L’URLO MELODICO DELLE FARFALLE
RACCONTI DI GIANLUCA PIATTELLI
RECENSIONE
Già nel titolo, così poeticamente paradossale, questo libro (PlaceBook Publishing, 434 pagine) rivela tutta la sua eleganza e delicatezza. L’urlo melodico delle farfalle: un suono che potrebbe realmente esistere e certamente esiste metaforicamente, ma che è difficilmente udibile dal distacco egoistico dell’umana natura, talmente presa dalla propria convenienza, dal quotidiano pragmatismo, dalle mille chimere mediatiche che bombardano i nostri giorni e riempiono la nostra consuetudine.
Ugualmente questa raccolta di racconti vuole dare risonanza ad attimi di fragilità, di gioie perdute o ritrovate, narrati in punta di penna per non lasciar svanire la traccia dorata che li avvolge, per cogliere le sfumature di ogni piccolo tassello di famigliarità o di eccezionalità che si manifesti nel corso della vita. Tanti i personaggi tratteggiati con grazia, tante le storie talvolta imprevedibili, a volte liricamente sospese, malinconiche, dolci o sconcertanti che si svelano a noi con il sapore della riflessione, con il linguaggio di chi vuole perpetrare una memoria minimale, nascosta forse agli specchi delle cronache, ma intensamente empatica ed emozionale; di chi non voglia dimenticare o far dimenticare momenti di semplice vita, ma proprio perché vissuti affrontando i tanti problemi, le angosce, le aspirazioni e le pienezze che l’esistenza può riservare, degni di essere espressi con la forza e la morbidezza della letteratura.
Molte le tematiche e molti gli scenari che Gianluca Piattelli ci mostra e condivide con una sensibile e attenta lievità di scrittura, anche negli episodi più nostalgici o tristi, nelle rimembranze più intime, nei pensieri più profondi. La felice particolarità di questa selezione di episodi è che Piattelli inserisce a corollario di ognuno dei brani una o più elegie in versi alternati. Morbide liriche, ricche di pathos nelle quali le luci e le ombre modellano le significanze. Dove sono gli stessi protagonisti a svelarci ulteriormente, con il linguaggio della poesia, i loro punti di vista, le loro meditazioni e i sentimenti o è l’autore a mettere a nudo i suoi pensieri, regalandoci ancora emozioni ed empatia.
Il libro, inoltre, è diviso in sezioni, ognuna delle quali raggruppa racconti che posseggono elementi in comune: la famiglia, nei suoi risvolti positivi o anche negativi; la Natura e il nostro rapporto con lei; scelte di vita, di fede, d’amore, di amicizia, a volte difficili, a volte dolorose; o semplicemente testimoniano apologhi, argute ponderazioni dello scrittore stesso.
Certamente raffinata ed emozionante è la parte intitolata Dediche luminose nella quale l’autore riserva dei particolari omaggi ad alcuni personaggi che racconta in circostanze forse solo immaginate, ma capaci di rendere vivo e vitale il messaggio da loro incarnato. Troviamo così passaggi, per citarne solo alcuni, che si ispirano alle vicende di Madre Teresa di Calcutta, Gandhi, Albert Einstein, Giovanni Falcone, Gino Bartali o alla toccante storia di Pippa Bacca l’artista italiana che morì tragicamente nel 2008 uccisa in Turchia, mentre, vestita da sposa per la sua performance “Spose in viaggio”, tentava di raggiungere undici Paesi teatro di guerre per promuovere, in questo singolare modo, il suo messaggio di pace universale. O ancora: lo squisito racconto e le vibranti liriche dedicate alla Toscana, terra di origine di Piattelli.
Uno stile di scrittura maturo e ben calibrato, sia nel delineare le diverse circostanze che nella costruzione caratteriale dei vari personaggi, qualifica la prosa di queste pagine. Anche nei dinamici dialoghi e nelle descrizioni ambientali l’autore rivela una fluidità di interpretazione e una capacità immaginifica sostanziale ed esplicativa che riesce a trasmettere con efficacia i sentimenti che hanno mosso la stesura di ogni racconto. Ugualmente, nelle composizioni in versi gli slanci emotivi e le atmosfere, le celebrazioni, le mestizie o le crude verità, che si affacciano a noi nel linguaggio in rima, si consolidano e si intersecano in suggestioni musicali, in equilibrati tocchi di freschezza e di coinvolgimento, rafforzando il brano a cui sono legate e creando una sinergia armonica, un modulare in una doppia possibilità espressiva un unico pensiero, un’unica vibrazione dei sensi, pur nella indiscutibile esecuzione tecnica.
L’efficacia di questo libro si manifesta dunque, nell’intreccio di anima e coscienza, di realtà e di fantasia, di immediatezza comunicativa e nella capacità di aver saputo cogliere le sottili venature dell’esperienza umana. Nell’elaborazione di un lessico poetico per eccellenza e nella potente capacità di muovere introspezione e trasporto in chi legge.
Cristina M. D. Belloni
INTERVISTA
Quanto di reale e inventato permea i suoi racconti?
Direi che una buona parte è frutto della mia fantasia: li ho usati per esprimere diversi concetti che mi stanno a cuore. Alcuni racconti, però, sono tratti da fatti realmente accaduti. Si tratta di fatti di cronaca, di eventi storici, o di famosi personaggi storici. Per questi ultimi, ho cercato di romanzare le storie vere rendendole più fruibili dal punto di vista letterario e, per quanto possibile, anche più emozionali.
Come sceglie le storie di cui parlare?
Quelle tratte dalla realtà, le ho scelte in base all’emozione che mi hanno fatto provare nel momento in cui ne sono venuto a conoscenza. Ho scelto i personaggi storici che più mi hanno colpito, vuoi per il loro carattere, per la loro grandezza morale o per il loro talento. Le storie inventate nascono dall'esigenza di capire me stesso e di conseguenza trasmettere qualcosa di me, a chi mi legge. Tutto il libro è una specie di dialogo tra lo scrittore, che esprime un concetto, e il lettore, che non può fare a meno di giudicarne i contenuti.
Il connubio tra prosa e poesia ricalca una sua esigenza espressiva?
Solo in questo libro mi esprimo usando anche versi in rima. Di solito scrivo usando la forma classica del romanzo.
C’è una narrazione o circostanza che è stata emotivamente più difficile da descrivere?
Sicuramente il primo racconto, Avevo un fratello. Perché parla del mio amico più grande, l’unico vero amico della mia vita, che ci ha lasciato troppo presto a causa di una grave malattia.
A quale dei diversi personaggi rappresentati nel libro si sente più legato?
Tra i personaggi storici, Fabrizio De André, perché è soprattutto dalla sua poetica che ho tratto ispirazione per i miei versi. C’è da dire che nel libro in questione i personaggi sono tanti e ciascuno appare soltanto per lo spazio di due o tre pagine. Il lettore non riuscirà ad affezionarsi a loro, ma sarà portato a riflettere sui concetti che essi desiderano trasmettere.
A proposito del suo libro...
In questa raccolta c’è uno spaccato di vita, di storia e d’umanità. La prosa racconta, la poesia sviscera le emozioni e le fa volare, come farfalle. L’urlo è la denuncia di ciò che la società tace o sbandiera secondo canoni di mercato, la melodia è ciò che è nascosto a chi non sa ascoltare. L’affiancamento di prosa e poesia rende più efficace il messaggio, che è il sussurro di chi non ha voce. Non è un libro da leggere tutto di filato, non lo si gusterebbe. È uno scrigno da tenere sul comodino, da aprire con calma, sicuri di trovare ristoro nelle immagini e nella fantasia che ogni storia racchiude. Una sorta di Antologia di Spoon River dei giorni nostri.
BIOGRAFIA
Gianluca Piattelli nasce a Pistoia nel giugno del 1972. Artigiano con la passione per la lettura, nel 2014 si dedica alla stesura del suo primo romanzo: un fantasy dal titolo “Il paese fantasma” con cui prova l’esperienza del self-publishing mediante la piattaforma Amazon. In seguito viene a conoscenza di una piccola casa editrice non a pagamento e la contatta per il nuovo romanzo appena scritto: è la svolta. Con PlaceBook Publishing & Writer Agency pubblica fra il 2019 e il 2021 “Lunarmalia”, “Diversità Splendore”, “L’urlo melodico delle farfalle” e “Canarian Blues”. Nel settembre 2021 vince il Premio Letterario Arcaista con il romanzo “Diversità Splendore”. Nel novembre 2021 è finalista al Premio Letterario Internazionale Città di Latina e riceve una Segnalazione di Merito con il romanzo “Diversità Splendore”. Attualmente vive, lavora e scrive a Chiesina Uzzanese, con la moglie Angela e due cani.
Sito web: gianlucapiattelli.altervista.org
Link de L'urlo melodico delle farfalle:
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