RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

LA REGINA DELLE OMBRE - VIAGGIO NEL MONDO INVERSO

di Jessica Rigoli

Genere: fantasy

RECENSIONE

Mai come in questo periodo di dubbi, timori e mancanza di punti stabili di riferimento, abbiamo bisogno di sognare, di alleggerirci e di ritrovare quella spensieratezza che tanto fa bene a mente e cuore. Allora, quale maniera migliore se non quella di riscoprire la magia e il mistero delle storie fantasy? A catapultarci in un mondo colorato e fantastico è l’autrice Jessica Rigoli – già conosciuta nel panorama narrativo per il libro Lo Spirito delle idee – con La Regina delle Ombre - viaggio nel mondo inverso (Independently published, pagg. 267, anno di pubblicazione 2019), un fantasy che è il prosieguo del libro sopra citato. L’autrice aderisce perfettamente al genere narrativo fantasy, caratterizzato da elementi, creature ed eventi fantastici. Ambientato in un luogo immaginario, che narra la lotta tra bene e male con il trionfo del primo. Non è solo la vividezza delle immagini a colpire, l’abilità nel descrivere situazioni e personaggi, ma soprattutto l’inventiva. La Rigoli intesse una storia avvincente, ricca di colpi di scena; e quando il lettore pensa che ci sia stata l’ultima “rappresaglia”, ecco che l’autrice riesce ancora una volta a sorprendere, conferendo all’opera quella suspense che appartiene ai bravi scrittori di tali generi letterari. Non è facile, contrariamente a quanto si pensi, elaborare una storia fantasy. La riuscita di questo genere non è da tutti. Essa dipende dal modo in cui l’autore utilizza l’invenzione per carpire l’attenzione del lettore. Importanti, inoltre, sono l’uso di nomi fantasiosi e le descrizioni particolareggiate di luoghi, ambienti e di personaggi utili a creare determinate atmosfere e azioni animate. E in questo stratagemma, l’autrice si dimostra molto abile, come se avesse una predisposizione innata, naturale. La storia si presenta scorrevole, accattivante tanto da mantenere sempre viva la curiosità del lettore fino all’ultima pagina. L’autrice, inoltre, si dimostra brava ad amalgamare la componente avventurosa con quella fantastica. Perché quest’opera non può definirsi un semplice fantasy ma è molto di più. Avventura e fantasy quindi si intrecciano in un tutto organico ben curato dalla Rigoli, tale da dare all’opera quel senso di continuità e fluidità che appaga il lettore. Una storia che voglia definirsi fantasy, secondo i canoni di tale genere letterario, non sarebbe completa se non veicolasse quei valori che purtroppo nella nostra società si stanno perdendo; valori che danno senso e significato al nostro vivere, e senza i quali l’esistenza sarebbe priva di qualsiasi emozione positiva e direzione: l’amicizia, l’onestà, l’amore, la fiducia, la lealtà, il coraggio, lo spirito di sacrificio, la solidarietà. Sarà proprio la lealtà verso i suoi amici, e in particolare l’amore per Ener, che spingerà Melissa a fare ritorno nel mondo inverso che, mentre nel primo libro era minacciato dallo Spirito delle idee, è ora messo a repentaglio dalla Regina delle Ombre. Con la presenza costante e la fedeltà dei suoi cari amici, Mika e Paco, due simpatici bassotti che parlano proprio come gli umani e Maia, Max e Astra, Melissa si armerà di coraggio per superare le avversità che di volta in volta le si presenteranno. L’amore della Rigoli per gli animali, ai quali attribuisce caratteristiche positive ed empatiche, emerge in tutto il racconto. Sull’eterna lotta tra bene e male, colonna portante del genere fantasy, pur con qualche sporadica ingenuità stilistica, l’autrice riesce a ricamare una storia armoniosa e convincente. L’imprevisto, costruito ad arte dalla scrittrice, soprattutto nella fase conclusiva, rende la storia ancora più interessante: «Melissa lo guardò con occhi increduli e gli sorrise dolcemente. “Pensavo che questa cosa non sarebbe mai successa fra noi”. Ener sorrise a sua volta. “Lo sai, io do il meglio sui finali”. Allungò la mano sana per scostarle una ciocca di capelli, ma non ci riuscì perché all’improvviso il vento soffiò forte scompigliandoli del tutto. Melissa si alzò di scatto. Cosa stava succedendo? Il vento aveva cominciato a soffiare forte e impetuoso e in lontananza sembrava giungere il leggero eco di una melodia. Anche la Regina delle Ombre notò lo strano cambiamento e un’espressione contrariata si disegnò sul suo volto. Strinse forte a sé la pietra, come se fosse il più prezioso dei tesori e infine urlò al suo manipolo: “Muovetevi, dobbiamo aprire il portale!”. Le Ombre ubbidirono all’istante. Posero fine alle loro torture, abbandonando senza alcuna cura o pietà i corpi esanimi del resto della compagnia. Lo scenario era agghiacciante: Beatrix, Bernus, Mika e Pako giacevano a terra come stracci vecchi. Poi un urlo squarciò l’aria, sovrastando il rumore del vento sempre più simile a un boato. Nora stava lottando con tutte le sue forze contro un vortice fortissimo che cercava di imprigionarla al suo interno. Il vento si faceva beffa di lei e della sua ira e le impediva di muoversi e aprire il tanto desiderato portale. Le Ombre accorsero immediatamente in aiuto della loro Regina ma quasi in contemporanea, dal cielo, iniziarono a cadere grosse gocce di pioggia. Non era però una pioggia normale: le gocce sembravano contenere al loro interno tutti i colori dell’arcobaleno, come se, dopo una lunga giornata uggiosa, quelle piccole impertinenti avessero deciso di rubargli essenza e pigmenti. Non appena una di queste gocce sfiorava la sagoma di un’Ombra accadeva l’inimmaginabile...». Anche se per molto tempo il genere fantasy è stato considerato diseducativo, per via del distaccamento dalla realtà, e declassato perché si portava dietro il marchio di essere una cosa esclusiva per ragazzi – come se i ragazzi non fossero una cosa seria, considerando che i valori passano proprio attraverso le attività ludiche e tra queste anche la lettura di testi educativi –, La regina delle Ombre della Rigoli è una dimostrazione evidente di come un libro fantasy possa essere fortemente educativo, in quanto trasmette, anche attraverso metafore, dei messaggi importanti e una morale significativa; inoltre non bisogna dimenticare che il genere fantasy nasce sul retaggio della fabula e della mitologia, entrambe ricche di contenuti educativi. Un libro capace di stupire ed emozionare, quindi, non destinato solo ai ragazzi ma anche, e direi forse soprattutto, a noi adulti che spesso dimentichiamo di sognare, di essere coesi e di lottare con coraggio per raggiungere i nostri obiettivi. Vivamente consigliato.

Alessandra Ferraro

INTERVISTA

Come nasce l’idea di questo proseguio?

L’idea è nata d’istinto, non appena ho scritto L’ultima riga del primo libro. Non ero ancora pronta a separarmi dei personaggi che avevo creato e dal Mondo Inverso e le idee si affollavano già nella mia mente!​

Cosa ha significato scrivere questo fantasy per Jessica Rigoli?

È stato davvero un passaggio importantissimo per me perché mi ha dato la giusta dose di fiducia che serviva per intraprendere questo percorso che mai avrei creduto​ possibile. Da questa esperienza sono scaturite tantissime cose belle. In primis la conoscenza di altri scrittori o comunque amanti della lettura che mi hanno sostenuta, incoraggiata e aiutata con i loro consigli. E poi soprattutto il giusto slancio per continuare a crederci e quindi anche per continuare a scrivere, una cosa che spero di portare avanti il più possibile.​

Se dovesse riassumere il contenuto di questo libro in poche righe cosa scriverebbe?

Con questo libro abbiamo la possibilità di ritornare nel Mondo Inverso insieme a Melissa. Sono passati cinque anni e la nostalgia di quel mondo è tanta. Una volta giunta però Melissa si rende conto che le cose non sono quelle che aveva lasciato e che una nuova Ombra si staglia minacciosa su questo mondo. Anche questa volta la nostra protagonista non si tirerà indietro e insieme a vecchi e nuovi amici combatterà fino alla fine per far trionfare il Bene.​

Come nascono i suoi personaggi? C’è un personaggio che più degli altri somiglia a lei?

Alcuni personaggi sono nati direttamente dalla mia vita quotidiana, in primis Melissa e successivamente Mika e Pako, i bassotti. Gli altri sono nati tutti da ispirazioni improvvise e di alcuni sono follemente innamorata come per esempio Maia e Max o Astra, che sono presenti in questo secondo volume della collana. Sicuramente il personaggio che mi assomiglia di più è Luce, la mamma di Melissa, che è il mio stesso alter ego.​

Ha in cantiere qualche altro lavoro letterario?

Sto lavorando a un fantasy per bambini, un progetto ancora in fase embrionale ma a cui sono già molto legata e spero per i primi mesi del 2022 di iniziare la stesura del terzo e ultimo capitolo della collana “Viaggio nel Mondo Inverso”. Inoltre per Natale Vi ho preparato una grandissima sorpresa di cui ancora non posso dire molto ma... Tenetevi pronti perché sarà un Natale assolutamente fantastico!​

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