PAOLA MARIA DI SOMMA:

TRA FLUTTI IMMERSI E TERRE EMERSE

ROMANZO

RECENSIONE

«Guardare la bellezza della natura è il primo passo per purificare la mente.» Amit Ray

«La natura non è un posto da visitare. È casa nostra.» Gary Snyder

Per quanto a molti risulti difficile ammetterlo, noi esseri umani siamo parte di un sistema. Non siamo entità singole e separate dal mondo naturale e dall’intero creato. Siamo connessi con ogni essere ed elemento del mondo animale e vegetale. Basti pensare, ad esempio, che il nostro corpo è fatto da circa il 70% di acqua, lo stesso elemento indispensabile che troviamo in natura.

Purtroppo oggi non solo assistiamo alla volontà dell’uomo di dominare l’ambiente, ma anche al tentativo di usurparlo, violentandolo: inquinamento, disboscamento, ecc. Dimentichiamo che niente possiamo contro la forza della natura, la quale, avendo un suo equilibrio, quando quest’ultimo viene alterato dall’intervento dell’uomo, finisce con il ribellarsi. Considerata l’attuale situazione, dovremmo prestare molta più attenzione di quanto non abbiamo fatto in passato alla salute della natura, che è indispensabile per la nostra vita.

L’opera che sto per presentare è stata scritta da chi non solo ha il gusto per il bello e il buono che la natura ci dona, ma che ha anche un profondo rispetto per essa nel suo duplice aspetto di madre generosa e di forza prorompente.

Mi è sembrata doverosa questa premessa su madre natura per introdurre l’opera di Paola Maria di Somma, intitolata Tra flutti immersi e terre emerse, (Aletti editore, anno di pubblicazione 2021, pagg. 92) che rappresenta un duplice viaggio, quello della decantazione della bellezza della regione marchigiana nei suoi vari elementi che la caratterizzano: il mare adriatico che accarezza la sua costa, i pendii del monte Conero che domina il capoluogo dorico di Ancona, gli artistici centri storici; e quello delle vicissitudini di due donne – Anna e Veneranda – molto diverse tra loro ma entrambe sensibili alla forza, al fascino e ai miracoli della natura.

L’opera della di Somma, per l’accentuata peculiarità descrittiva, potrebbe sviare il lettore, spingendolo a pensare di avere a che fare con una guida turistica. In realtà, addentrandosi nelle due storie narrate dall’autrice, si comprende che, dietro il desiderio di dare il giusto riconoscimento ai paesaggi naturali della meravigliosa regione marchigiana, c’è molto di più. Le esperienze di Anna e Veneranda, legate all’elemento acqua, ne sono una dimostrazione. In momenti particolari della loro esistenza entrambe hanno avuto a che fare con l’acqua. Le loro anime si sono bagnate con essa, per poi risorgere a nuova vita. Anna si nutrirà dei suoi frutti, avendo quasi una comunione spirituale con il mare che non solo dona cibo ma rappresenta anche, usando le parole dell’autrice, quel «condotto di scarico» dove convogliare dispiaceri e situazioni sgradevoli. Veneranda, invece, dovrà fare i conti con il suo passato, nel quale la forza della natura, l’acqua in particolare, ha dimostrato tutta la sua violenza. Anche in questo caso, successivamente e in modo imprevedibile, quasi come se ci fosse un disegno divino: un destino benevolo già tracciato, la natura si mostrerà prodiga, “benigna”, usando la tipica espressione leopardiana, ma superandola, in quanto la natura in questo caso non si limita a comunicare all’uomo degli spunti per essere felice, bensì rappresenta essa stessa, con i suoi elementi e frutti, motivo di felicità. Come ogni aspetto della vita ha in sé le due facce della medaglia, quella spiacevole e quella piacevole, anche la natura non esita a mostrarsi nel suo duplice volto. È Scorrevole, la scrittura di Paola Maria di Somma, e confortevole. In sua compagnia si sta a proprio agio. Le pagine corrono via veloci, e facilmente il lettore riesce a sentirsi partecipe degli stati d’animo delle protagoniste descritte dall’autrice. Personalmente ho avvertito maggiore affinità con la seconda donna descritta, Veneranda, forse perché incarna quel senso di colpa che chi più chi meno ha sperimentato nel corso della propria vita. Un’opera che fa molto riflettere su varie tematiche, quelle più propriamente umane, personali, (potremmo dire psicologiche) e quelle universali, collegate alle prime, che danno senso al nostro essere nel mondo. Per chi avesse voglia di una lettura alternativa dal forte coinvolgimento emotivo, l’opera di Paola di Somma e più che consigliata.

Francesca Autieri

INTERVISTA

Da dove nasce l'idea di scrivere questo libro?

L’intenzione di redigere questo libro è germogliata quando ho ricevuto in regalo un’agenda. Non avendo così tanti appuntamenti da annotare, ho riempito i singoli giorni datati con le prime pagine di uno dei due miei racconti. Ma poi è pienamente sbocciata, profumando quei giorni di isolamento, quando la pandemia ha seminato l’aridità sociale. ​ ​ ​ ​

Cosa ha significato scrivere quest'opera? ​

​Ha significato trasfondere i personaggi che frullavano nella mia mente in un concentrato di emozioni, sentimenti e tensioni, mentre accade una fusione tra le singole persone narrate e l’ambiente circostante raccontato. ​

​Quali sono i messaggi più importanti che ha voluto trasmettere con la sua opera?

Nel mio manoscritto l’indissolubilità veicola certi legami verso la resistenza, nonostante ​ i remoti strafalcioni commessi, per lungo tempo, ne abbiano minato l’integrità. In una breve cronistoria, quando improvvise inondazioni, osteggiano esistenze attraccate a stabile tranquillità, lo smarrimento interiore trova un punto fermo nella vastità dello stesso mare, per chi ha deciso di trasferirsi sulla sua tavolozza azzurra. ​ ​ ​ ​

A proposito del suo libro: ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

Tra flutti immersi e terre emerse si snoda in due storie femminili, scollegate tra loro ma accomunate da vissuti quotidiani, che si mescolano con le naturali sfaccettature dei luoghi, in cui le vicende delle protagoniste si evolvono. La dimensione paesaggistica marchigiana, coadiuvata dalla venustà artistica e storica e dalla tipicità culinaria, costituisce la principale intelaiatura, in cui si sistemano i fatti, che ordiscono la duplice trama narrata.