LIDIA SIMONETTI: SCINTILLA

GENERE: FANTASY

RECENSIONE

«Agli albori della vita, milioni di anni fa, quando l’uomo ancora non aveva il predominio su tutti gli esseri esistenti e la Terra era un’immensa foresta, i ruscelli sgorgavano di acqua pura e limpida e gli animali non avevano ancora rinunciato al dono della parola. A quel tempo viveva una giovane Aquila…». È così che comincia l’avvincente storia fantasy, Scintilla, di Lidia Simonetti (Youcanprint edizioni, anno di pubblicazione 2021, pagg. 192).

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il genere Fantasy ha iniziato a svilupparsi, tra il XIX ed il XX secolo. Da allora si è arricchito di sfumature sempre più interessanti. Magia, esseri soprannaturali, mondi immaginari, superpoteri sono gli elementi che caratterizzano la storia che ci propone l’autrice. Una narrazione in cui vengono descritte le gesta della protagonista, Scintilla appunto, giovane aquila speciale, e mostrate quelle virtù che ad ella necessitano per vincere il destino. Scintilla, aquilotta che vive in un’immensa area verde chiamata Speranza, è nata da Omar, suo padre, aquila mortale e da Luce, sua madre, maestosa fenice. Sua madre morirà poco tempo dopo averla messa al mondo. Suo padre l’affiderà a Ianu, un saggio unicorno – custode del grande libro magico e della foresta – che vive in una grotta incantata. Proprio in quella grotta Scintilla incontrerà altri esseri immortali tra cui Cristal, il grande padre della magia. Per aiutare Iano, partirà per quello che risulterà un avvincente viaggio. E non sarà soltanto un viaggio nel quale conoscerà posti nuovi e altri popoli, ma sarà fondamentalmente un percorso che servirà alla protagonista per crescere, ampliare la sua consapevolezza, maturare, fare delle scelte e assumersi la responsabilità delle conseguenze. Da timido e indifeso essere alato, Scintilla diverrà un’aquila saggia, forte e determinata. Incontrerà Oracoli, dovrà fare i conti con incantesimi, segreti e misteri da risolvere.

Già dalle prime pagine troviamo un ritmo incalzante che mai annoia. Le descrizioni sono ben fatte, così come riuscite sono le interazioni che la protagonista ha con i vari personaggi. Un’altra nota di merito va all’autrice per l’ottima cura d’insieme, per un testo privo di fastidiosi refusi e per la buona padronanza dell’uso della punteggiatura. La scrittura è fluida, scorrevole, interessante sia nelle parti più descrittive e narrative, sia in quelle dove mistero, segreti e azione divengono protagonisti. Perfettamente in equilibrio in tutti i suoi elementi, il libro fluttua in una dimensione sospesa, giocando bene con la creatività. Abile l’autrice nel creare descrizioni uniche, irripetibili, creando una trama che racchiude insieme ordinario e straordinario dando vita a quella magia tipica dei fantasy che fanno letteralmente alzare il lettore/spettatore dalla sedia trasformandolo in attore “attivo” e partecipativo.

La storia regala azione e suspense, anche nella lotta tra il bene e il male, ottima strategia per alimentare la curiosità e la voglia di sapere in un contesto che regala rivelazioni per costruire un seguito e una conclusione ad una vicenda che, una volta iniziata, vorremo di certo portare a termine. Un romanzo fantasy particolare per la sua intensità, per le emozioni che suscita, per la profondità che comunica. Una storia accattivante non solo per i ragazzi, ma anche per tutti gli adulti che amano il genere e vogliono abbandonarsi all’immaginazione, staccando la spina e riacquistando quella leggerezza di cui si ha tanto bisogno. Concedendosi il giusto tempo per disegnare la storia e familiarizzare con i personaggi che la animano, l’autrice consente al lettore di entrare in confidenza in modo graduale con le tante sfaccettature che caratterizzano la storia. Un racconto, dunque, molto ben curato. Ad un certo punto la protagonista, Scintilla, scoprirà di essere l’anello di congiunzione tra due mondi diversi e apparentemente inconciliabili: il mondo dei mortali e quello degli immortali! Ma sarà davvero così? Se volete scoprirlo non vi resta che immergervi in questo sorprendente fantasy.

Per essere un’opera prima si può con convinzione affermare che l’esperimento è perfettamente riuscito.

Francesca Autieri 

INTERVISTA

Come nasce l'idea di questa opera?

Scintilla in chiave metaforica e leggera racchiude la mia esperienza emotiva. Questo fantasy è stato per me una sorta di "Diario emotivo e terapeutico", al suo interno attraverso una trama apparentemente semplice e leggera ho parlato di sentimenti fondamentali nella mia vita, che mi hanno cambiata e fatta crescere.​

Cosa ha significato scrivere questo libro?

La decisione di scrivere Scintilla è nata dal desiderio di esternare le mie emozioni. In un periodo particolarmente delicato, scrivere mi ha permesso di trovare pace. Ognuno di noi quando attraversa momenti difficili cerca dentro sé una "valvola di tranquillità", alcuni attraverso l'arte, lo sport... io ho trovato tutto questo nella scrittura. Andavo a dormire con i miei personaggi e mi svegliavo più serena.​ Avevo creato una sorta di mondo parallelo dove rifugiarmi.​

Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?

Nel libro parlo di coraggio in modo realistico. Seguire la nostra strada non è sempre facile soprattutto se diversa dal nostro "contesto quotidiano ". Parlo di riuscire a non giudicare in maniera netta. Non sempre è tutto bianco o nero! Esistono le sfumature. Ed infine parlo di perdono. Il perdono non è sinonimo di debolezza. È l'anello fondamentale che ci porta a crescere emotivamente, ci permette di chiudere il cerchio e riusciamo a guardare le situazioni che ci hanno portato dolore con occhi diversi.​

Ha in cantiere qualche opera similare?

Ci sto riflettendo.​ Sicuramente il mio modo di scrivere è legato al trasmettere emozioni e messaggi al lettore.​

BIOGRAFIA

Nasce a Marsicovetere un paesino della Basilicata in provincia di potenza il 23 maggio del 1981. Cresciuta in orfanatrofio e adottata all’età di 12 anni da una coppia pugliese.​ Cresce e studia a Taranto. Dal carattere solare e riservato al tempo stesso, alle uscite preferisce sognare ad occhi aperti leggendo libri. È durante questo periodo che scopre il suo amore per la scrittura.​ Mamma single di tre splendide ragazze, vive e lavora​ a Trieste, considerata sua città del cuore dove dopo un lungo peregrinare mette radici. Nel 2019 dopo un lungo percorso di “autoanalisi interiore" consapevole che la sua storia può essere di supporto ad altri decide di partecipare al progetto “storie degli altri” di Carmelo Abbate. Lidia, oltre alla lettura e scrittura è appassionata di canto, découpage,​ restauro oggetti in legno.​ Scintilla​ è il suo primo libro nato in un periodo particolarmente intenso, la sua stesura è vissuta dall’autrice “come un rifugio in una splendida valle” ove trovare ristoro e ritrovare leggerezza.

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