GIANLUCA PIATTELLI: IL SORTILEGIO DI FLORESLONIA

RECENSIONE

Ci stupisce ancora una volta l’autore Gianluca Piattelli con la sua opera Il sortilegio di floreslonia (Casa editrice ARPOD, collana PlaceBook Publishing, anno di pubblicazione 2022, pagg. 396), un romanzo che non si può certo collocare in un genere ben definito, poiché nelle avvincenti pagine troviamo di tutto. Del resto chi ha avuto il piacere di intrattenersi con i suoi romanzi sa bene che non ci si annoia mai, anzi… La fantasia è l’elemento distintivo e vincente di tutte le opere dell’autore, e in questa non si è di certo risparmiato nell’usarla, sia nelle descrizioni delle vicende propriamente fantastiche sia in quelle reali. Un romanzo di 396 pagine, ben congegnato. La scrittura è fluida e armoniosa e le descrizioni, alcune in modo particolare, sono così ben fatte che il lettore ha l’impressione di trovarsi sul luogo dove si svolgono le vicende. Molti sono i personaggi che vi partecipano, tanto che, affinché vengano fissati nella mente di chi legge, l’autore ha pensato bene di iniziare il romanzo tratteggiando il profilo di ognuno di loro. In realtà si tratta di una “autobiografia” o meglio di una descrizione iniziale che ogni personaggio fa di sé stesso. Questa strategia di utilizzare la prima persona, attraverso la quale ogni personaggio parla di sé, consente al lettore di entrare nei meandri dei pensieri più riposti di ognuno degli attori del romanzo e di poter confrontare una stessa situazione da diversi punti di vista.

La storia è ambientata a Floreslonia – borgo così chiamato per via del profumo floreale che lo caratterizza, ma che non da tutti viene avvertito – nella meravigliosa regione Toscana, negli anni 80, dove le vicende dei personaggi sono influenzate da due importanti eventi: il passaggio della cometa di Halley e il disastro nucleare di Chernobyl. L’autore ha saputo giocare abilmente con i due piani, quello della realtà e quello della fantasia creando una storia alquanto verosimile. C’è qualcosa di strano che aleggia a Floreslonia, ma il lettore potrà scoprirlo solo nell’ultima parte del romanzo. Tutto ruota intorno a Luna – una deliziosa bambina di otto anni, con la quale il lettore entra subito in sintonia – costretta sulla sedia a rotelle, snobbata dai suoi coetanei perché diversa, e desiderosa di rivedere suo padre, Giodante, detenuto nel carcere di Volterra per un reato commesso alcuni anni addietro. Ruoli di rilievo li svolgono anche Cecco Re Cecconi e Pellegrino Gastòn, i due clochard, Don Ataris, parroco di Floreslonia e Nives, madre di Luna.

Anche in questa opera di Gianluca Piattelli è ben evidente la lotta propria del genere fantasy tra le forze del male e quelle del bene. Sono diversi i messaggi che emergono dalle pagine di quest’opera, forse primo fra tutti è che l’abito non fa il monaco. Spesso tendiamo a farci sviare dall’immagine pubblica che ognuno dà di sé. Così si è soliti trattare, ad esempio, in modo diverso un barbone rispetto a un prete. E sempre per lo stesso motivo si tende ad attribuire caratteristiche positive a una persona ben vestita e negative a una dall’aspetto trasandato. La storia che ci racconta Gianluca Piattelli non solo ci fa riflettere su questo aspetto ma ci mostra anche quanto molte delle nostre convinzioni siano fallaci. L’autore tocca anche temi scottanti della nostra società, quello della pedofilia, della violenza fisica e del ricatto psicologico. Definire l’opera di Gianluca Piattelli un fantasy sarebbe quindi decisamente riduttivo. In realtà vi sono racconti in cui la linea di demarcazione, tra ciò che è vero quindi possibile e ciò che non lo è, è parecchio sfumata ed è proprio questa sfumatura a rendere la storia interessante in quanto il non del tutto chiaro spinge il lettore a riflettere, dubitare e a porsi delle domande. È quello che accade leggendo Il sortilegio di floreslonia. Del resto, ogni scritto che sia degno di essere chiamato opera deve sempre lasciare qualcosa al lettore; e il romanzo di Gianluca Piattelli lascia più di qualche insegnamento. Un’opera quindi godibile sia per l’aspetto ludico di intrattenimento sia per quello pedagogico.

Per la particolare modalità narrativa così vivida, pregnante, della quale l’autore si pregia, questo scritto ben si presterebbe a una rappresentazione cinematografica.

Romanzo decisamente consigliato.

Francesca Autieri

INTERVISTA

Cosa rappresenta per lei la scrittura?

La scrittura rappresenta un modo per esprimermi e raccontare agli altri ciò che sono. È, insieme alla lettura, un modo alternativo per viaggiare. È l’unica forma d’arte che mi appartiene.

Com’è nata l’idea di questo libro?

Ogni romanzo è una storia che si forma lentamente, passo dopo passo. L’idea de Il sortilegio di Floreslonia è stata quella di creare una storia all’interno di un borgo immaginario situato in Toscana (ambientato negli Anni Ottanta) e farla coincidere con due eventi di risonanza mondiale come il disastro nucleare di Chernobyl e la comparsa in cielo della Cometa di Halley.

Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?

L’importanza di lasciare al mondo un segno evidente della propria esistenza. In secondo luogo, che il Male è presente, magari nascosto negli anfratti o mascherato da persona gentile, ma sempre pronto a mettere i bastoni fra le ruote.

Quali sono secondo lei le caratteristiche che non dovrebbero mai mancare ad uno scrittore?

Saper emozionare. Non annoiare il lettore. Entrare nella psicologia dei personaggi,​ renderli vivi e tridimensionali. Creare della suspense, non arrivare subito al punto. Descrivere l’ambiente in maniera fluida, disegnare immagini.

Ha in cantiere qualche altra opera?

Sì. Entro Natale pubblicherò una favola in collaborazione con una scrittrice di gialli, anch’essa edita da Placebook Publishing, tale Sonia Filippi. Il libro parlerà del viaggio di due anziani sposi, dalla Toscana a Lourdes. Una sorta di pellegrinaggio, in cui i due protagonisti sapranno destreggiarsi tra mille avventure. È invece in fase di scrittura una raccolta di racconti, che vedrà la luce nel 2023. Dov’è possibile acquistare la sua opera?

Dov’è possibile acquistare la sua opera?

BIOGRAFIA

Gianluca Piattelli nasce a Pistoia nel giugno del 1972. Artigiano con la passione per la lettura, nel 2014 si dedica alla stesura del suo primo romanzo: un fantasy dal titolo Il paese fantasma con cui prova l’esperienza del self-publishing mediante la piattaforma Amazon. In seguito viene a conoscenza di una piccola casa editrice non a pagamento e la contatta per il nuovo romanzo appena scritto: è la svolta. Con PlaceBook Publishing & Writer Agency pubblica fra il 2019 e il 2022 Lunarmalia, Diversità Splendore, L’urlo melodico delle farfalle, Canarian Blues, Il sortilegio di Floreslonia Nel settembre 2021 vince il Premio Letterario Arcaista con il romanzo Diversità Splendore. Nel novembre 2021 è finalista al Premio Letterario Internazionale Città di Latina e riceve una Segnalazione di Merito con il romanzo Diversità Splendore. Nell’aprile 2022 è finalista al Premio Letterario “La Ginestra di Firenze” e riceve una Menzione d’Onore con la raccolta di racconti L’urlo melodico delle farfalle. Attualmente vive, lavora e scrive a Chiesina Uzzanese, con la moglie Angela e due cani.