RECENSIONI

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ

SCRITTURA VIVA

SAM STONER: LINEA D’OMBRA

GENERE: NOIR

RECENSIONE

 

Sono sincera nel dire che non è stato affatto facile approcciarmi a Linea d’ombra (Kubera edizione, anno di pubblicazione 2019, pagg. 188) l’opera noir di Sam Stoner. In realtà non è proprio il classico noir dove c’è chi indaga su dei crimini, bensì una carrellata di storie di persone che vivono ai margini della società: prostitute, assassini, criminali, malati mentali. Dodici racconti, ambientati nella Capitale, di storie al limite, dove sesso, violenza e scene cruente si impongono quasi in forma cinematografica, risultando vivide e raccapriccianti, così intense e incisive che bisognerebbe avere uno stomaco ben consolidato per reggerle tutte, e alcune in modo particolare. E il tutto va veloce come un treno con un ritmo serrato, incalzante, tanto che non ci si riesce a riprendere dal quel senso di repulsione, disgusto e impotenza imperante che già ci si trova catapultati nella scena successiva. Inoltre, l’uso di un linguaggio diretto, esplicito, senza peli sulla lingua rende tutto maggiormente d’impatto e figurativo.

Se l’intento di Stoner era quello di colpire il lettore con “effetti speciali”, allora devo dire che c’è ampiamente riuscito. Ciò che fa discutere, invece, è la particolarità del genere che, con delle scene così forti di sesso e violenza, non è per tutti i palati. Ma come recita il famoso proverbio: vari sono i gusti e diversi gli appetiti; e guai se così non fosse perché vorrebbe dire vivere in un mondo omologato senza alcuna differenza, preferenza, distinzione.

Ma fortunatamente Sam Stoner non è solo “effetti speciali” bensì anche altro; e, quando per altro si intendono quelle sfaccettature dell’animo umano che non è poi sempre così limpido, il tutto assume un’altra valenza, e si inizia a guardare l’opera di Stoner con occhi diversi, andando al di là dello squallore della mercificazione del sesso e del corpo umano, della violenza fine a se stessa.

Quella dell’autore è di certo una proposta editoriale forte, per alcuni aspetti scomoda, che necessita di essere contestualizzata, tanto coraggiosa quanto reale nelle storie ritratte, perché, dietro al perbenismo, alla perfezione e all’immagine integerrima di diverse persone, a volte si nasconde quel lato oscuro, quella depravazione, quella crudeltà che non avremmo immaginato. In realtà il lato ombra è una componente di ognuno di noi; in essa sono contenute gli istinti, le pulsioni e tutto ciò che è l’altra faccia del ragionevole, del razionale, del tollerato o del tollerabile. Del resto ciò non è un segreto, dato che la psicologia fin dai tempi di Jung sostiene che, che lo si voglia o no o che lo si riconosca o lo si rinneghi, abbiamo tutti un’intima natura duale: luce e ombra. È chiaro che la nostra parte cosciente ed evoluta, nei soggetti definiti normali – anche se lo stesso concetto di normalità è molto labile e sfumato – predomina su quella inconscia, istintiva. Ma può accadere, come nel caso delle storie descritte dall’autore, che per determinati vissuti pregnanti e di notevole sofferenza la zona d’ombra prevalga. Ognuno in effetti ha un proprio background culturale, vissuto, esperienze che volente o nolente condizionano il comportamento.

L’uomo civile tende a dimenticare il suo lato oscuro, convinto che esso appartenga ad uno stadio infantile, passato. Ma nonostante la sua dimensione sociale, civile, nel nostro intimo, come sostiene Jung, siamo tutti dei primitivi; ciò che fa la differenza, dunque, è la capacità di tenere a bada i più bassi istinti.

Una scrittura scorrevole, seppur con qualche ingenuità stilistica, rende piacevole la lettura. L’abilità descrittiva dell’autore è sicuramente il punto di forza dell’opera. Il primo racconto è stato quello che più di altri mi ha tenuta col fiato sospeso. L’autore ha saputo giocare bene con l’effetto sorpresa e l’imprevisto, dosando, inoltre, nel modo appropriato, quegli sprazzi di ironia capaci di alleggerire anche situazioni molto delicate; inoltre l’uso del dialetto nei dialoghi ha conferito una maggiore veridicità ai fatti narrati.

Per chi volesse confrontarsi con le svariate sfaccettature dell’animo umano e muoversi sui meandri di quella terribile ma anche “affascinante” linea d’ombra, troverà nel noir di Sam Stoner molta “carne a cuocere”.

Loredana Angela

Come nasce l'idea di questa opera?

Ho deciso di realizzare una raccolta dei miei migliori racconti noir, ma alla fine ha preso forma qualcosa di diverso, sono emersi tratti dei contenuti della mia scrittura che non avevo messo a fuoco prendendo le singole composizioni.

Cosa ha significato scrivere questo libro?

Questa raccolta mi ha permesso di mettere ordine nella mia scrittura e di acquisire maggiore consapevolezza. Il Noir è un genere che parte da protagonisti che vivono ai margini della vita, persone che a seguito di eventi drammatici perdono ogni punto di riferimento, talvolta questo stato è evidente, ad esempio in un alcolista, altre volte si cela nell’anima. Queste persone sono intorno a noi, sarebbe bene tendere loro una mano, un gesto che non costa nulla ma può evitare epiloghi tragici.

Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?

Il messaggio più importante è che non bisogna mai esercitare la violenza nei confronti di chi appare più debole (donne, bambini, anziani, disabili, senzatetto…), tra l’altro questo, in alcuni casi, può determinare reazioni inaspettate e feroci.

Ha in cantiere qualche opera similare?

Certamente, sono pronte due raccolte, una horror e una mistery. A quest’ultima tengo molto per una mia sfrenata passione per il genere che trova il suo apice nella serie tv “Ai confini della realtà” di Rod Serling, andata in onda tra il 1959 e il 1964. Mi piace infilarmi in quelle quasi invisibili ombre presenti nel quotidiano e alle quali cerchiamo di non badare, il più delle volte per evitare di arrivare a domande che non prevedono risposte logiche.

A proposito del suo libro...

Il libro si caratterizza per un linguaggio piuttosto duro ma del resto molte storie sono ambientate nelle strade, nel mondo criminale, e l’aderenza del linguaggio ai personaggi è fondamentale. È altresì forte il contenuto, tuttavia ho ricevuto messaggi di stima da alcuni lettori poiché hanno rivissuto parti della loro vita passata leggendo il libro. E se da una parte questo mi rende felice dall’altra mi dispiace perché nessuno merita di vivere simili esperienze.​

Link per l’acquisto del libro:

https://www.mondadoristore.it/Linea-d-ombra-Sam-Stoner/eai978883205151/

 

BIOGRAFIA