TUTTO INIZIA CON UN PICCOLO PENSIERO
di PATRIZIA FUSARO
GENERE: POESIA
RECENSIONE
Incisivi come schegge sono i componimenti poetici di Patrizia Fusaro contenuti nella silloge Tutto inizia con un piccolo pensiero, booksprint edizioni, anno di pubblicazione 2020, pagg. 138. Peculiare è il modo di fare poesia dell’autrice, diverso da quello consono, che realizza una propria “metrica” caratterizzata da un pensiero che ne costituisce la premessa e da una spiegazione che rappresenta il pensiero conclusivo; in mezzo, uno spazio significativo, un vuoto di parole, un silenzio voluto che è indice di riflessione e che delinea la separazione dei due momenti il cui pensiero finale si presenta come risolutivo.
Amo troppo vivere
Non la trascuro
La mia vita
Per i problemi
La vivrò
Pienamente
Senza alcun ripensamento.
Vita mia!
Io ti amo alla follia!
Si è in questa recensione, per alcuni casi, volutamente scelto di riportare i componimenti andando a capo e non separando i versi, com’è consono, con le barrette (/), per far meglio comprendere i due momenti del pensiero. Ogni pagina contiene un componimento separato da uno spazio riflessivo, dunque, ma in alcuni casi quello spazio diviene un punto fermo sì da considerare terminati i primi versi. In tal caso l’autrice dà luogo a due componimenti diversi anche se esiste sempre un filo conduttore che mai fa apparire i versi completamente disgiunti come nel seguente caso:
Rendersi consapevoli della propria natura
non è da tutti
Ma quando si arriva a capire,
a capirsi
si ha modo di crescere
di migliorarsi.
Se guardi in faccia la paura
dopo non avrai più paura
perché
comprendere di essere fragili
può renderci molto più forti
di quanto possiamo credere.
Vi è tutta una filosofia di vita nei versi della Fusaro che spontaneamente ci racconta del suo mondo interiore, di quel particolare modo di vedere le cose e soprattutto di affrontarle. Benché la poesia sia pura emozione, puro pensiero, i suoi versi possono a ragione definirsi pragmatici in quanto risolutivi delle varie realtà che l’autrice di volta in volta sperimenta. La poesia, da mera riflessione, si trasforma così in azione, in decisioni ben definite, in comportamenti sensati. Grinta e determinazione si impongono sulla narrazione dei problemi, delle difficoltà, delle sofferenze ai quali l’autrice relega un piccolissimo spazio, tanto da accennarli soltanto; non perché non conferisca ad essi il giusto peso, bensì perché subito dopo trova sia il modo sia la ragione per reagire ad essi. Che ci siano difficoltà nella vita è un fatto scontato, sembra comunicarci l’autrice, ma ciò che è molto più importante è il volerle superare, il trovare una ragione, un perché per andare avanti e continuare a vivere. Così le delusioni d’amore diventano insegnamento per imparare ad armarsi di più, le opinioni della gente sono un piccolo dettaglio che non possono impedire all’autrice di minare i propri sogni, la scelta di rimanere fedele a sé stessa è una necessità che non accetta compromessi. Sono un elogio alla vita i suoi versi, una vittoria contro quelle voragini o quei sassi che siamo soliti trovare sul cammino dell’esistenza. La Fusaro sembra avere una soluzione ad ogni “cruccio”, ma non si espone mai con spavalderia, con la presunzione di fornire risposte giuste e valide per ognuno, bensì con calma e pacatezza, analizzando e riflettendo sulla sua vita ed esprimendo un pensiero risolutivo che va bene solo per la sua situazione personale. Con umiltà scandaglia il suo sentire, e laddove vi è un ostacolo o sperimenta la sofferenza s’ingegna per superarli. Non si pone sul podio a dispensare insegnamenti. Gli altri possono, se vogliono, utilizzare i suoi componimenti come consigli, ma ciò è qualcosa che interessa solo marginalmente l’autrice, preoccupata piuttosto di riuscire a far fronte alle sue difficoltà. Molto significativo è il titolo della silloge che racchiude in sé il senso stesso del poetare dell’autrice: ogni cosa, ogni decisione si origina da un piccolo pensiero… Cogito ergo sum. Si potrebbe ampliare l’espressione “Penso quindi sono” a “Sono in questo modo perché pensando, agisco”, come si evince chiaramente dai seguenti versi: «Quando c’è qualcosa che non va / mi prendo cura di me stessa / Che stupida sarei / se mi distruggessi / per qualcuno o per qualcosa. // Sono una superstite del dolore / ma con tanta voglia di vivere ancora». L’autrice dimostra una capacità non comune di liberarsi dai pregiudizi, dal peso delle apparenze sociali che spesso condizionano chi non ha un carattere forte, ben definito: «Ti giudicheranno comunque / Allora che aspetti / a vivere come ti pare / come tu / davvero desideri / Che vita vuota / sarebbe / vivere / come gli altri vorrebbero / che tu vivessi. // La mia anima / mi fa tremare / le ossa / mi fa vivere e sognare». Sono pensieri, consigli, che la Fusaro rivolge a sé stessa quasi per farsi coraggio, sicura di poter contare solo sulle sue forze, sulla sua determinazione, soprattutto in quei momenti della vita in cui ci si trova soli e ci si sente sperduti: «Pensai / in alcune circostanze / di non potercela fare / ma mentre lo pensavo / ce la stavo già facendo. / Imparai tutto da sola / senza un maestro / che mi guidasse // Ascoltai il silenzio del mio dolore / e diventai più forte». E ancora una volta l’autrice è in grado di stupire con le sue idee ben chiare su come affrontare la vita e su quanto il coraggio di osare porti ad essere veramente felici e a realizzare i propri sogni: «Mi bastava sporgere lo sguardo fuori / Già dentro di me / si colorava un dipinto nell’animo. // Se vuoi essere felice / abbi il coraggio / di fare le scelte / che ti spaventano / Abbi il coraggio / di guardare in faccia / i tuoi sogni proibiti / Loro ti porteranno lontano / con la tua fantasia». Allo stesso modo la Fusaro sembra aver maturato idee significative in merito all’amore e alla capacità di perdonare, come si evince in questi toccanti versi: «Magari la mia sensibilità faceva spavento / ma io ero così / e amavo esserlo. // Voglio guardare con occhi umani / coloro che con me sono stati disumani». Svariati sono i temi toccati dell’autrice che riesce ad affrontarli sempre con tatto ed eleganza benché complessi, come nel caso del tempo che scorre, della fugacità della vita, del vivere intensamente ogni momento dell’esistenza e del famoso Carpe diem: «Il tempo passato non tornerà / Il tempo sprecato neanche / Il tempo futuro / non si saprà / ma oggi datti tempo / il tempo per iniziare a vivere. // Vivrò i miei giorni intensamente / come se fossero gli ultimi attimi / perché si sa / la vita può essere un attimo». Nemmeno la paura di aver paura di fronte alle incognite della vita spaventa l’autrice: «Voglio godermela / questa fottuta vita / anche con tante amarezze. / Non ho mai avuto paura / di sentire paura». Amore, sofferenza tramutata in forza, coraggio e determinazione… sono questi i punti di forza della mente di Patrizia Fusaro e di conseguenza della sua peculiare arte poetica dove il pensiero diviene, con l’intenzione del volere, pura azione, possibilità concreta. Un’opera significativa, destinata a far parlare di sé, e che per la giovane età dell’autrice stupisce quanto a saggezza, e per quella capacità di vagliare, riflettere e affrontare la vita che è tipica delle persone più mature. Un plauso all’autrice.
Teresa Laterza
Il link del libro:
https://www.booksprintedizioni.it/libro/poesia/ebook-tutto-inizia-con-un-piccolo-pensiero