ROSSELLA DE BENEDICTIS: L’ANIMA DEL LUPO

GENERE: “FANTASY”

RECENSIONE

Vivi il più possibile nel punto di mezzo fra tutti gli opposti: è lì che dimora lo Spirito Infinito. Ogni cosa nella Creazione è duale. È così che l’Uno è diventato molti. Ogni alto è cancellato da un basso; la luce è equilibrata dall’oscurità; il piacere dal dolore; l’amore di tipo emotivo dall’odio (uso l’espressione amore emotivo perché non c’è nessun opposto per l’amore divino e nessun opposto che equilibri la gioia divina). Le verità eterne sono come il punto di mezzo fra tutti gli opposti. Per questo ti dico: Vivi più nel tuo centro, nel cuore. (Kriyananda)

È una delle leggi fondamentali della vita che ogni cosa continuamente si trasformi nel suo opposto. (Osho)

La contraddizione, per quanto molti si ostinino a negarlo, fa parte dell’essere umano. Spesso sentiamo espressioni del tipo: «Chi lo capisce? È una persona complicata». Ebbene, la psicologia ci insegna che di solito le definizioni connotate negativamente vengono attribuite agli altri e mai o raramente a sé stessi. Al contrario, quando si tratta di sottolineare un aspetto positivo, siamo tutti in prima fila. È vero tuttavia che la tendenza a classificare, categorizzare è sempre qualcosa che sfugge quando l’argomento di discussione è l’essere umano. Questo perché siamo tante cose insieme, e generalizzare sarebbe riduttivo e fuorviante. La contraddittorietà, le infinite sfumature dell’animo umano hanno il loro fascino proprio perché sfuggono a ogni tentativo di imbrigliare la complessità dell’uomo stesso. Nessuno è mai in un modo o nell’altro, considerando poi che l’uomo nasce e si sviluppa non astraendosi dal contesto sociale in cui appunto si trova a vivere. Non è quindi avulso dall’ambiente che lo ospita. Esiste in tutto un continuo cambiamento, un movimento che perennemente cerca di raggiungere un equilibrio – pur sempre illusorio – per quell’ideale di serenità necessaria al “quieto” scorrere… Il quieto scorrere dipende solo dalla consapevolezza e dall’accettazione della nostra natura duale. Non è mai tutto bianco o nero, buono o cattivo. Del resto anche il noto psicanalista Jung affermava che la personalità è caratterizzata da una parte di luce e una di ombra, che andrebbero integrate. Secondo Jung l’ombra è vicina all’uomo e ne cela l’inaccettabile. L’ombra è qualcosa che esiste solo in presenza della luce, poiché un corpo immerso nel buio non ha parti oscure, non ha ombra. Luce e ombra sono quindi considerati come metafore del bene e del male, del positivo e del negativo. All’interno dell’universo e altrettanto nell’essere umano coesistono, come riporta anche la filosofia cinese, entrambi gli aspetti: lo Yin e lo Yang, e guai se così non fosse, perché vorrebbe dire essere statici, incompleti. Una volta accettato questo dualismo sarà possibile uno sviluppo armonico ed equilibrato; e qui l’accento è posto maggiormente sull’aspetto spirituale ma non solo: che lo si voglia o no siamo luce e ombra. Ed è proprio della dualità dell’essere nelle sue molteplici sfumature che narra nel suo libro, L’anima del lupo, (PlaceBook publishing, anno di pubblicazione 2022, pagg. 116) Rosa De Benedictis, la quale, attraverso una storia che potrebbe essere categorizzata nel genere fantasy, ma anche qui vale il discorso sovrastante sulla generalizzazione limitante e fuorviante, ci inizia a quel delicato ma importante viaggio che è la ricerca di sé stessi, necessario all’equilibrio della mente dell’anima e del corpo, in una sorta di concezione o visione “olistica” che considera lo sviluppo dell’individuo a 360 gradi in tutte le sue componenti nell’interazione con l’ambiente. In verità la concezione della luce e dell’ombra nell’opera dell’autrice assume una connotazione ancora più particolare, in quanto il buio, condizione iniziale nella quale si trova la protagonista, Lux, e tutti noi, è proprio quella condizione che le fa riscoprire la luce, la verità o meglio le verità. Spesso ci adagiamo nelle abitudini, così come nella routine, provando un senso di sicurezza; in realtà, la sosta in quella zona di comfort che ci rassicura, finirà tuttavia a un certo punto per starci stretta, perché la stasi, prima o poi, se non avviene il risveglio, porta alla morte dell’anima e conseguentemente del corpo. Il risveglio è una metamorfosi necessaria che se nel regno animale avviene con cambiamenti fisici evidenti – pensiamo ad esempio al bruco che diviene farfalla – nell’essere umano è qualcosa di più celato e che comporta il coraggio della scoperta.

Il titolo che l’autrice sceglie per la sua opera è allo stesso tempo una metafora e una condizione “reale” perché la protagonista, Lux, vede, sente, si relaziona effettivamente con il lupo o i lupi. In un gioco molto sottile di riflessi e rimandi, l’autrice riesce a costruire una storia ben congegnata che lascia l’autore incollato fino all’ultima pagina. Uno stile fluido, scorrevole ma anche ricco e fantasioso rende l’opera decisamente piacevole e intrigante.

Chi sono gli altri lupi con i quali la protagonista ha a che fare? Un gioco in cui la realtà nasconde altre verità, quelle custodite dall’inconscio, perché, come scrive la stessa autrice, nulla è come appare. Opera decisamente riuscita. 

Francesca Autieri

INTERVISTA

Cosa rappresenta per lei la crittura?

Nel mio caso è una forma meditativa, come lo è la pittura, mi permette di ricevere risposte ai tanti perché sulla vita e eventi che mi sono ritrovata a affrontare, un percorso introspettivo che mi ha permesso di riscoprire e rinnovare passo dopo passo degli aspetti di me più profondi alla ricerca del vero "se" mettendo in equilibrio mente, anima e corpo.

Com'è nata l'idea di questo libro?

In realtà, come nascono tutti i miei dipinti, dal nulla, in un giorno a novembre 2021, ho iniziato a buttar giù dei trafiletti, lasciando che tutto si manifestasse naturalmente senza pormi troppe domande. Non avevo in programma una pubblicazione, ho sentito di doverlo fare, e tutto è andato come doveva andare...

Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?

I messaggi sono differenti, cambiano in base alla percezione che ognuno ha di sé. Sicuramente il dualismo e l'importanza dell'equilibrio nella vita in genere, e nell'ambiente nel quale il nostro essere più profondo si riflette è molto importante per affrontare un percorso terreno o spirituale. Oggi tutti sentiamo o vediamo, in una percentuale molto più bassa a confronto di ciò che è la realtà intorno a noi, perdendoci nel buio al quale siamo abituati,​ lasciandoci avvolgere senza che ce ne accorgiamo, e perdendo di vista quella che è la vera bellezza.

Cosa si cela dietro l'anima del lupo? Quali i doppi sensi?

Si cela una realtà apparente, dove ci si accontenta, perché il non accontentarsi richiede sforzo e impegno, un allenamento continuo per migliorare se stessi sotto tutti gli aspetti. Non parlerei di doppi sensi, ma bensì di come la vita di un individuo può cambiare nel momento in cui avviene una sorta di risveglio, dove si accorge che nel buio in realtà è sempre stata presente la luce. Abbiamo sempre la possibilità di scelta e cambiare le nostre vite, con ciò non voglio dire che è facile al contrario voglio solo dire che si può.

Ciò che appare, nella sua opera, nasconde quale verità?

Sono le verità più profonde nascoste in ognuno di noi, quelle verità che non tutti hanno il coraggio di affrontare. Il segreto di questo racconto è uno solo, tutti i personaggi, rappresentano un singolo individuo, e qui mi fermo...

Perche i lettori dovrebbero acquistare il suo racconto Fantasy?

Perché attraverso lo stesso possono viaggiare con la fantasia, stimolare l'immaginazione, ma anche riflettere sullo stesso, proprio perché ​ "Nulla è come appare" Certi che sia solo un fantasy? Certi che non sia una realtà celata? A voi le ultime considerazioni.

Ha in cantiere qualche altra opera?

Al momento sto lavorando a un'opera pittorica, un'altra da realizzare, e che dirvi... Ventitré pagine scritte... L'anima del lupo, il mistero della chiave. Tutto è in continuo movimento...

BIOGRAFIA

Rosa De Benedictis, in arte Rossella D.B. nasce a Bari nel febbraio del '74. Ha conseguito studi artistici, fin in adolescenza sente l'esigenza di trascrivere i suoi pensieri senza mai che le toccasse il pensiero di un'eventuale pubblicazione, bensì la sua passione si rifletteva attraverso i colori realizzando opere pittoriche con la tecnica ad olio. Le circostanze ad un certo punto cambiano, in realtà lei cambia. In modo del tutto naturale sente l'impulso di dover scrivere. L' anima del lupo è un breve racconto dettato dell'inconscio, da una nuova visione consapevole,​ del "nulla è come appare" dove la stessa razionalità ne resta incredula. Non è un caso che il libro conclude con: Scrivo come se dipingessi... Dipingo come se scrivessi...