GRAZIA COSSU: LA RINASCITA
DIARIO DI UNA SETTANTASETTENNE
GENERE: DIARIO/AUTOBIOGRAFIA
RECENSIONE
Nascono legami che vanno al di là del contatto fisico, della vicinanza e della vista. Percorrono strade invisibili, fino ad arrivare nella testa. Si diramano in tante viuzze chiamate: comprensione, “ascolto”, telepatia, empatia, appartenenza. Quello che trasmettono è paragonabile a un amplesso mentale, coinvolgono talmente tanto da riuscire ad appagare ogni mancanza tangibile. È raro viverli ma, quando arrivano è bene farsi possedere, perché è molto facile conquistare un corpo, ma non altrettanto si può dire della mente.
Madoka Ayukawa, in Izumi Matsumoto, Orange Road, 1987/88
È possibile o attuabile una dimensione nella quale regnino pace, amore e si impari a ringraziare il Creatore e l’universo per ogni attimo concesso, e a comprendere quale sia lo scopo della vita? A questo interrogativo ci risponde l’autrice Grazia Cossu con la sua opera La rinascita - Diario di una settantasettenne (Edizioni Kubera, anno di pubblicazione 2021, pagg. 207). Quest’opera può essere considerata il prosieguo della precedente pubblicazione dell’autrice, la quale nasceva da uno stato di profonda sofferenza che la Cossu definisce depressione. In primo piano c’è sempre l’esistenza di un percorso evolutivo che poco ha a che fare con la banale materialità, sposando invece ciò che è puramente spirituale e immaginativo, ma non per questo privo di concretezza. Centrali sono i concetti di legami animici, anime gemelle, fiamme gemelle e anime karmiche dei quali la Cossu tiene a precisarne la definizione nella parte introduttiva all’opera; concetti dei quali il lettore sarà curioso di scoprire le implicazioni nelle dense pagine di diario narrate. Mentre tutto sembra scorrere normalmente con le incombenze, i crucci e i problemi da risolvere, vi è nei racconti dell’autrice uno sdoppiamento dell’esistenza: da una parte quella più concreta legata alla quotidianità e dall’altra quella più istintiva, percettiva, sensuale che abbraccia la sfera più propriamente emotiva. Ed è proprio sul piano emotivo e immaginativo che si compiono gli interessanti viaggi e le esperienze mentali dei quali l’autrice narra. Del resto, cosa sarebbe la vita se si riducesse ai compiti che volenti o nolenti siamo costretti a svolgere? Sarebbe una vita piatta e monotona, ferma ad un punto, sempre lo stesso, senza nessuna possibilità di comprensione di significati più alti e di evoluzione. Poiché converremo sul fatto che non siamo qui sulla terra per pura casualità o per un semplice capriccio del Creatore, bensì per espletare un compito, una missione che è necessario individuare e comprendere, il percorso terreno, così come sottolinea l’autrice, ha necessità di legarsi con ciò che è spirituale. Solo così è possibile conoscerci approfonditamente e agire per raggiungere quella felicità alla quale tutti anelano ma che solo pochi riescono a concretizzare. Sorge quindi l’interrogativo su cosa sia la felicità. A tale interrogativo risponde la stessa autrice, in un passaggio molto significativo del suo diario, sostenendo che solo il pazzo, che vive in un mondo parallelo a quello definito “normale”, con le sue paure e i suoi sogni può essere felice, in quanto capace di estraniarsi dai bisogni inutili, i quali non sono poi fondamentali come si crede, e di creare il mondo che desidera. Si badi bene che il termine “pazzo” utilizzato dall’autrice fa riferimento alle condizioni di diversità da ciò che comunemente viene definito “normale”. L’autismo, ad esempio, sarebbe una condizione di diversità. Chi dice che un soggetto autistico non possa essere felice? L’ostacolo da superare è solo nella necessità di creare un linguaggio con il quale ci si possa comprendere. Affinché ciò si concretizzi è necessario abbandonare le congetture di un mondo “normale”, per capire il diverso. Capire il diverso: è questo il nocciolo della questione che ha in sé la chiave della felicità. Comprendere la parte estranea a noi stessi, comprendere quei legami diversi dalla pura materia che si concretizzano attraverso l’ascolto più profondo, direi empatico, con l’altra parte di noi. E anche se tutto ha origine nella mente ciò non vuol dire che non esista. Tutto ciò che si origina nella mente genera sensazioni. L’avvertire sensazioni garantisce l’esserci. Esserci, per se stessi e gli altri, è questo il compito e allo stesso tempo il messaggio significato che l’autrice desidera trasmetterci.
Per chi volesse perdersi o ritrovarsi nelle riflessioni dell’autrice, il Diario di una settantasettenne è il posto giusto.
Marisa Francavilla
INTERVISTA
Come nasce l'idea di questa opera?
La rinascita - Diario di una settantasettenne nasce dal desiderio di continuare, sempre sotto forma di diario, a raccontare la mia vita romanzata. In questo libro parlo dell’incarico assegnatomi dall’Universo di trasmettere amore e speranza in quanti vengono a contatto con me. Continuo a raccontare la mia storia ed anche quella delle persone di cui mi sono presa cura. Nel racconto ho lasciato molto spazio alla fantasia dando al lettore il modo di riflettere su diverse problematiche ed infine lasciando uno spiraglio al seguito della storia.
Cosa ha significato scrivere questo libro?
Continuare a parlare di Universo, fiamme gemelle, anime gemelle ed energia è ciò che mi ha spinto a continuare a scrivere. So che in questo libro è presente una forte visione spirituale ancorata al mio vissuto e a quello degli altri personaggi. Ho cercato di entrare e far entrare il lettore in una dimensione più intima e profonda guardandomi dentro, esprimendo i miei sentimenti anche la rabbia, imparando a riflettere sul mio passato, sul presente che può essere “aggiustato” per arrivare a provare gioia e amore.
Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?
Come nel libro precedente, Diario di una sessantaseienne – Il Risveglio, ho cercato di trasmettere un messaggio di speranza e di amore universale. Tutto ciò che ci capita ha un suo motivo di essere, dobbiamo cercare sempre di interpretare i messaggi che l’Universo ci invia ricordandoci che non siamo mai soli, qualcuno veglia sempre su di noi. Dobbiamo anche cercare di scoprire quale sia il compito assegnatoci dal Creatore e cercare di portarlo a termine.
Ha in cantiere qualche opera similare?
Sì, ho intenzione di dare un seguito ai miei due Diari. Ho iniziato a pensare ad una ricerca che mi porterà, sempre ringraziando l’Universo e il Creatore, a capire meglio chi sono e cosa voglio. Sarà anche l’ultimo atto dell’idea che mi era venuta in mente scrivendo il mio primo libro: creare una trilogia. Ho iniziato, con molto timore e rispetto, a scrivere anche un romanzo storico in cui parlo di una mia vita nel 1400. Questa sarà la mia prossima sfida, intanto tra un dubbio e l’altro ricordo avvenimenti della mia vita dando vita a delle storie brevi.
A proposito del suo libro...
Amo scrivere ciò che penso, che sento nel mio animo e sulla mia pelle. Con la Rinascita ho trovato lo scopo della mia vita, ho scoperto cosa devo fare ed ho trovato una pace ed una serenità interiore mai avute prima. Il mio primo libro ha suscitato reazioni positive in quanti lo hanno letto, li ha fatti ridere, piangere, partecipare al mio dolore e alla mia folle voglia di vivere. Sinceramente spero di poter suscitare le stesse reazioni anche con questo a chi lo leggerà.
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BIOGRAFIA
Nata e vissuta a Roma dal 1954. Insegnante di sostegno nella scuola primaria ora in pensione. Vedova da alcuni anni. Adoro guardare film d’amore per poter piangere, leggo libri di vari generi. Adoro i concerti di gong e di campane tibetane che risvegliano i sentimenti assopiti nell’anima. Pratico la meditazione. Amo D’Annunzio, Dacia Maraini e le poesie di Foscolo. Credo nel Creatore che ha dato vita al tutto. Adoro gli animali e la natura. In inverno amo restare per ore sulla riva del mare e scrivere. Mi piace cucinare e soprattutto mangiare. Ho iniziato a scrivere nel 2010. Ho pubblicato le mie esperienze come insegnante: coautore di Storie di scuola edito dalla Erickson nel 2016. Ho ripreso a scrivere dopo la morte di mio marito e sistematicamente dall’agosto 2020. Nel luglio del 2021 ho pubblicato il mio primo romanzo “irriverente” Diario di una sessantaseienne – Il Risveglio edito dalla Kubera Edizioni. A dicembre 2021 ho pubblicato La rinascita – Diario di una settantasettenne sempre con la Kubera Edizioni. Ho partecipato, con sei storie, alla Collana di favole e racconti Vele della Dantebus (volume 8) pubblicata in dicembre 2021. Ho partecipato al Concorso Letterario Scrivendo Racconti della Kubera Edizioni e la mia storia breve è stata selezionata per far parte di Scrivendo Natale 2021 pubblicata sempre in dicembre. Adoro scrivere e continuerò a farlo. Vorrei far capire che su tutti regna un Amore Universale che riempie il cuore e l’anima e sarei felice di poter aiutare i miei lettori a scoprire il ruolo che le persone incontrate hanno nella loro vita. Vorrei spiegare quanto sia importante Imparare a perdonare, a benedire chi ci circonda e noi stessi per rincontrare… la nostra vera anima.