RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

LA REALTÀ DIETRO L’ANGOLO di Grazia Mazzeo

Il mistero delle coincidenze a cura di Alessandra Ferraro

Sono otto i racconti, inclusi nel libro La realtà dietro l’angolo (L’inedito editore, anno di pubblicazione 2018, pagg. 198) scritti dalla fantasiosa penna dall’autrice Grazia Mazzeo che con fluidità e accuratezza nelle descrizioni, soprattutto quelle introspettive, riesce a imbastire storie avvincenti che se di primo acchito sembrerebbero non avere nulla in comune tra loro, a un esame più approfondito ne condividono, invece, risvolti e “coincidenze” misteriose. Per chi conosce le leggi dell’universo o da tale argomento ne è semplicemente affascinato troverà di certo delle evidenti corrispondenze nella lettura del libro della Mazzeo. Nella descrizione dei racconti sembrerebbe esistere, infatti, una legge equilibrante o della “compensazione” dell’universo per cui tutto ciò che i protagonisti sperimentano di negativo si trasforma col tempo in qualcosa d’altro, di positivo. Ma cosa sono effettivamente le coincidenze? Ne parla spesso il noto scrittore Marco Cesati Cassin nei suoi libri Non siamo qui per caso e Conosci il tuo destino, con i significati dei quali l’autrice, nella narrazione dei suoi racconti, presenta delle indubbie affinità. Partendo dal presupposto che nulla nella vita sia casuale e che ogni evento abbia la sua ragion d’essere, tutto quello che capita ai protagonisti delle storie della Mazzeo sembrerebbe accadere per una precisa ragione. Spesso, nella vita di tutti i giorni, capita di sperimentare situazioni, soprattutto quelle dolorose, e di non trovare per esse una motivazione plausibile. I significati degli accadimenti sfuggono sovente alla nostra comprensione. Questo perché se è vero che in minima parte ognuno di noi è responsabile del proprio futuro operando delle scelte, decidendo, per l’altra parte si è governati, appunto, dalla mano dell’universo. Ed eccoci di fronte alle coincidenze definite fatti accidentali che casuali non sono. Questa definizione spiegherebbe in modo sintetico come il caso non esista e che un fatto all’apparenza accidentale, imprevisto, abbia invece un suo profondo significato. Affinché si possa definire un evento “coincidenza” dovranno quindi coesistere due azioni: la prima che parte dalla nostra mente e la seconda dall’universo. In merito alla seconda, noi non dovremo avere nessuna influenza o dominio perché diversamente non potremmo più definirla coincidenza. Le due azioni si incontreranno, così, sulla linea spazio-temporale quando meno ce l’aspetteremo. E quel momento si vestirà di magia e ci stupirà. Ed è questo che capita nel racconto La promessa in cui per Amalia, la protagonista, un evento doloroso come la morte della madre e la sua iniziale reticenza nei confronti della nuova compagna del padre si trasformeranno in una nuova opportunità. Che tutto sia finalizzato e utile per qualcos’altro ne è ben consapevole la nostra scrittrice che nel racconto Tutto ha un senso narra la storia di una donna la quale scegliendo di sacrificare il suo amore ne costruirà le fondamenta per quello della nipote. Anche Paolo, il ragazzo del racconto Sotto lo stesso cielo sperimenterà sulla sua stessa pelle che quello che aveva a lungo odiato (le sue origini umili, la vita semplice) cambierà positivamente il corso della sua vita. Tutti i racconti seguono lo stesso meccanismo “causa-effetto”. Emblematico è il racconto Questa storia impossibile nel quale l’evento misterioso, divino o angelico, addirittura si “materializza” nelle vesti di un fantasma che risulterà decisivo per la scelta della professione del protagonista. L’autrice racconta storie di sofferenze, di insoddisfazioni, di abusi, di ingiustizie, di silenzi ma anche di luce, di possibilità, di speranza e rinascita. Interessante in alcuni racconti è l’uso di espressioni dialettali che ne ravvivano il narrato, così come di parole colorite in grado di rendere meglio gli stati d’animo dei personaggi disegnati dalla scrittrice. Traspaiono nella narrazione l’amore e l’attaccamento dell’autrice per il Sud, la spiaggia, il mare… e per la Puglia, luogo natio, dove ambienta alcune storie. Nell’ultimo racconto in particolare, intitolato Solito luogo comune, si respira quell’atmosfera “sospesa”, fatta di quei tempi “allungati”, silenziosi, isolati, affogati nella canicola estiva, luoghi quasi deserti tipici dei paesi di provincia dove l’accoglienza è calorosa e tutto assume un sapore e una consistenza caratteristica che solo chi è nato in quei posti può facilmente comprendere e rivisitare nella lettura, e chi ne è estraneo, invece, può di certo percepirne il fascino. La Mazzeo, abile a incastrare situazioni e personaggi dai tratti caratteriali ben delineati che si muovono con disinvoltura, ci propone un libro ben costruito e dalle sequenze eidetiche. Lo stile narrativo è chiaro, scorrevole e lineare, in cui nulla è lasciato caso e tutti gli elementi concorrono a rendere il libro decisamente interessante. La linearità tuttavia non penalizza la descrizione di situazioni che, soprattutto in alcuni racconti, risulta particolareggiata. Un libro da leggere e consigliare.