PATRIZIA FUSARO: CORAGGIO E RISPETTO

GENERE MISTO (RACCONTI, FIABE, AFORISMI, POESIE)

RECENSIONE

«Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia.» Paolo Coelho

«Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo.» Tiziano Terzani

Coraggio e rispetto (Booksprint edizioni, anno di pubblicazione 2022) è il nuovo libro di Patrizia Fusaro ed è di queste tematiche, insieme a tante altre, che narra l’opera dell’autrice. Una delle caratteristiche della Fusaro è la capacità di osare, accostando generi diversi: racconti, fiabe, aforismi, poesie. Si passa così da un racconto della malavita calabrese, dove sono descritte scene anche molto cruenti, a un altro fantastico, dolce e rassicurante, in cui i personaggi si uniscono per aiutare l’amico di turno in difficoltà, alla riflessione aforistica e all’abbraccio delle due poesie sull’amore che chiudono l’opera come fosse un prezioso scrigno. Uno scrigno che sembra proprio la trasposizione della vita reale. Se infatti i racconti sulla malavita ritraggono similmente la cronaca nera dei nostri giorni, le fiabe rappresentano il sogno e l’immaginazione, le poesie la speranza e il ringraziamento e gli aforismi somigliano molto alle riflessioni sui grandi temi filosofici. Ma perché intitolare l’opera Coraggio e rispetto? Il coraggio è evidente in tutti quei racconti in cui l’autrice narra della capacità di alcuni personaggi di rimanere fedeli alle proprie idee, onesti, puliti, senza lasciarsi intimorire dalle minacce e dalle angherie dei prepotenti di turno, così come da chi subisce inganni e ingiustizie. Ma il coraggio è anche quello del medico che decide di andare in Africa per curare la malaria fino al punto di morire contagiato dalla stessa malattia, come descritto nel coinvolgente racconto intitolato Un medico speciale. Coraggio è anche la determinazione della stessa autrice nel mostrarsi senza veli, con le sue convinzioni, anche se queste ultime possono suscitare critiche di disapprovazione da parte dei lettori o di chi la circonda. Attraverso l’immediatezza degli aforismi, l’autrice trova il modo per autoaffermarsi, per esprimere il suo modo di essere e la sua visione su questioni della realtà. Inoltre il coraggio è strettamente legato alla curiosità. In diversi passi della sua opera l’autrice fa notare infatti che è facile rimanere nella staticità delle zone di comfort, perché ciò non richiede alcuno sforzo… mentre la curiosità, l’audacia molto più “pericolose” consentono cambiamenti e miglioramenti. Quanto al rispetto, tutte le fiabe raccontate dall’autrice, nelle quali si alternano formiche, usignoli, gatti volpi, anaconde, spinosauri, tartarughe, leopardi, sono una dimostrazione di come sia necessario avere sempre grande considerazione per la vita di ognuno, cominciando dalla nostra, e per il diverso che appartenga al regno animale o a quello umano, perché la diversità arricchisce interiormente – ognuno di noi è portatore a modo proprio di una diversità – ed è importante affinché si possano buttare giù gli inutili e dannosi muri dei pregiudizi e delle intolleranze. Interessanti i generi proposti dall’autrice quindi non solo per le storie che narrano ma anche per le riflessioni che stuzzicano, la morale che trasmettono, gli insegnamenti che suggeriscono. L’autrice tuttavia non ha alcuna presunzione di farsi portatrice di verità assolute, ci tiene soltanto a lasciare la sua impronta, il suo punto di vista. La sua scrittura è la viva dimostrazione della sua esistenza, del suo passaggio, e la dosa con naturalezza e spontaneità. Molto profondi e singolari risultano in particolare alcuni aforismi su sentimenti ed emozioni che sperimentiamo o che riconosciamo nelle nostre relazioni con gli altri. Tra questi i più “gettonati” non solo dalle considerazioni che ne fa l’autrice, ma anche dalla maggior parte di noi, così come dall’interesse dello studio di essi da parte di psicologi, sociologi e altri professionisti, sono senza dubbio la rabbia, l’invidia e l’egoismo, dei quali l’autrice in un suo aforisma ne fa la seguente lettura: «La rabbia appartiene alle persone invidiose, l’invidia appartiene alle persone egoiste, l’egoismo appartiene alle persone senza un’anima»; ma ognuno di noi è libero di fare una propria lettura. Altri argomenti degni di interesse e riflessione sono la fiducia e la fede nella forza del pensiero che l’autrice riassume così: «Sono capace di creare con la mia mente il mio destino. La gente banale non capisce che il nostro destino dipende dai nostri pensieri». Per la particolare sensibilità che caratterizza l’autrice, non poteva mancare anche un aforisma sull’empatia: «Riesco a capire gli stati d’animo delle persone. A volte maledico la mia empatia… capisco tutto, purtroppo». L’opera racchiude grande saggezza, forza e sensibilità al contempo. Pur nella “ingenuità” di una scrittura non molto curata, l’opera è ricca di contenuti.

Simona Fiorucci