeto e speranza di rinascita:«Sono idee di umanità quelle che nascono / in angoli di strada tra voci parlanti. / Dialogano di libertà pura, diritti violati e / società assuefatti al potere. / Chiara è la voce di chi democrazia acclama e / voglia d’azione. / Non c’è più tempo per il vano confronto, / bisogna intervenire! / Non si può più per incerte mete vagare… ma / convergere verso l’umanità dell’uomo, sacra / considerata da pochi; / e il passo non si fermerà finché alto nel cielo / il vessillo non sventolerà per tutti. / Quando sacre diventano le idee… nasce l’umanità! / ... /». Questi versi della Corigliano sono una sentita testimonianza di quanto pesanti e insopportabili siano le ingiustizie di una società nella quale si è soltanto dei numeri e non delle anime con sentimenti e necessità e di come gli infiniti discorsi dei “potenti” siano solo sterili contrattempi, quando invece la gente necessita con urgenza di essere ascoltata e aiutata nel concreto. Ed è qui che l’autrice individua nell’esistenza del sacro, della fede, l’unica via percorribile in grado di illuminare le idee dell’umanità. Soltanto con un comune desiderio di pace nelle anime di tutta la gente sarà possibile annullare I mali del mondo, che tanto affliggono l’anima della poetessa fino a turbarne il sonno, come recitano i versi dell’omonima poesia: «Porgo occhi di lacrime al sonno. / Non posso pensare ai mali del mondo / senza avere il cuore bagnato / di brina / ed attendo le voci dell’alba / per il canto del giorno e volgere, poi, / lo sguardo all’orizzonte / e urlare a piena voce: “PACE!” / ... /». L’autrice rimprovera il genere umano accecato dell’individualismo, dal potere, dalla saccenteria invitandolo, invece, a un unico sentire attraverso una partecipazione condivisa. Riflessioni che denotano una forte maturità introspettiva che diviene sentimento universale, soprattutto nella considerazione e nel rispetto di ogni essere vivente. Particolarmente sensibile alla “fragilità” della donna, tema al quale l’autrice dedica diverse poesie, ma anche alla sua sacralità, molto significativo è il componimento Donna annullata in cui, rimproverando l’uomo scrive: «Raccontami uomo… / dei massi posti per impedirne il passo, / delle ali tarpate, della storia / mai dalla sua parte schierata, / dell’oltraggio alla sua intelligenza, / delle morti mai spiegate». Mai più attuale, considerate le violenze perpetuate ai danni delle donne che non ottengo giustizia e le difficoltà degli ultimi tempi che continuano a mettere a dura prova le persone, soprattutto le meno fortunate, appare l’opera poetica di Maddalena Corigliano che, invitando a uno scavo dell’anima, esprime la necessità di ritornare all’essenza, all’autenticità dell’essere nel suo legame originario con tutto il creato e con il Dio creatore. Una raccolta da leggere e meditare che consiglio vivamente.
INTERVISTA ALL'AUTRICE
Cos’è la poesia per Maddalena Corigliano?
Comporre significa per me scavare nella profondità della mia anima e svegliare il fanciullino che è in me; significa esaltare sentimenti ed emozioni e fermare vissuti, esperienze, eventi e ricordi sulla carta. I miei versi, infatti, sono spesso un viaggio nella memoria con riferimenti non solo personali, ma anche storici. Comporre significa ancora conferire eternità al mio mondo interiore. La poesia, infatti, non conosce la dimensione del tempo e dello spazio perché è eterna. I versi di ieri conservano la stessa freschezza di quelli di oggi perché i temi fondanti della poesia stessa non mutano negli uomini e nella storia. E così sentimenti, valori, vita, tempo, ideali prendono sempre nuovo corpo , ma non cambiano nella sostanza. Scrivere per me significa, fondamentalmente, dilettare l’anima, saziare lo spirito; farlo, poi, attraverso la poesia, che considero l’espressione più aulica della letteratura, è il massimo.
Come nasce la sua vena poetica?
Ho sempre amato la poesia, ma ho incominciato a scrivere in maniera sistematica a partire dal 1996. Scrivere significa per me indagare la vita nei suoi infiniti aspetti e condividerli significa indurre chi legge alla riflessione e all’arricchimento personale. E quando gli altri si ritrovano nei versi e fanno propri sentimenti ed emozioni, ricordi, vissuti e luoghi la poesia si spoglia della sua soggettività e acquisisce una valenza oggettiva e quindi universale. Da adolescente scrivevo ma, poi, cestinavo o non raccoglievo le mie poesie perché, specialmente a quell’età, non era facile porgere agli altri i sentimenti più intimi. Nel tempo ho accantonato la scrittura per ragioni di vita diverse: studi, lavoro, anche all’estero, famiglia. Poi ho ripreso e ho incominciato a pubblicare. Pubblicare, ovviamente, ha significato anche spogliare la mia anima e porla tra le mani del lettore. Ma è servito sicuramente a divulgare la poesia e a condividere la bellezza dello scrivere.
Quali funzioni dovrebbe avere la poesia per essere definita tale?
Nella poesia, come ben sappiamo, esistono dei canoni precisi da rispettare quali: la metrica, l’allitterazione, l’anafora, la metafora, la similitudine, il ritmo delle parole, l’armonia del verso, le rime e tanto altro. Ma personalmente ritengo che essa sia fatta anche di un sentire immediato, di un momento irripetibile che va colto quando passa dalla mente e dal cuore o viceversa e racchiuderla in dei canoni, significherebbe limitarla, imprigionarla. Forse per questo la poesia per tanto tempo è rimasta di nicchia perché quando non la si porge in modo immediato e diretto al lettore non si facilita la sua comprensione e di conseguenza non si genera attenzione e amore per quello che si legge. Molti poeti dei nostri giorni, infatti, utilizzano molto il verso libero, non usano, spesso, neanche la punteggiatura, e qualche volta l’ho fatto anch’io, per dare, come me, più ampio respiro ai versi. Nelle mie composizioni, infatti, non ci sono sempre delle codificazioni linguistiche ben precise perché mi piace dare libertà, valore e respiro ad ogni parola. Inoltre, lo stile con cui scrivo è volutamente semplice, chiaro, schietto perché voglio che il lettore si innamori della poesia e la ami. Attraverso le liriche, esaltando i sentimenti che sono il motore dell’anima e della vita, e meditando su temi esistenziali ho la possibilità di condurre il lettore anche alla riflessione. E questo, sicuramente, arricchisce non solo chi scrive ma anche chi legge.
A proposito della sua silloge Passi sull’anima…
Ad un certo punto della vita si avverte il bisogno di fare un bilancio ed inevitabilmente si va ad interrogare il proprio io più profondo e a valutarlo, perché è lì che hanno vita i nostri sentimenti, i nostri ideali, la nostra coscienza, il nostro essere uomini. Spesso nella vita ci lasciamo travolgere dalla frenesia del quotidiano e ci preoccupiamo poco di arricchire lo spirito. In diverse poesie di codesta ultima raccolta in effetti c’è il risvolto della vita con le sue molteplici sfaccettature e problematiche, tante volte con la sua disumanità, le sue brutture da cui appunto si evince che spesso l’uomo cancella la sua spiritualità, la sua dignità di persona ma, poi, tutto viene ingentilito dalle bellezze del Creato che ci circondano, che ci riportano a Dio e che fanno ben sperare.
Cosa consiglierebbe e chi volesse approcciarsi alla poesia?
A chi volesse approcciarsi alla poesia suggerirei i classici e i grandi del Novecento e di entrare nei versi, in generale, con passi lievi perché si cammina sull’anima del poeta e, poi, di scrivere sempre con il cuore, anche delle realtà più crude, perché sono i sentimenti a fare grande la Poesia.
BIOGRAFIA DI MADDALENA CORIGLIANO BIVONA
Maddalena Corigliano Bivona nasce a Lizzano, in provincia di Taranto, nel gennaio del 1951. Dopo gli studi superiori presso l’Istituto “Vittorino da Feltre” di Taranto consegue la maturità magistrale. Nel 1970 si trasferisce in Germania, dove vive sino al 1984. Lavora dapprima come assistente sociale con la Caritas tedesca a favore della collettività italiana e poi passa all’insegnamento nella scuola elementare alle dipendenze del ministero della Pubblica Istruzione tedesco e del Ministero degli Affari Esteri italiano. Reinserita nei ruoli metropolitani ritorna in Italia nell’agosto del 1984 ed insegna nella Scuola Primaria “A. Manzoni” di Lizzano sino al 2009, anno in cui va in pensione. Ama la poesia da sempre, ma inizia a scrivere e a raccogliere le proprie composizioni a partire dal 1996. Riesce con grande soddisfazione ad ottenere positivi riscontri accompagnati da premi e riconoscimenti. Su iniziativa dell’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) sez. di Lizzano (TA), nel 1999 pubblica le sue prime poesie in “Conosciamo i nostri poeti” ottenendo buoni risultati da parte di critici e lettori. Nel 2001 pubblica la sua prima silloge “Frammenti lirici” con l’associazione culturale “Amici dell’arte e della poesia”; nel 2009 la sua seconda raccolta “Sussurri tra il verde” viene pubblicata in collaborazione con la Federitalia, Ente di promozione sociale e culturale riconosciuto dal Ministero delle Politiche Sociali; nel 2010 dà alle stampe “Pallido inverno”, con Aletti Editore, Guidonia (Roma), dopo una selezione nazio-nale; nel 2014 pubblica “Profumo di ulivi” con Cezzi Editore, Maglie (Lecce); nel 2015 pubblica “Respiri di Luna” con Vitale Edizione, Sanremo (Imperia). Alla sua poesia si sono interessati poeti, saggisti, pittori, scrittori, professionisti, tra cui: Angelo Scialpi, Cosimo Rodia, Enzo Randazzo, Antonio Lupo, Antonio Saracino, Giuseppe Marino, Annamaria Tanucci, Maria Luisa Casavola, Giovanna Spinelli, Luigi Pignatelli, Maria Letizia Gangemi e Grazia De Punzio. Queste ultime hanno curato le recensioni di “Passi sull’anima”. Nel 2009 si occupa del “Laboratorio di Poesia” all’interno della Scuola Primaria “A. Manzoni”, dove insegna, e pubblica per conto della stessa i lavori degli alunni delle quarte classi nella raccolta “Sfogliando la poesia”. Nel 2010 partecipa alla rassegna letteraria “Un’ora con te”, organizzata dal Centro culturale Valle d’Itria in collaborazione con le varie librerie della provincia di Taranto conseguendo ottimi risultati di critica, stampa e pubblico. Nello stesso anno partecipa con la Fondazione Nuove Proposte (Progetto Giambattista Gifuni) di Crispiano (TA) e riceve il Premio “Ignazio Ciaia” (con l’Alto Patrocinio del Presidente della Re-pubblica) per l’opera “Sussurri tra il verde”. Nel 2012 prende parte ad una rassegna di Autori vari, col progetto culturale itinerante “Pioggia di libri”, indetto dall’associazione culturale “Cuore di Terra Jonica”, Pulsano(TA), come relatrice nelle scuole, elementari e medie, del territorio ionico e vince per la sezione poesia con il testo “Sussurri tra il verde”; per la stessa associazione cura un ciclo di incontri culturali a Lizzano, dedicati alla memoria del poeta Antonio Saracino, in cui sono ospiti scrittori, poeti e giornalisti. Nell’agosto del 2012 e del 2017 partecipa come ospite all’incontro nazionale tra poeti, indetto da Aletti Editore, a Rocca Imperiale (Cosenza). Nel 2014 cura la prefazione e la presentazione del libro “Il viandante e il divoratore di falene”, dello scrittore e poeta Giuseppe Marino. Nel gennaio 2015 con le Associazioni Culturali “Artava” di Taranto e “Falanthra” di San Giorgio Jonico (TA) presenta a Malta, presso il Teatro Cittadino di La Valletta, il libro “Profumo di ulivi”; lo stesso viene presentato anche a Taranto, presso l’Auditorium Sant’Antonio, a Nova Siri (CS), durante la “Settimana della Culturale e dello Spettacolo”, con l’Ass.ne Falanthra, a Marconia (MT) presso e con l’Ass. CECAM e a Carosino (TA), presso il Palazzo Ducale, all’interno della Rassegna “WinArt” 2016, con l’Ass.ne “Poiesis” di Taranto, rappresentata dal poeta tarantino Giovanni Monopoli che relaziona sull’opera stessa. Nel 2016, dal 27 al 29 gennaio, sotto invito dell’Associazione “Dopo Lavoro Ferroviario” di Taranto, tiene delle conferenze sulla Shoah ai ragazzi della Scuola Media di Lizzano (TA), e, dal 17 al 19 febbraio, a quelli della Scuola Primaria e Media di Carosino (TA), sotto invito dell’Amministrazione Comunale. Per l’occasione le sue conferenze vengono coadiuvate dalla mostra, itinerante e monotematica sulla Shoah, dell’Associazione degli Artisti “Arte e fantasia” di Talsano (Taranto). Il 23 aprile del 2016, nella Giornata Mondiale del Libro”, e il 21 marzo 2017, nella Giornata Mondiale della Poesia, insieme al poeta Giovanni Monopoli e quest’anno anche insieme alla poetessa e scrittrice Annalisa Scialpi, presso l’Istituto Comprensivo: Plesso “A. Manzoni” e Plesso “A. Frank” di Lizzano, parla agli alunni delle classi 4^ e 5^ di lettura, libri e poesia. Prende parte a salotti culturali diversi, tra cui “Palazzo Recupero” di Martina Franca fondato dalla dott.ssa Teresa Gentile, in cui condivide le sue emozioni con poeti, scrittori, pittori, musicisti, giornalisti, tenori, e ad incontri associativi che la vedono impegnata non solo nella poesia ma anche in tematiche socio-culturali varie, su cui relaziona, quali: “Incontriamo i nostri poeti”; “I Francescani a Lizzano”, “La poesia nella storia”; “La figura della donna nella storia e nella Poesia”, “Le Masserie, dalla loro nascita ai nostri giorni”. Relaziona a Pulsano, Leporano, Carosino, Martina Franca sul testo della scrittrice Rina Bello: “Donne del Sud”; a Pulsano, in occasione del “Natale con l’Autore” organizzato dall’Ass.ne “Affinità Elettive” recensisce l’opera “Il mio cielo” del poeta Ciro De Lauro. Nel 2016 partecipa come membro di giuria per le opere letterarie alla I Edizione di Poesia Internazionale dell’Ass.ne Mama Dunia, Francavilla Fontana (BR). Alcuni articoli che la riguardano come poetessa sono presenti in quotidiani quali Corriere del Giorno, Taccuino, TarantOggi, Quotidiano di Taranto, TaratoSera, Oggi Cronaca, Il Giornale di Sava e nella rivista Orizzonti distribuita da Feltrinelli. Collabora con la Rivista Culturale “Euterpe” di Jesi (Ancona) e con l’Associazione Cultura e Spettacolo “Affinità Elettive“ di Pulsano (TA) ed in occasione della Giornata internazionale della donna, 5^ edizione 2013 della manifestazione “8 Marzo, non solo una mimosa” esordisce anche con il racconto “Storia d’amore e di vita”. Sempre attenta all’ infanzia incomincia a scrivere filastrocche, fiabe, favole e racconti ancora inediti, e si classifica tra i vincitori di “Primo Concorso di Narrativa Breve”, indetto dall’A.P.S. Le Ragunanze di Roma con il racconto “L’incontentabile Dark”. Alcune sue poesie si trovano nella Rivista Euterpe summenzionata e in diverse antologie, solo per citarne alcune: “Scrigno di emozioni”, varie edizioni, a cura della professoressa Teresa Gentile, Salotto Recupero-Martina Franca (TA); alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese e romeno e si trovano all’interno delle antologie internazionali: “Sotto l’Arcobaleno dell’Amicizia”, “Nuovo Profumo di Primavera”, “Versi senza tempo” Edite da Editura Liric Graph edizioni 2015, 2016, 2017; “Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei” Aletti Editore, 2015 e 2017; “IV ed. Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea” Capone Editore, 2016; Antologia “Pier Paolo Pasolini, il poeta civile delle borgate”, PoetiKanten Edizioni, 2016; Parole d’amore, A.A.V.V. Collana Bucaneve, 2017 A.N.Vo.S. Catanzaro; “Nel nome di Alda” (Selezione di liriche 5a edizione del Premio Alda Merini), Ursini Edizioni Accademia dei Bronzi Catanzaro; “PoetiAmo”, San Valentino 2017, Il Vino… Poesia imbottigliata, 2016 “Gocce di Memoria” 2016 e 2017 a cura delle Ass.ni “Poiesis” e “Artava” (TA); “Il potere delle parole”, a cura di Mama Dunia Edizioni. Le opere pubblicate si trovano in diverse scuole, nella biblioteca comunale di Menfi (AG), Lizzano (TA) e Taranto, presso il Circolo Sottufficiali della Marina di Taranto e anche nella Biblioteca del Centro di Ricerca sulla Poesia Contemporanea di Gela (Caltanisetta). Partecipa ad alcuni concorsi nazionali di Poesia e si classifica vincitrice in: VII Premio nazionale di poesia e narrativa Prof. Piero Mandrillo, MOICA (TA); Con¬corso nazionale di Narrativa e poesia LI.S.S.P.A.E. (Libero Sindacato Scrittori Poeti Artisti Europei), Città di Latiano (BR); Concorso nazionale di Poesia HI-GUY Project,I Castellani, Pulsano (TA); IV e VI edizione del Gran Galà di Poesia “Rende.. In Versi”, Rende (CS), in cui le viene assegnato nel 2016 anche il “Premio alla Cultura”; I Concorso Nazionale di Poesia “Remo Giancane”, Associazione Sportiva Polizia Locale Taranto; 2° Concorso Internazionale di Poesia “Gocce di Memoria” Sez. Premio “Leo Francesco”, Taranto. Nel 2016 si è classificata al 1° posto nel I Concorso Internazionale di Poesia” Il Campanile” di Cerchiara di Calabria (CS), con stele da affiggere nel Borgo antico della stessa città. Consegue attestati di “Benemerenza Culturale”, “Ingegno della Letteratura”, “Attestato di merito” da Il Movimento Ricreativo Culturale “Civiltà d’Europa” di Crispiano (TA); Menzione della Giuria de “L’Inedito Anziano” della Associazione Culturale Big Ben di Modigliana; Menzione d’onore da “Quelli che a Monteverde”, Primo Concorso Internazionale di Poesia di Roma, e dall’ Ass.ne Culturale “Padre Pio” Poesia Religiosa di Geraci Siculo (Palermo); Menzione d’onore dall’Ass.ne Culturale “Un’altra Martina”, Concorso Letterario “Sinfonie Poetiche”, Martina Franca (TA); Attestato di merito da “Associazione Culturale Artistica Sociale Sava Unior”; Concorso di Poesia” Gocce di Memoria”,Taranto, Attestato di Merito; XII “Satùro d’Argento”, Diploma di Distinzione, Leporano (TA); Concorso di Poesie “La vita in versi”, Cefalù (Palermo), Premio Speciale “Stampa gratuita”; Premio della Critica, Sezione Opere Edite “Respiri di Luna”, Hermes Academy Onlus, Taranto; Diploma di merito al “Festival Internazionale delle Emozioni”, Artemozioni Martina Franca (TA); Premio Taras per l’Arte, Precis Arte, Taranto; “Premio San Valentino” A.N.Vo.S, Catanzaro, Attestato di Merito; Concorso Letterario Internazionale “Gocce di Memoria” Taranto, Atte-stato di Onore “Premio Leo Francesco” II Edizione e Menzione di Onore sezione “Disabilità” III Edizione. L’8 marzo 2006 le viene conferito dal Sindaco di Lizzano, dott. Antonio Clemente Cavallo, un attestato per l’alto contributo culturale, sociale e civile offerto alla comunità, quale poetessa. Da una ricerca condotta dallo storico Elena Tripaldi la Corigliano risulta essere la prima poetessa lizzanese.