RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

ARMONIA D'ESSENZA

di TERESA LATERZA

GENERE: POESIA

Armonia d’essenza, una silloge di Teresa Laterza, pubblicata nel 2017 (Casa Editrice Ctl, pagg. 98). Un excursus nel mondo poetico, nel dipanare nitido e impalpabile al contempo, della scrittura e del pensiero dell’autrice. Il significato etimologico di Silloge è: “raccogliere insieme” ed è proprio questo raccogliere o anche cogliere, che Teresa Laterza compie nei suoi dialoghi intimi con la pagina bianca. Poesie come tenui riflessioni, pensieri svelati; come ricordi o respiri di sentimenti che vivificano l’animo senza appesantirlo. Il mettere a nudo l’essenza del proprio spirito, riecheggiando l’armonia che la Natura plasma intorno, per rimandare in poche righe, in poche leggere e sostanziali parole, i concetti profondi che le hanno ispirate. L’autrice, come tutti i poeti, è consapevole che poiesis è fare, creare. Creare una propria mappa del mondo, cogliendo frammenti, suoni e colori, anche minimali, anche fugaci, e rendendone atto per far sì che anche altri possano immergersi nelle effimere atmosfere che li hanno generati. Ed insieme Teresa Laterza lascia che sia la sua interiorità a parlare, ad uscir fuori, ad esprimere emozioni, incastonandole, come piccole perle che si rivelino a chi vuol trovarle, nelle metafore del vento, del cielo, dei mari dei suoi versi. L’urgenza di scrivere nasce dagli stati d’animo, dal genuino sentimento di trasmettere commozioni e gioie, repentine tristezze o coinvolgenti atmosfere che la poetessa incontra, che l’ avvolgono e segnano la sua vita. L’amore in tutte le sue declinazioni, l’amicizia vera, il riconoscere i moti di giustizia ed il sentire, pur se lontani, gli echi delle brutture del mondo, animano queste liriche; così come i paesaggi di una terra amata e le impressioni che suscita, velate di tinte pastello ma da cui si riverberano nitide, più profonde spinte emotive. Intimi e struggenti, malinconici a volte, ma senza mai perdere la speranza; anzi è proprio la speranza il refrain che si avverte in questi componimenti. Una speranza ricca di riflessioni e di sogni, di considerazioni e attese; di fiducia in un possibile riscatto dell’essere umano, pur riconoscendone i limiti e le mancanze. Risuona, di fondo, un idealismo appassionato e appassionante, un’impellenza del bello che trova compimento nelle suggestioni e nella trasfigurazione delle immagini naturalistiche, e rimanda ad una storia poetica tipicamente italiana, che richiama ora la corrente “Romantica”, ora le intuizioni analogiche tipiche dell’espressività Ermetica. Troviamo però in questo libro, soluzioni personali ed uno stile di scrittura immediato e vibrante, unico e riconoscibile. È lavorando sul verso libero e sulla combinazione centrale dell’impaginatura grafica, che l’autrice conia un proprio schema metrico ed equilibri semantici che tornano anche nei tocchi veloci degli acrostici o degli Haiku. Proprio la composizione a tre versi, appartenente alla tradizione dei testi Haiku, mette in luce la pregevole capacità di sintesi emozionale e comunicativa della Laterza, capace di creare e restituire al lettore le sospese atmosfere volute. Una felice scelta espressiva e fusione di elementi, in grado di valorizzare le significative libertà che l’autrice cerca e, nel contempo, di divulgare efficacemente il messaggio desiderato. In sostanza: un libro carico di significanze e squisitamente luminoso, serico, lieve e profondo; stilato con proprietà di linguaggio e consapevolezza di intenti.

Cristina M. D. Belloni