SILVIA CERVELLATI: RITRATTI IN UNO
GENERE: NARRAVIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
RECENSIONE
Ricordatevi di guardare le stelle, e non i vostri piedi. Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire. (Stephen Hawking)
Non può passare inosservata la velata tristezza che traspare dal racconto dell’autrice Silvia Cervellati, Ritratti in uno (Casa editrice Youcanprint, anno di pubblicazione 2013, pagg. 108), camuffata da quell’ironia tipica di chi ha necessità di aggrapparsi a qualcosa per superare ferite provocate da esperienze forti che segnano indelebilmente. All’occhio meno attento, la protagonista, Caterina, potrebbe apparire come una persona ben centrata, risoluta, forte… E lo è sicuramente, ma è anche tanto altro. Spesso infatti avviene che le persone le quali hanno sofferto, proprio per via della necessità di convivere con il peso di tali difficili realtà, sviluppino una grinta, una determinazione fuori dal comune. È ciò che capita alla nostra protagonista capace di dispensare saggi e lucidi consigli e di rappresentare un punto fermo per chi sta attraversando un momento difficile della propria vita.
Particolarmente curata è la descrizione dei dialoghi della protagonista con il fratello Tony che, avendo la necessità di dover prendere una decisione delicata, trova conforto nella sorella. Caterina è capace di amare nel significato più ampio del termine. È lei a far ragionare il fratello, dissuadendolo dall’attuare comportamenti che potrebbero rivelarsi deleteri e pericolosi. Ma è anche amica confidente, attenta e paziente ascoltatrice. Vi è un mondo, ricostruito pezzo per pezzo, nell’anima di Caterina, la quale, apparentemente “normale”, nasconde un segreto talmente inquietante che nel momento in cui l’autrice decide di svelarlo lo fa quasi di nascosto, quasi tra le righe, tanto che al lettore potrebbe anche passare inosservato… O è forse quello che desidera l’autrice, come fosse qualcosa che vuole allontanare, dimenticare, cancellare fino alla rimozione totale; poiché vi sono certe esperienze così terribili che solo la loro rimozione dai ricordi consente di continuare a vivere, proprio come fa la nostra eroina.
Tutto il racconto è scritto con interessante ironia che, se da una parte sorprende, dall’altra suscita ammirazione per la naturalezza con cui questa si esplicita. Battute, allusioni, intelligenti osservazioni, tengono desto l’interesse del lettore durante tutta la narrazione. Come un puzzle verranno ricomposti i ritratti dei vari personaggi che, chi più chi meno, sono collegati direttamente o indipendentemente alla vita della protagonista. Una storia che si svela lentamente, passo dopo passo con eventi importanti del presente ma anche con ricordi incisivi che riguardano il passato del personaggio principale. Molto toccante risulta la descrizione del funerale della mamma di Caterina. Qualcosa che sconcerta e incuriosisce al contempo. Le reazioni della protagonista tuttavia emergono del tutto comprensibili all’animo di chi ha quella capacità empatica – che non significa riuscire a mettersi nei panni dell’altro come erroneamente si pensa, bensì accogliere sensazioni e sentimenti altrui – in grado di avvertire fino in profondità il sentire dell’altro. Il lettore prova sulla sua pelle diversi stati d’animo rivedendosi in alcuni frangenti nelle reazioni e nei comportamenti di Caterina. Se è vero che la sofferenza in alcuni casi può provocare effetti deleteri in chi la prova, in altri, come nel caso in questione, può sensibilizzare ancor di più, acuendo quella fine capacità di leggere i comportamenti e le azioni altrui molto più in profondità di quanto lo farebbe una persona “normale”. L’episodio descritto dall’autrice in riferimento ad un “famoso” cannolo che viene donato ne è la chiara dimostrazione. Spesso tendiamo a trarre conclusioni affrettate riguardo ai comportamenti altrui, commettendo gravi errori. L’autrice con fine intelligenza e sensibilità ci fa notare quanto spesso ci si possa sbagliare nel giudicare il prossimo. Un’attenzione particolare va anche data all’atto di umanità e generosità del perdono e alla compassione che possono albergare nell’animo di chi ha fatto un percorso di analisi e accettazione del proprio vissuto; oserei dire un profondo percorso di conoscenza della propria anima che consente la vera apertura all’altro. Nonostante il testo sia pervaso da diverse ingenuità stilistiche – per questo consiglio l’autrice di far attenzionare il testo da un bravo editor – i significati che la scrittrice ha inteso comunicare emergono nitidamente, come il coraggio di rialzarsi e andare avanti nonostante le ingiustizie e le intemperie dell’esistenza. A chi desiderasse immergersi in una lettura diversa da quelle consuete, consiglio vivamente il libro di Silvia Cervellati.
Loredana Angela
INTERVISTA
Come nasce l’idea di questa opera?
Come sempre, da qualcosa che si porta dentro. Qualcosa che si è letto, visto, sentito e certamente elaborato a livello più o meno inconscio, che all’improvviso chiede di essere ascoltato per propagarsi.
Cosa ha significato scrivere questo libro?
“Ritratti in uno” è il mio terzo lavoro in “ordine di apparizione”, ed il secondo in quello di lavorazione. È stato scritto a più riprese e come tale riveduto, modificato. La trama e i personaggi erano gli stessi… ma quando avvenimenti esterni ed importanti costringono a interrompere anche per periodi relativamente brevi, nel riprendere la storia ci si accorge percepirla in diverso modo, come accade col vissuto di un’età che con il tempo pare diverso, perché la chiave di lettura cambia con noi stessi e i nostri stati d’animo. Cosa ha significato: credo la capacità di costruire storie reali, con importanti contenuti, avvalendomi della fantasia.
Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?
Il più significativo, perché credo li racchiuda tutti, è forse questo: “La vita è vostra e per quanto persone o avvenimenti possano tentare in ogni modo di distruggerla, tenete salde le redini del comando: in questo modo, non permetterete mai a nessuno di rubarvela.”.
Ha in cantiere qualche opera similare?
Direi di sì. A parte il primo scritto, fortemente autobiografico, i miei romanzi raccontano la vita con molteplici ingredienti puntando l’obbiettivo su qualcosa di importante che possa e debba essere cambiato, migliorato o ‘condannato a morte’. È un po’ il mio marchio di fabbrica usar la forza là dove richiede e leggerezza che possa dar respiro. Perché fare riflettere è un dovere (le storie servono a questo) ma non si può assillare che in giusta misura. In questo modo non c’è riflessione che vada perduta, mentre un’aggressione prolungata fa scappare con fastidio anche il pensatore più indulgente. Per quanto riguarda il romanzo attualmente in lavorazione devo dire che dopo tanto, cioè dal primo pubblicato, ho voluto ritornare a parlar d’amore, renderlo protagonista della storia.
A proposito del suo libro...
“Ritratti in uno”, come i miei romanzi in generale, non brilla certo per spessore cartaceo: il valore di un’opera non si misura a "chili". Credo che un libro ai giorni nostri debba contenere, in termini descrittivi, di contenuti ed emozioni, la misura necessaria a tenertici incollato fino a che non è finito… e magari farti dispiacere che lo sia! Dire molto non è infilare una dopo l’altra un sacco di parole, ma solo quelle giuste. Questo l’intento e, spero e credo, il risultato.
BIOGRAFIA
Silvia Cervellati è nata a Ferrara il 31 maggio 1958 e risiede a Novara da alcuni anni. Ha pubblicato i romanzi: “Non posso dirti addio”; “Per chi non vuol sentire”; “Ritratti in uno”; “Rose!”; “Se non esistono gli angeli”; “La bellezza di mia madre”; la trilogia “Quando il mare lascia isole”, “Fatta di ripetute stelle”, “Sul ventaglio dell’acqua”. Ha pubblicato inoltre le raccolte: Poesie d’amore”; “Nuove poesie”; “Notti e Giorni”; “Portati dal vento”; “Frammenti di vetro” (poesie e racconti); “Paralleli Senza” e “Liberazione”.
Link per l'acquisto del libro:
https://www.youcanprint.it/ritratti-in-uno/b/f9a04974-bb91-5aa8-a338-24cdbb164c29
https://www.ibs.it/ritratti-in-libro-silvia-cervellati/e/9788891114570